giovedì 28 Marzo 2024

The Expanse RPG: da gioco a serie cult per poi tornare alle sue origini

The Expanse (l’espansione) un nome profetico per un prodotto nato come potenziale MMORPG, divenuto una serie di romanzi e portato al successo da una serie tv prodotta da Syfy e arrivata in Italia grazie a Netflix (e ora comprata da Amazon). Che in questi giorni è approdata anche sulla piattaforma Kickstarter con un gioco di ruolo prodotto dalla nota casa editrice Green Ronin Publishing e finanziato in meno di un’ora dagli utenti entusiasti di poter giocare in un’ambientazione fantascientifica, profonda e realistica allo stesso tempo.

The Expanse si ambienta in un futuro non troppo lontano dove la razza umana ha sviluppato una tecnologia sufficientemente affidabile per il viaggio interplanetario. Da qui “l’espansione” che gli ha permesso di colonizzare tutta la parte interna del sistema solare (per capirci, quella che va da Venere fino alla fascia di asteroidi che si frappone tra Marte e Giove). In questa sua colonizzazione la popolazione, nel frattempo aumentata a numeri allarmanti, si divide in tre grandi gruppi: i Terrestri, tutt’ora abitanti del pianeta azzurro e solo inquilini del sistema solare; I Marziani, indipendentisti con una società militaristica, che stanno tentando di terraformare Marte, e i Centuriani, abitanti delle colonie, sparsi sui vari asteroidi e stazioni spaziali, reietti e poveri senza diritti che ormai, sia socialmente che biologicamente si sentono solo lontani cugini dei terresti e da cui vorrebbero l’indipendenza.
In questa complessa società multi planetaria si muovono molte fazioni, spesso in lotta fra loro, che minacciano i sottili equilibri tra i pianeti e le colonie. Come se non bastasse, una nuova tecnologia proveniente da oltre la fascia di asteroidi sembra mettere in pericolo tutta la razza umana.

The Expanse RPG promette un’esperienza di gioco lunga e profonda e sembra che i giocatori di ruolo di tutto il mondo non stessero aspettando altro. Lo dimostrano gli oltre tremila Backer del Kickstarter (e siamo ancora molto lontani dalla fine della campagna). Gli autori Ty Franck e Daniel Abraham, gli stessi dei romanzi, insieme a James SA Corey, sostengono di aver playtestato a lungo il sistema e l’ambientazione per assicurasi di dare le stesse sensazioni della serie tv.
The Expanse RPG si basa sul nuovo set di regole detto Modern AGE, basato sull’Adventure Game Engine, già utilizzato dalla Green Ronin per altri suoi prodotti come Blue Rose e Dragon Age. Alcune caratteristiche del sistema sono state adattate e modernizzate per ricreare meglio l’ambientazione e tenere il regolamento al passo con i tempi. I personaggi avranno un punteggio di Fortuna, che potrà essere usata sia per misurare lo stato di salute sia per modificare i tiri di dado e offrire ai giocatori un certo controllo narrativo. Un insieme di regole gestirà i rapporti tra l’equipaggio e permetterà di creare una “ciurma” affiatata, ma darà anche al master la possibilità di creare problemi all’interno del gruppo. I tempi morti tra un incontro e l’altro, comprese le lunghe distanze di viaggio percorse, potranno essere utilizzate dai personaggi recuperare energia, fare manutenzione alla nave ma anche per creare nuove connessioni tra i personaggi. Inoltre, il gioco presenterà un sistema molto dinamico per il combattimento spaziale tra astronavi, compresa la creazione di nuove navi e l’assalto a stazioni spaziali.

Il titolo verrà presentato in due edizioni, una standard di 224 pagine a colori, con copertina cartonata e una mappa del sistema solare, e una special edition, con una copertina rigida in similpelle nera e un nastro segnalibro che sarà esclusiva per i finanziatori dell’edizione Kickstarter. Per farsi un’idea del gioco, è già possibile scaricare gratuitamente le Quickstart rules dalle piattaforma più note di digital delivery, un estratto di 40 pagine in formato pdf, che comprende personaggi pregenerati e un’avventura pronta per testare il gioco.
La Green Ronin ci ha abituato a giochi di successo basati su proprietà intellettuali molto note, elemento di prestigio ma anche uno ostacolo (per i costi, immaginiamo) all’esportazione nel nostro paese. Ne è un esempio l’assenza di titoli di forte richiamo come A Song of  Ice and Fire (Il Trono di Spade) e il già citato Dragon Age, basato sull’omonimo videogioco. La localizzazione di Blue Rose è stato un primo segnale, vedremo se i tempi sono maturi per un’inversione di tendenza.

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