mercoledì 27 Marzo 2024

Hogs of War: Nati per il soffritto!

Ispirato all’omonimo videogioco di Infogrames uscito nel 2000 per Playstation e PC, Hogs of War: the Miniatures Game offre ai giocatori la possibilità di guidare in battaglia plotoni di Maiali, decisi a conquistare Maialustralasia, l’isola/nazione chiave in quanto principale fonte di Sbobba, l’alimento d'elezione per i combattivi suini. Con oltre 1000 sostenitori, il progetto su Kickstarter si pone come successore di Hogs of War: the Card Game, altra trasposizione dello stesso editore, ha visto la luce verde appena novanta minuti dopo l’inizio, ora che siamo a pochi giorni dalla fine andiamo a scoprire cosa ci offre stavolta la Stone Sword Games per invogliarci a vestire i panni di generali di queste particolari armate!

Hogs of War: the Miniatures Game è uno strategico a turni ideato da Paul D. Allen e James Faulkner, in cui da uno a quattro squadre di  maiali si affronteranno su una mappa esagonata, cercando di risolvere le missioni che l’alto comando gli affida, mentre sviluppano la propria base e cercano di distruggere quella degli avversari.

All'inizio della partita i giocatori, seguendo le istruzioni dello scenario, preparano i loro soldati semplici, unica unità disponibile in partenza, e pongono sulla mappa la loro base. Oltre che sul tabellone, la Base sarà rappresentata da una plancia specifica, dove i giocatori potranno piazzare gli edifici che compongono effettivamente il quartier generale. Questi hanno lo scopo di “sbloccare” nuove unità, conferire abilità speciali, o aiutare l’economia dell’esercito. Infine ogni giocatore riceve uno schermo che nasconde le truppe aeree, che interverranno nel corso della partita in base alla velocità che il giocatore gli assegna e che sarà nascosta agli occhi degli avversari.

A questo punto si estraggono gli obiettivi, divisi in principali e secondari e la partita può iniziare! Il primo giocatore che, completando gli obiettivi, raggiunge 12 punti vittoria, vince la partita e il controllo dell’isola!

Andiamo quindi a esaminare più da vicino le varie fasi di cui è composto il turno:
All’inizio, le missioni secondarie eventualmente risolte vengono reintegrate, fino a tornare al massimo di tre.
I giocatori procedono quindi ad ampliare la loro base, aggiungendo un edificio sulla loro plancia.
Fatto questo, tutti guadagnano “Swill”, la moneta del gioco, pari alle loro entrate, date dalle raffinerie e dalle pompe catturate sulla mappa, meno il costo degli edifici costruiti sulla base.
Fatto questo, si muovono e spendono le loro azioni le unità volanti dei giocatori. Questi decidono segretamente la velocità e la direzione dei loro aerei e, quando tutti sono soddisfatti della loro scelta, si sollevano gli schermi e si procede a eseguire le manovre e gli attacchi partendo dall’unità con l’iniziativa più bassa.
In ordine di iniziativa, possono successivamente muovere le unità a terra attraverso il campo di battaglia, catturare le pompe di Swill e gli obiettivi, costruire gli elementi schierabili, attaccare le unità nemiche o attivare eventuali abilità speciali.

E’ quindi giunto il momento dell’arruolamento in cui, dopo averne accumulati, è ora possibile spendere Swill per comprare nuove unità da schierare sul campo di battaglia, adiacenti alla base a meno che non siano equipaggiate di paracadute, nel caso in cui potranno essere invece schierate ovunque.
In questa fase è anche possibile comprare carte potenziamento.

Come ultima fase del turno, vengono infine controllare le condizioni per ottenere gli obiettivi ed eventualmente reclamati dai giocatori.
Se non ne viene soddisfatto nessuno, invece, uno viene scartato e sostituito all’inizio del turno successivo.
Passato in ultimo il segnalino primo giocatore al successivo, si può procedere al nuovo turno.

Ma come si muovono le unità sulla mappa e come si possono spendere le azioni di cui abbiamo parlato poco fa?

Ogni unità ha riportato, sulla propria scheda, un valore di Salsicce, che rappresenta il numero di azioni che possono intraprendere durante l’attivazione e il relativo costo. In dettaglio, si può scegliere tra Muovere di tante caselle quanto indicato sulla scheda (tenendo conto che alcuni terreni, come le montagne o i fiumi, possono alterare gli spostamenti ); Attivarele abilità speciali seguendo le istruzioni sulla carta; Schierare elementi speciali sul campo di battaglia (ad esempio trincee), per protezione o come avamposto offensivo; Catturare una pompa o un obiettivo adiacente a una propria unità per prenderne il controllo, ponendovi sopra la bandiera del proprio colore e ottenendo la possibilità, da quel momento di sfruttarla.Ovviamente è possibile anche Attaccare. Quando un’unità vuole farlo, deve pagare il costo in punti salsiccia e poi verificare la distanza del bersaglio: questa, in base a quanto indicato sulla scheda dell’attaccante, indica quanti e quali dadi speciali utilizzare. I dadi hanno tutti le stesse facce, ma la quantità dei risultati cambia a seconda del tipo di dado. I risultati possibili sono quattro, ovvero Mancato, Colpito di striscio, i quali da soli non hanno effetto, ma se accoppiati sono equivalenti a un colpo a segno; Colpo a segno, che infligge un danno al bersaglio e che, se accoppiato ad un altro Colpo a segno, si trasformano in un critico; Critico, che infligge due danni, e che è l’unico risultato in grado di apportare danni ai mezzi Corazzati.

Se una unità di fanteria che subisce due ferite viene rimossa dal tabellone, mentre un veicolo deve subire tanti danni quant’è il suo valore di Salsicce rimanenti.
E’ da Notare che, se più unità uguali e con pari iniziativa colpiscono lo stesso bersaglio, tirano tutti i dadi tutti assieme, per cui sarà più facile sommare Colpi di striscio o Colpi a segno per ottenere colpi a segno e critici.

Insomma, da quello che possiamo presumere esaminando il regolamento, Hogs of War presenta un gameplay che si avvicina molto a quello del videogioco da cui è tratto. Il giocatore parte con una piccola base, e solo un tipo di unità, ma deve gestirne la crescita per poter sbloccare nuove unità e potenziamenti che gli consentiranno di ampliare le sue strategie. Il tutto mentre nei cieli divampano scontri aerei, in una costante corsa contro il tempo per reclamare più obiettivi dei propri avversari.

Insomma, la profondità tattico-strategica sembra veramente di prim’ordine, grazie anche alla gestione segreta degli attacchi aerei per sorprendere gli avversari, ma anche la longevità e la variabilità appaiono decisamente abbondanti grazie ai diversi scenari, alla pletora di possibili potenziamenti, strutture e missioni. Infine, la quantità di materiali, nonché la presenza di una versione deluxe, non fa per nulla sfigurare l’opera neanche rispetto a prodotti di marchi  ben più famosi. Tutto questo ha già ricavato per Hogs of War: the Miniatures Game un piccolo posto nel nostro cuore. Se anche per voi è così, non vi resta che partecipare alla campagna per poter, tra un po’ guidare anche voi (e in italiano!) il vostro battaglione di suini.

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