mercoledì 24 Aprile 2024

Warhammer 8: la nostra first impression

L’imponente tomo delle regole di Warhammer 8° Edizione è arrivato sugli scaffali da qualche giorno, assieme ai PDF con le Domande e Risposte per ogni esercito, agli articoli di tattica e tutte le polemiche che come sempre accompagnano una nuova uscita. Dai primi minuti. Anzi, in realtà da molto prima che uscisse…

Ma com’è questo manuale?


Come detto prima è un tomo imponente (528 pagine si fanno decisamente sentire); probabilmente la GW ha pensato alla salute dei suoi clienti creando un manuale che contemporaneamente è attrezzo da palestra.


Il tomo si presenta molto bene: la copertina è cartonata e l’interno è interamente a colori, su carta spessa, con tanto di segnalibro di stoffa. Decisamente un prodotto di alta qualità, destinato più alla libreria che non ai tavoli da gioco.



Le regole occupano 180 pagine circa, comprensive di diagrammi e immagini. Non è questa la sede per entrare nello specifico dei cambiamenti (solo quest’aspetto meriterebbe un approfondimento a se), quello che traspare subito però è il cambiamento nella filosofia di gioco. Nelle vecchie edizioni vigevano degli assoluti: la distanza di carica era certa, un mago avrebbe sempre avuto quel tot di dadi potere, i boschi avevano sempre lo stesso effetto. La nuova edizione ha dato una scossa a tutto questo, cambiando la filosofia di gioco passando dalle certezze alle potenzialità.




La distanza di carica ora è un valore casuale, che dipende dal movimento base e dal tipo di truppa, per cui una cavalleria potenzialmente caricherà sempre più lontano di una fanteria, ma non è detto che non possano rallentare o che una fanteria non possa avere un guizzo di gloria; i maghi non sapranno quanto potere magico avranno a disposizione fino all’ultimo, e ogni foresta può nascondere una diversa insidia o vantaggio.
Ovviamente questo potrà piacere o meno, le reazioni dei giocatori sono molto varie, da chi già lo adora a chi piange la precedente edizione… sarebbe meglio aspettare di aver fatto qualche partita prima di emettere giudizi, giudizi che saranno comunque sempre legati al gusto personale del giocatore.



Ma se le regole occupano 180 pagine, e il manuale ne consta di 528, le rimanenti 348 pagine cosa trattano? Beh sono il vero valore aggiunto che rende meritevole l’acquisto del manuale e la spesa corrispondente. La parte dell’ambientazione è notevolmente corposa, sono un centinaio di pagine dedicate alla storia, alla geografia e ai popoli che si danno battaglia sul mondo di Warhammer. Non è qualcosa su cui vi interrogheranno a scuola, ma sono sicuro che molti studieranno questa parte con un interesse maggiore di quello riservato alla storia vera.


La sezione dedicata all’hobby non è da meno: consigli di pittura, modellismo e foto di miniature; abbastanza per ispirare chiunque e permettere anche ai più imbranati di crearsi il proprio tavolo da gioco.



Ultima, ma forse più importante, la parte che presenta una serie di battaglie famose della storia di Warhammer, proponendo le regole relative per rappresentarle sui nostri tavoli, con tanto di unità speciali normalmente non disponibili (chi ha parlato del dirigibile dei nani?), completata da consigli su come giocare una campagna e come rendere uniche le partite.


In definitiva questa nuova edizione di Warhammer è veramente una novità, che cambierà il modo di giocarlo per i prossimi anni, in attesa della prossima edizione, delle prossime novità, dei prossimi entusiasti e dei prossimi detrattori, che pare stiano già dicendo che la nona edizione sarà la rovina del gioco…

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