venerdì 29 Marzo 2024

Costantinopolis e Homo Ludens – la piccola Italia gioca in grande

Con il crescere, seppur lento, del mercato ludico nazionale, nascono e crescono nuove realtà editoriali con tanta buona volontà e tutto da dimostrare. Di qui, e dalla passione personale, lo stimolo alla ricerca di prodotti da “bel gioco”, ancora netto da sequel, riedizioni, rielaborazioni in chiave “per famiglie” ed espansioni di espansioni. In poche parole aria nuova sui tavoli da gioco, o almeno questa è l’aspettativa.

In quest’ottica la nostra intervista ai ragazzi della Homo Ludens (nome preso in prestito dalla letteratura sociologica) tenta di carpire lo spirito ed il lavoro dietro la loro prima fatica: il Costantinopolis del quale abbiamo già parlato da queste parti.


– Costantinopolis si è visto girare sui tavoli delle convention e non solo per un bel periodo, il lungo tempo di gestazione si è dovuto ad un playtesting efficace, e quindi ad una importante serie di “ritocchi”, o al fatto che non si trovasse un editore interessato ad un prodotto di questo tipo?


Colgo l’occasione di questa tua domanda per chiarire un pò di confusione che si è creata intorno alla nostra figura e per presentarci, la Homo Ludens è nata dalla comune passione per il gioco e il desiderio di fare bene nell’ambito editoriale ludico dei suoi tre soci, abbiamo avuto la fortuna di conoscere Giancarlo e la sua creatura e immediatamente ci siamo fatti carico dello sviluppo del progetto Constantinopolis.
Il gioco che ci ha presentato Giancarlo, seppure in una veste grafica molto diversa da quella definitiva, palesava già l’enorme lavoro di playtesting e  affinamento profuso dall’autore e validi playtesters, ma aveva bisogno chiaramente di un confronto con  diverse realtà di gioco, tale sviluppo ci ha visto al fianco di Giancarlo in un rapporto aperto.
La logica conclusione è che il lungo tempo di gestazione può essere imputato ad una nostra esigenza di ottimizzazione delle dinamiche di gioco, di sviluppo grafico in linea con le aspettative dei giocatori più esigenti e un lavoro diretto ad intese con partners esteri per edizioni in lingua e distribuzioni al fine di dare maggior lustro al nome di Constantinopolis e a quello di Giancarlo.
 
 
– Alla luce del grande impegno da parte della maggior parte degli editori nel ramo dei giochi per famiglie, come va interpretata la scelta della Homo Ludens di prodigarsi per un gioco con le caratteristiche di Costantinopolis?


Crediamo che la politica editoriale della Homo Ludens sia essenzialmente quella di produrre dei giochi di ottima qualità che si lascino giocare con piacere,  con un occhio all’aspetto rituale che gravita intorno al gioco, quindi estrema attenzione per il  reparto grafico e i materiali; si tratta di  giochi che noi per primi vorremmo giocare. Constantinopolis è stata una buona occasione per portare a più giocatori un ottimo gioco e far conoscere una splendida persona.
 
 
– Come è entrata la Stratelibri in questo progetto? E con quali termini d’accordo?
 
Abbiamo conosciuto i ragazzi della Stratelibri durante una Modcon; sono rimasti affascinati dal gioco  e si sono dimostrati molto interessati all’aspetto distributivo di Constantinopolis fornendo anche un supporto importante con la loro esperienza nelle partnership internazionali.
Poco tempo più tardi durante una partita, che doveva durare qualche turno di prova ma che si è protratta fino al termine,  in piena trance ludica, nel quartier generale Startelibri, è stato siglato l’accordo.


– Come invece Costantinopolis è sbarcato negli USA, in particolare dalle parti della Fantasy Flight?


Modestamente il merito è da condividersi con tutte le parti in causa e l’immediato appeal del gioco. Il confronto con il colosso americano ci ha fatto crescere molto dal punto di vista editoriale, nella cura in ogni aspetto del gioco e nella gestione delle tempistiche legate alla commercializzazione. Li ringraziamo per la fiducia e per l’onestà intellettuale con le quali si sono rapportati nei nostri confronti.
Non dimentichiamo comunque i nostri partner europei che hanno lavorato alla versione in lingua per Germania, Francia, Spagna.
 
– La Homo Ludens intende addossarsi l’etichetta di una editrice di prodotti per giocatori esperti, a tale riguardo ci sono già titoli in lavorazione?


Come ti ho accennato, non è nostra intenzione essere etichettati come produttori di giochi per giocatori esperti quanto essere riconosciuti come produttori di ottimi giochi.
Siamo una nuova realtà nel panorama ludico, e cerchiamo di muovere con attenzione i nostri primi passi, sia in un’ottica di nuovi prodotti da accompagnare nello sviluppo e nello sbocco commerciale, sia di pubblicazione in lingua di prodotti esteri che apprezziamo. Siamo altresì disponibili verso chi talentuoso autore in erba voglia proporci qualche suo prototipo. Stiamo già lavorando per dare una continuità qualitativa ai progetti post-Constantinopolis, ma è ancora prematuro parlarne. 
 
– Progetti in cantiere per Fioretti?


Con Giancarlo è stato un bel lavorare perchè è una persona entusiasta e a tratti vulcanica; c’è sempre stato un confronto onesto sul flusso di lavoro che volevamo portare avanti e sulle idee che gli abbiamo e che ci ha proposto; abbiamo condiviso molti momenti piacevoli grazie a Constantinopolis, ci ha ospitato e lo abbiamo ospitato, siamo legati a lui da un rapporto di amicizia, più che commerciale, per cui siamo sempre aperti alle sue idee.

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