sabato 20 Aprile 2024

Viva Topo e l’approccio intelligente!

Il Natale si avvicina e probabilmente ci saranno più opportunità di passare tempo in famiglia e con i propri figli, anche se sappiamo bene che il papà giocatore sfrutta ogni occasione per proporre divertimento in scatola ai propri bambini.
Oggi voglio guardare, con l'occhio attento e critico dell'appassionato, un gioco davvero da bambini che mi capita spesso di consigliare ai genitori come titolo da fare con i propri figli…

Di recente mi è capitato di proporlo anche in una attività in classe con bambini di seconda elementare, stupendomi di come concetti che per me sono alla base della pratica ludica (contare le caselle, rispettare il turno, suddividere il movimento tra più pezzi) non siano in realtà patrimonio di tutti.
Per figli di giocatori direi che potrebbe essere il primo passo dopo il gioco dell'oca (che se fosse per me andrebbe abolito!): il gioco ideale per imparare i primi concetti del vivere ludico quali il rispetto del turno, contare le caselle, il lancio del dado e i primi rudimenti di tattica e strategia.

Parlerò oggi di Viva Topo della Selecta, uno dei giochi secondo me più riusciti della casa Svizzera.
La confezione si presenta ricca di materiali di alto livello: 20 topolini di legno in 4 colori, un gattone, una mappa colorata del giusto spessore, un dado di dimensione appropriata e 20 pezzi di formaggio suddivisi in 5 diverse forme.
Scopo del gioco è riuscire a far mangiare ai propri topolini più formaggio rispetto agli avversari nel tempo scandito dall'avanzare del feroce gatto.
Nel proprio turno di gioco si lancia lo speciale dado da 6 e si fa avanzare uno o più  topolini del proprio colore del numero di spazi ottenuto. Uno o più, in questo sta il primo aspetto distintivo di questo gioco. Il bambino infatti può scegliere se fare avanzare un unico topolino del numero di spazi ottenuto o se dividere il risultato su più topolini: possiamo definirla la più rudimentale meccanica di gestione risorse?
Nelle due facce del dado con il numero 1 è riportato anche il disegno del gatto. Quando si ottiene 1 anche il gatto avanzerà di una casella.
Se il gatto raggiunge una casella con dentro dei topolini li mangia e vengono rimossi dal gioco.
Se il gatto compie un giro completo e arriva davanti alla tana (casella di partenza) tutti i topolini ancora dentro verranno eliminati dal gioco.

Per un bambino di 4-5 anni si presentano già diverse scelte tutt'altro che banali. L'istinto, vi renderete conto, spingerà vostro figlio a muovere un solo topo per fargli fare il giro completo e raggiungere la casella finale e guadagnare la forma di formaggio intera (6 punti). In questo modo però, quasi sicuramente, gli altri topolini verranno mangiati dal gatto.
La strategia vincente è quella di fare avanzare un po' tutti i topolini, cercando di valutare eventualmente  se scarificarne uno o due. Il gatto non avanza sempre alla stessa maniera in tutte le partite e nel secondo giro di mappa avanza più velocemente. Valutare se e quando il gatto potrà raggiungere un topolino è un altro esercizio importante. Lungo il percorso esistono quattro stazioni intermedie dove i topolini si possono rifugiare e ottenere comunque formaggio (rispettivamente 1, 2, 3 o 4 punti). Un topolino che si ferma in una stazione intermedia è salvo, guadagna un po di formaggio, ma è fuori dal gioco.
Muovo un solo topo o tanti topolini con lo stesso tiro del dado?
Faccio correre sempre lo stesso o porto avanti un po' tutti i topolini?
Cerco di arrivare alla forma intera, rischiando di essere acchiappato dal gatto o mi fermo lungo la strada e mi accontento di meno punti?
Secondo me per un bambino di 4-5 anni a cui si vuol fare conoscere e amare i giochi da tavolo Viva Topo ha tutto quel che serve: bei materiali, regole semplici, un'ambientazione adatta, tante piccole scelte. Ci sono poi gli elementi che secondo me sono fondamentali nei giochi dei bambini: qualcosa che “succede” (in questo caso il gatto che avanza, in maniera non prevedibile e pianificabile, generando tensione ed emozione), la possibilità per il genitore di giocare “male” (e quindi perdere) senza che il bambino possa accorgersene.
Purtroppo, come dicevo all'inizio, un gioco come questo, che  per bambini di 4-5 anni può davvero aiutare a creare le basi per giochi più complessi nel mondo dei “non appassionati”, finisce per risultare impegnativo/complesso anche per bambini di 6-7 anni se non sono stati abituati a giocare con giochi intelligenti.
Insomma, Viva Topo è l'occasione per abbandonare precocemente il gioco dell'oca e proporre un lancia e muovi complessivamente semplice e divertente.

Alla prossima puntata e buon gioco!

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