giovedì 28 Marzo 2024

Roberto Franco: dall’Italia al Mondiale di Roseville di Netrunner

Nelle scorse settimane si sono tenute a Roseville, Minnesota, presso il Fantasy Flight Game Center, le finali mondiali di tutti i giochi LCG e di Miniature di casa Fantasy Flight.

Un solo campione era presente a difendere i colori italiani, si tratta di Roberto Franco, recente vincitore della finale nazionale di Netrunner. Abbiamo approfittato della sua disponibilità per farci raccontare qualcosa di questo grande evento internazionale che da tre anni Fantasy Flight organizza a coronamento della stagione torneistica mondiale dei suoi giochi, ma a cui pochi europei e soprattutto nessun italiano aveva mai partecipato fino a oggi. Roberto ci parlerà dell'evento in sé ma soprattutto, ovviamente, della finale mondiale di Android Netrunner, che è stata una delle più animate tra le nove finali svoltesi durante l'evento, che comprendeva anche Il Trono di Spade LCG, Warhammer Conquest LCG, Star Wars LCG, Call of Cthlhu LCG, Signore degli Anelli LCG, X-Wing, Assalto Imperiale e Armada.

Gioconomicon: Ciao Franco, raccontaci brevemente della tua passione per Netrunner, come e quando è nata e che impegno dedichi al gioco?

Roberto Franco: Ho cominciato a giocare a Netrunner a luglio 2014. Dopo una demo al Jolly Joker di Torino, mi sono innamorato di questo gioco e ho cominciato a comprare il set base e qualche espansione. In poco tempo mi sono procurato tutte le carte e sono entrato nel tunnel. A Torino c'è un bel gruppo di giocatori che si trova una volta a settimana presso il Jolly Joker, un game cafè in cui il padrone di casa Luca "Ash" Bobbio è anch'esso un giocatore di Netrunner (ed è anche quello che mi ha fatto conoscere il giochino).
Gioco principalmente online sul sito Jinteki.net che permette, tramite un semplice browser, di giocare a Netrunner avendo a disposizione tutte le carte.

GN: Sei il primo campione italiano tra tutti i giochi FFG a partecipare alla finale mondiale a Roseville. Come hai preso la decisione di partecipare e quanto è stata impegnativa da ogni punto di vista?

RF: Direi un po' di pazzia e un po' la voglia di competere al massimo livello. Io sono un agonista di natura, mi piace mettermi in gioco e confrontarmi con gli altri. La mia storia torneistica riguardo a Netrunner è molto breve. Il mio primo torneo l'ho fatto a febbraio di quest'anno e il mondiale è di fatto il quinto torneo a cui ho partecipato e sono contento di aver fatto questa esperienza. Il tutto è stato abbastanza impegnativo in quanto ho dovuto richiedere il passaporto in tempi rapidi e ho dovuto pagare tutte le spese in quanto Giochi Uniti non aveva previsto alcun pacchetto comprendente viaggio e/o alloggio per il vincitore del National.


Premiazione durante la finale italiana

GN: Raccontaci qualcosa dell'esperienza in generale. Com'è l'evento nel complesso, lo staff FFG, gli altri giocatori presenti ecc. Hai avuto modo di confrontarti con gli altri campioni nazionali europei?

RF: L'evento è stato organizzato in maniera impeccabile, la location è la sede della FFG che si compone di 2 ampie sale piene zeppe di tavoli e una parte dedicata a negozio e ristorazione. La location è grande e quando dico grande intendo GRANDE! Solo per Netrunner c'erano 148 tavoli a cui si devono sommare quelli per gli altri giochi per un totale di almeno 500 posti a sedere. C'era inoltre una parte dedicata allo streaming degli eventi con un feature table. Il mondiale è stato organizzato per nove giochi e Netrunner è quello che ha richiamato il numero più grande di appassionati con quasi 300 iscritti.
La parte ristorazione era organizzata benissimo e pensata per i giocatori. Oltre al menu classico, infatti, era presente un menu "express" che garantiva al giocatore di ricevere il cibo in massimo 2 minuti e di poter così rifocillarsi tra un turno di svizzera e l'altro.

GN: Hai notato differenze tra i giocatori Europei e Americani nell'approccio al gioco e nell'organizzazione degli eventi?

RF: Io ho partecipato a pochissimi tornei prima di questo, ma devo dire che l'organizzazione dei tornei in Italia non è affatto male. La differenza sostanziale è che da noi è tutto un po' lasciato alla buona volontà dei singoli (Stefano Padovani su tutti), mentre invece ai mondiali era tutto ottimizzato. Dal rilascio dei pass alla gestione dei pasti tra un turno e l'altro, si vedeva che era una macchina perfettamente oliata.
Per quanto riguarda invece l'approccio al gioco non ho notato differenze tra europei e americani.

GN: Ritieni che servirebbe un evento ufficiale per tutti i giochi FFG fatto in Europa?

RF: Sarebbe sicuramente interessante in quanto la comunità europea è molto grande e ha al suo interno giocatori molto forti. C'erano infatti parecchi inglesi in top 16 e uno di loro è riuscito a salire sul podio classificandosi al terzo posto.

GN:E ora veniamo finalmente a parlare nello specifico di Netrunner. Dacci qualche dato su numero dei giocatori, e composizione del metagame che ti sei trovato ad affrontare.

RF: Non so il numero esatto dei giocatori presenti, ma c'erano 148 tavoli per Netrunner, il che mi lascia pensare che fossimo poco meno di 300 persone. Per quanto riguarda il meta mi aspettavo molti NBN in quanto era appena uscita la deluxe che potenzia la corporazione gialla e infatti ce n'erano molti, ma la corp più solida si è dimostrata HB (Haas-Bioroid) EtF (Engineering the Future) con ben 11 giocatori nei top 16. Per quanto riguarda i runner non mi aspettavo nulla in particolare e infatti si è vista una moltitudine di runner diversi con qualche sorpresa anche ai tavoli più alti

GN: Come è andato il tuo mondiale?

RF: Come già detto sono uno competitivo e non sono partito dall'Italia per andare a fare la cenerentola. Ero ovviamente consapevole che ci sarebbero stati molti giocatori più forti di me, ma in cuor mio, forte anche del BYE al primo turno (N.d.R. ovvero una vittoria a tavolino), ho sempre cullato la speranza di entrare nella Top 16. Ho giocato benissimo con la corp realizzando uno score di 6 vinte e 1 persa, ma non sono riuscito a fare altrettanto con il runner con cui ho chiuso con un disastroso 1-6 per 18 punti finali che mi sono valsi il 68 posto e tanta amarezza. Sono comunque contento di essermela giocata fino in fondo e di essere stato in corsa per la TOP fino al penultimo turno di svizzera. Ho giocato contro 2 ragazzi inglesi che si sono piazzati molto bene: David Hoyland 3° classificato e Zach Eaton-Rosen 11° classificato.

GN:Raccontaci qualcosa anche della fase finale e del vincitore di Netrunner.

RF: A dimostrazione di quanto questo gioco sia meritocratico, nei top 16 c'erano sicuramente i giocatori più forti che si sono affrontati in un tabellone a doppia eliminazione che è durato tutta la domenica. Si sono viste delle partite spettacolari, una su tutte quella che vedeva opposti David Hoyland con Leela e Noah McKee con RP (Jinteki: Replicating Perfection) che ha riservato dei colpi di scena incredibili. Alla fine l'ha spuntata per il secondo anno di fila Dan D'Argenio che ha regolato in finale Timmy Wong.
Dan D'Argenio merita un paio di considerazioni a parte: è il giocatore più solido che io abbia mai visto. È sempre lucido, sbaglia pochissimo e sa leggere il meta come pochi altri. Nella Top ha fatto 5-0 dominando in lungo e in largo. Ora in molti proveranno a usare i suoi mazzi ma dubito che qualcun altro riesca giocarli come lui. I mazzi vincitori sono stati HB Etf e Valencia DLR (mazzo Runner basato sulla identità Anarch Valencia Estevez e su Data Leak Reversal, carta che serve a macinare il mazzo avversario), ma sono convinto che se lui avesse portato altri mazzi TIER 1 al mondiale avrebbe vinto lo stesso. Lui è la dimostrazione che in questo gioco la bravura nel giocare e nel preparare i mazzi sono i fattori predominanti. La fortuna conta ma in minima parte, altrimenti non avrebbe vinto 2 mondiali di fila.
Un aneddoto sul bi-campione del mondo Dan D'Argenio che è famoso per essere forte ma SOPRATTUTTO perché si veste sempre con canottiere che io definirei quantomeno "imbarazzanti". Arrivati alla finale contro Timmy Wong, Dan si è seduto al tavolo con la felpa… C'è stata una vera e propria insurrezione popolare e Dan è stato "costretto" a togliere la felpa e a giocare in canotta. La cosa buffa è che Timmy giocava con il giubbotto perché aveva freddo. Penso che Dan giocherebbe in canotta anche sotto la neve!

GN: Chiudiamo con le tue considerazioni finali sull’esperienza nel complesso.

RF: L'esperienza è sicuramente da ripetere. Il prossimo anno spero di poter partecipare nuovamente a questa competizione, magari con qualche altro player italiano in modo da formare un bel team in grado di potersela giocare per le posizione che contano.
Spero che Giochi Uniti si impegni per offrire al vincitore dei National 2016 un pacchetto che rimborsi (almeno in parte) le spese sostenute per la partecipazione ai mondiali. Le altre nazioni europee lo fanno e spero che anche noi possiamo adeguarci.

E ora i ringraziamenti: prima di tutto ringrazio Valeria della Giochi Uniti, Luca "Ash" Bobbio e il Paddo per essersi interessati per farmi avere il ticket per i mondiali.
Un grazie anche a Soulraiden, Sid e Joke che mi hanno aiutato a testare i mazzi per il mondiale dal vivo, oltre che tutti gli amici della comunità di Netrunner con cui ho testato online.
Un enorme grazie a tutti quelli che hanno tifato per me incitandomi su facebook durante i turni di svizzera e che hanno sofferto insieme a me fino alle 4 del mattino ora italiana per vedere se riuscivo a entrare in TOP16.
Un grazie anche ad Alice che è rimasta a casa con Giulio permettendomi di partecipare ai mondiali e ha tifato da casa anche senza sapere di preciso cosa sia Netrunner 🙂
Mi scuso se ho dimenticato qualcuno e dò l'appuntamento a tutti al prossimo torneo.

GN: Da parte nostra, invece un ringraziamento a Roberto “Darta” Franco che ha condiviso con noi la sua esperienza e le relative testimonianze fotografiche. Dei mondiali tenutisi a Roseville per i giochi FFG parleremo ancora, in prossimi articoli dedicati agli altri giochi della competizione.

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