venerdì 26 Aprile 2024

Lucca Games 2014 – Ignacy Trzewiczek: giochi che raccontano storie

La conferenza dedicata al gioco da tavolo di The Witcher e al suo autore Ignacy Trzewiczek (ospite della manifestazione), ha fatto emergere parecchi particolari interessanti sia sul gioco che sul designer, la sua storia e la sua visione del variegato mondo ludico.
I piacevoli tre quarti d'ora trascorsi nella sala Ingellis assieme all'autore polacco sono stati fin troppo brevi rispetto alla varietà degli argomenti toccati…

The Witcher Adventure Game è uno dei titoli più attesi di questo autunno, sin dal primo annuncio lo scorso marzo il gioco è entrato nella wishlist di molti appassionati di questa saga fantasy, ma ben poco è trapelato sul suo funzionamento fino a quando il mockup (perfettamente giocabile) non ha iniziato a farsi vedere nelle fiere di settore più importanti come Gen Con, Essen Spiel e ovviamente Lucca Comics & Games. In particolare a Lucca Games, è stato possibile provare il gioco su un tavolo demo allestito da Giochi Uniti (editore della versione italiana di The Witcher Adventure Game) in compagnia del suo autore.
L’incontro in sala conferenze inizia parlando di come è nato The Witcher Adventure Game: questo gioco da tavolo ha una genesi piuttosto curiosa, infatti in Polonia la serie di libri fantasy omonima è estremamente famosa, tanto che Trzewiczek ne fu influenzato sin dai tempi del liceo. Divenuto un designer professionista a tutti gli effetti, Ignacy si è chiesto: “su cosa vorrei veramente fare un gioco?”. La risposta è stata proprio The Witcher.
Dopo aver preparato un curriculum, lo ha inviato ai detentori della proprietà intellettuale, che però non sembravano interessati a espandere  ulteriormente questo brand (che comunque aveva già trovato espressione in videogiochi, serie televisive, fumetti, etc). Per fortuna, un anno dopo le cose sono cambiate e le parti si sono invertite: è stato Ignacy ad essere stato contattato per sviluppare il boardgame ufficiale di The Witcher, realizzando cosi il suo sogno di creare un gioco sulla serie tanto amata.

Il gioco si svolge nello stesso universo narrativo dei libri e del videogioco, ma contemporaneamente ne rimane separato, infatti i plot che si svilupperanno nel boardgame non influenzeranno quelli principali, questo per evitare confusione e sviluppi indesiderati della trama. E’ interessante notare che, per una fortunata coincidenza, l’autore dei testi del videogioco è un caro amico di Ignacy, e questo rapporto ha fatto si che anche tutti i testi del gioco da tavolo siano stati realizzati proprio da lui, garantendo così una buona continuità con la controparte videoludica. Proprio riguardo le vicende dei protagonisti, per come è strutturato ,il gioco prevede che si vengano a creare delle mini trame alternative. Purtroppo non tutte le trame ideate dal gruppo di sviluppo troveranno spazio nel gioco, Ignacy però garantisce che queste storie e molti altri dettagli saranno resi disponibili sul suo blog: http://boardgamesthattellstories.wordpress.com/.

Per quanto l’incontro fosse incentrato sul gioco da tavolo, sono state inevitabili le domande da parte del pubblico sul nuovo capitolo del videogioco omonimo in arrivo, aspetto sul quale purtroppo Ignacy non è affatto ferrato. Ma almeno ha potuto raccontarci che è in pieno sviluppo una versione elettronica del gioco da tavolo che, salvo imprevisti, potrebbe vedere la luce contemporaneamente alla pubblicazione della versione fisica.
Interrogato sulla sua formazione, Ignacy ci ha svelato che ha abbandonato l’università durante gli studi, ritenendo che sarebbe stato un pessimo ingegnere, e ha iniziato cosi a lavorare per una casa editrice di giochi, affinando le sua abilità negli anni. Ci rivela inoltre che un abitudine fondamentale del suo percorso di game designer consiste nel giocare moltissimi titoli annotando su un quaderno tutte le idee buone ma soprattutto le situazioni spiacevoli che bisogna invece evitare.
C’è stato anche il tempo per un breve excursus sulla diffusione della  pratica ludica (argomento molto caro al designer polacco): Ignacy ha sottolineato come, per i non giocatori, spesso i giochi presentino una difficoltà non indifferente; per cui è necessario, per chi si occupa di diffusione, ricordarsi di fare un passo alla volta e far provare giochi semplici, come Ticket to Ride, a chi non ha mai giocato. Occuparsi insomma con maggiore attenzione del pubblico dei casual gamer, da cui, nel tempo, sicuramente emergeranno giocatori veterani o perfino nuovi autori.

Ci sarebbero molte altre domande che il pubblico vorrebbe porre ad Ignacy, ma il tempo a disposizione si esaurisce velocemente e c’è un ultimo importante argomento da approfondire.
La conferenza è infatti terminata parlando dell’edizione italiana del gioco, una localizzazione impegnativa visto che l’esperienza offerta  da The Witcher Adventure Game si basa molto sui testi riportati sui componenti; difficoltà a parte, Giochi Uniti ha comunque garantito che l’adattamento italiano sarà molto fedele all’originale anche grazie alla collaborazione con i responsabili della distribuzione del videogioco, che hanno fornito il glossario ufficiale. Ma la notizia migliore è che la traduzione è completata e la produzione è già iniziata, per cui avremo l’edizione italiana del gioco praticamente in contemporanea con l’uscita ufficiale nel resto del mondo.
Decisamente un ottimo lavoro da parte di Giochi Uniti, lavoro del quale speriamo di vedere i frutti a breve, per parlarvi più approfonditamente di The Witcher Adventure Game! Nell’attesa, vi rimandiamo alla nostra prima impressione, scaturita da una prima partita giocata al tavolo dimostrativo allestito a Lucca Games 2014.

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