giovedì 28 Marzo 2024

Cthulhu, Roma e le bizzarrìe del mercato internazionale

Durante una chiacchierata con alcuni game designer d’oltremanica e d’oltreoceano venne fuori un’idea particolare:
“Ma come mai” chiedevano gli anglofoni “voi che siete italiani e conoscete di prima mano la ricca e affascinante storia e cultura italiana non producete mai giochi ambientati in Italia, e invece lo fanno autori stranieri che l’Italia l’hanno forse vista solo in cartolina?”.

E’ effettivamente significativo che per trovare gdr Made-in-Italy riguardanti il Bel Paese si debba scavare nel passato remoto andando a scomodare un Lex Arcana, o a ravanare nelle piccole produzioni indipendenti per pescare un Uomini e Vermi.

Mentre gli americani non sembrano mai stanchi di giocare nella nostra storia antica, come dimostra la Chaosium che ha da poco realizzato Cthulhu Invictus (l’avevamo annunciato qui) ovvero un reboot della nota saga horror lovecraftiana nell’antico impero romano.
Tradotto e pubblicato per noi, è notizia di poco tempo fà, da Stratelibri

Lo snello manuale di 168 pagine racchiude le regole Basic d100 necessarie a giocare che vanno ad integrarsi con quelle del manuale base (indispensabile per usufruire di questa espansione), dalla creazione dei Personaggi alle liste di Abilità ad una carrellata di Professioni adatte per il periodo storico sia dal lato Romano che Barbarico.
L’ambientazione è assolutamente non enciclopedica, mirando piuttosto ad essere quanto più funzionale al gioco, offrendo informazioni 100% utili sia per plasmare i Personaggi che per dare spunti di avventura, evitando invece di fare una poco piacevole lezione di storia.
Ovvia attenzione e cura è però data al capitolo sui culti dell’Antica Roma, anche se nella visione del gioco pare che le divinità romane non garantiscano particolari benefici ai loro seguaci. Questa edizione di Cthulhu Invictus prende spunto in realtà da un precedente sourcebook riportante lo stesso nome del 2004, manuale molto più essenziale e poco apprezzato dal pubblico. Fortunatamente la Chaosium ha creduto parecchio in questa idea, le ha dato un nuovo respiro dedicandoci maggiore interesse e risorse e lo reso di fatto una delle più apprezzate ambientazioni dedicate all'universo lovecraftiano in circolazione.
Giochi Uniti lo distribuisce nei negozi per noi al costo di 26 Euro.

La pubblicazione di Cthulhu Invictus è parecchio significativa per il nostro settore gdr. Intanto l’immenso valore che da solo il marchio “Cthulhu” genera anche nel nostro paese, cosa che per l’editore storico del famosissimo e amatissimo Richiamo è un ovvio beneficio.
Il gioco di ruolo è un prodotto strano da un punto di vista commerciale, almeno per quanto riguarda le pubblicazioni mainstream storiche.  Il gioco è completo e infinitamente rigiocabile col manuale base, ma per tradizione ormai quarantennale il pubblico è abituato a considerare “vivo” un gioco con costanti nuove pubblicazioni e vedere invece come “morto” e quindi da abbandonare sugli scaffali un gioco per cui non si percepisce più un supporto attivo da parte dell’editore.
Con Invictus, Stratelibri ha forse voluto avere l’occhio lungo e dare un segnare ai suoi sostenitori storici. E’ da tempo che le uscite “cthuliane” riguardano quasi esclusivamente il più moderno Sulle Tracce di Cthulhu, anche se a Lucca abbiamo trovato la piacevole sorpresa della nuova edizione de Le Ombre di Yog-Sothoth , giusto in tempo per festeggiare la venuta di Sandy Petersen in Italia; pubblicare nuovi manuali importanti per il tradizionale gioco d100 potrebbe servire a mantenere vivo l’interesse per l’intera linea classica e comunicare agli appassionati che Stratelibri continuerà a supportarli! Se il manuale trovasse il riscontro sperato nel pubblico nostrano potremmo forse anche sperare nella prossima pubblicazione del relativo Cthulhu Invictus Companion pubblicato lo scorso anno da Chaosium.

La copertina di Invictus riporta i nomi di Chad Bowser, Deane P. Goodwin & co… ma sospettiamo che neanche tra questi “co” si trovino Italiani che hanno fornito consulenza sulla storia del proprio paese.
Quindi giungiamo alla conclusione che, i giochi di ruolo sull’Italia, vengono realizzati principalmente da stranieri che l’Italia forse non l’hanno neanche mai vista.
Quasi a smentire questa affermazione però troviamo, tra le produzioni più recenti, un titolo probabilmente sconosciuto ai più.
Rome: Life and Death of the Republic, manuale completo di ambientazione per il famoso regolamento Basic d100.

E’ un gioco che parla dell’Italia (antica) ed è prodotto dall’italianissima Alephtar Games. Epperò questo manuale ha visto la luce direttamente per il mercato anglosassone a cura della britannica Cubicle7, e non pare ci siamo progetti imminenti per la sua trasposizione nell’idioma nostrano.
Cthulhu Invictus non ha vinto l’Ennie Award che ha ricevuto due anni fa Rome:LDR, ma ha riscosso non pochi elogi dai canali ufficiali del gdr tradizionale (una fra tante, la recensione di RPG.net lo promuove con voti molto alti). Interessante il suggerimento di alcuni recensori, che consigliano a chi volesse approfondire l’ambientazione romana di utilizzare proprio Rome:LDR, che essendo d100 è perfettamente compatibile.

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