giovedì 25 Aprile 2024

Brick Party

I mattoncini sono la felicità!
Chi non ha mai giocato almeno una volta con i mattoncini per costruire, di qualsiasi marca essi siano? Prima delle serie tematiche, prima delle macchine a motore, prima dei film di successo, i simpatici blocchetti di plastica colorata servivano per giocare a costruire e stimolare la fantasia. A dire il vero, durante il brevissimo ma intenso periodo di boardgame della Lego, la nota casa danese aveva lanciato forse il più interessante dei suoi giochi, Creationary (una specie di Pictionary in cui si dovevano però costruire i soggetti con i mattoncini in dotazione, invece che disegnarli).

Più di recente, la Post Scriptum ha pubblicato un gioco di Luca Bellini, con artwork di Erika Signini e del poliedrico Paolo Vallerga, intitolato Brick Party, per 2-9 giocatori. A differenza di Creationary e giochi simili, qui si tratta sì di costruire solidi usando i mattoncini in dotazione, ma lavorando a squadre (un po’ come accadeva nel divertentissimo Aaargh!Tect ma senza le clave).

  • Titolo: Brick Party
  • Autori: Luca Bellini
  • Editore: Post Scriptum
  • Genere: Party game
  • Numero Giocatori: 2-9
  • Durata: 30 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: nulla (solo il manuale, disponibile in italiano)
  • Illustratori: Erika Signini, Paolo Vallerga

A dire il vero, Brick Party ha alcuni punti di vantaggio sui suoi predecessori, ma non anticipiamo. Lo scopo del gioco è quello di giocare in coppie, realizzare costruzioni entro il tempo limite e accumulare punti; tuttavia le squadre cambiano durante ogni turno di gioco, come vedremo. Alla fine della partita naturalmente vince chi ha più punti.

Mattoni e sabbia (Materiali e confezione)
Non stiamo parlando di un gioco sull’antico Egitto, ma del contenuto di questo Brick Party: abbiamo infatti 36 blocchi in plastica divisi in 4 colori (9 blocchi per ogni colore), una clessidra, e un bel po’ di carte, divise in vari mazzi. Troviamo infatti 10 carte Regola, che indicano i criteri con cui le costruzioni vanno fatte; 10 carte Punteggio (con valori di 1, 2, e 3), 1 carta Regola “Scegli Tu!”, e 144 carte Forma (36 per tipo), che indicano la forma da costruire ed il valore in punti della medesima.

I blocchi, o mattoncini che dir si voglia, sono di diverse forme e dimensioni, oltre che di vari colori, e sono in plastica resistente, facili da montare e smontare. Le carte sono illustrate con immagini divertenti (e tutte diverse), e sono facili da leggere durante il gioco. La clessidra… beh, è una clessidra standard con sabbia bianca. Il regolamento è contenuto in un pieghevole da 4 facciate, scritto bene e semplice da leggere.

Tutti i componenti sono di buona qualità, inclusa la scatola, che è di cartone resistente, e l’artwork è simpatico e colorato, rendendo il gioco appetibile davvero per ogni età.

  

Al lavoro, dunque! (Descrizione del gioco)
Le regole di Brick Party sono semplicissime, come vedremo. La preparazione del gioco è rapida: si piazzano i mattoncini sul tavolo, tutti sparpagliati e a portata di mano. Poi si mescolano le carte Regola e si piazzano sul tavolo coperte. Le carte Punteggio invece vanno divise per valore e messe scoperte sul piano di gioco. Successivamente si dividono le carte Forma in 4 mazzi, a seconda del colore (e del valore), si mescolano, si coprono, ed ogni giocatore riceve 2 carte da ciascun tallone (quindi in totale 8 carte), che può guardare solo lui. Il resto delle carte Forma, sempre diviso in mazzi, va disposto, invece, scoperto. Il primo giocatore, il Leader, riceve la clessidra; pesca quindi la prima carta Regola e la pone sul tavolo scoperta e visibile a tutti; queste carte influenzano il modo di mettere mano alle Forme. Per esempio, una carta Regola impone che l’Architetto non può parlare al Muratore, ma può usare solo i gesti per dirigere la sua costruzione, mentre un’altra indica che perché una costruzione sia finita in maniera valida, deve aver usato i mattoncini di tutti e quattro i colori. Poi, a partire da lui e in senso orario, ogni giocatore sceglie il proprio compagno di squadra.

A questo punto il Leader fa partire la clessidra, e le coppie hanno 30 secondi per decidere i ruoli: uno sarà l’Architetto e l’altro il Muratore; in questi trenta secondi, l’Architetto deve anche scegliere quale carta Forma vuole giocare. Se dovesse finire il tempo, questi prenderà una carta a caso. Il Muratore non vedrà la carta individuata dall’Architetto fino alla fase di “Controllo costruzioni”, che spiegheremo più avanti.

Alla fine della clessidra, il Leader dà il via e tutti gli Architetti, contemporaneamente, inizieranno a spiegare ciascuno al proprio Muratore come procedere per costruire la Forma scelta. L’Architetto può dire qualsiasi cosa voglia, tranne il valore della carta in suo possesso (che corrisponde anche al numero di pezzi necessari per completarla). Quando un Architetto pensa che la sua Forma sia completa, attiva la clessidra e gli altri giocatori dovranno correre contro il tempo (30 secondi) per ultimare le loro costruzioni. Alla fine della clessidra, ogni Architetto mostra la sua carta Forma per il “Controllo Costruzioni”.

Ogni coppia che abbia realizzato correttamente la forma ottiene un numero di punti pari al valore della carta, mentre la coppia che ha chiuso per prima ottiene anche quelli indicati sulla carta Regola in gioco. Se non si completa correttamente la forma, non si ottengono punti. Fatto ciò, il ruolo di Leader passa al giocatore a sinistra del precedente Leader e il gioco continua allo stesso modo. Quando tutti i giocatori hanno impersonato il Leader, la partita finisce ed il giocatore che ha ottenuto più punti (il singolo giocatore, si) è dichiarato vincitore.

Oltre al regolamento standard, Brick Party ha anche una modalità “Sprint!”, adatta da 2 a 4 giocatori, ognuno per sé. In questa variante, ogni partecipante ha un suo set di mattoncini di un determinato colore; le carte Punteggio si mescolano e vengono piazzate coperte sul tavolo, poi si scopre la prima di esse. Si mescolano quindi 3 carte Forma per ogni valore e si compone quindi un mazzo di 12 carte. Si pesca la prima carta Forma, la si rivela e tutti i giocatori cercano di realizzarla. Il primo a riuscirci prende la clessidra attivandola. Chi completa la forma ottiene i punti della stessa e il primo a riuscirci (ovvero quello che si è appropriato della clessidra) ottiene anche la carta Punteggio scoperta. La partita continua così, fino all’esaurimento del mazzo Punteggio. Il vincitore è ovviamente ancora chi ha più punti.

  

Il mattoncino piede si collega al mattoncino caviglia…(Esperienza di gioco e considerazioni finali)
Brick Party è divertente, semplicemente divertente, ed una delle ragioni per cui lo è, sono proprio i mattoncini. Ma tralasciamo per un attimo la magnetica attrazione che il mattoncino ha sugli esseri umani, per parlare degli altri aspetti del gioco. Innanzi tutto, il fatto di dover cambiare coppia ogni turno, implica che i giocatori dovranno fare del proprio meglio per collaborare sempre, perché cercare di svantaggiare chi ha più punti potrebbe diventare una lama a doppio taglio e penalizzare anche noi stessi. Tutti diventano Leader durante la partita, quindi tutti possono scegliere chi vogliono, alleviando pertanto l’effetto “partita di calcetto delle medie”, in cui chi costruisce più lentamente non viene mai scelto. Tutti hanno la possibilità di dare il meglio e soprattutto tutti hanno la possibilità di ridere.

Dal punto di vista delle regole, Brick Party ha anche un altro asso nella manica. Infatti, per quanto sia già di per sé complicato spiegare a qualcuno come costruire una figura astratta usando dei mattoncini, le carte Regole aggiungono un livello ulteriore di difficoltà (e di risate, in genere). Se infatti le Regole più semplici, che valgono un punto, sono poco più di un “fastidio”, quando si comincia a dover costruire la Forma tenendo indice e medio delle mani sempre incrociati, oppure ad occhi chiusi, o peggio ancora il Muratore non può usare i pollici, o l’Architetto non può vedere cosa sta costruendo il Muratore, lo spettacolo è assicurato.

La versione “Sprint”, pur essendo carina, è invece un po’ sottotono, mancando della componente più bella del gioco a nostro avviso, cioè le carte Regole. Tuttavia ha il vantaggio di permettere di giocare se si è in pochi, rimanendo sostanzialmente un gioco di destrezza e rapidità in cui l’abilità di costruire rapidamente forse conta ancora più che nel gioco base. Personalmente l’ho apprezzata non tanto perché trovare più di 5 persone al proprio tavolo di gioco non è sempre un’impresa facile, quanto perché mettere in tavola Brick Party (penso che continuerò a farlo appena possibile) si è rivelato davvero piacevole anche in questa configurazione.

Un ulteriore, finale punto a favore di Brick Party è il fatto che è bello da vedere. Con questo intendo dire che, per esempio, giocarlo in un pub o in un posto all’aperto in cui ci sono persone non direttamente coinvolte nel gruppo, avrà come risultato che un bel po’ di curiosi si avvicineranno per capire cosa sta succedendo. Per quanto questa sia un po’ una caratteristica comune dei party game (rumori, frasi, ritmi e cose simili sono tipici in questa famiglia ludica), Brick Party ha delle marce in più che non vanno sottovalutate – e si, mi ripeterò: i mattoncini sono assolutamente magnetici per la maggior parte delle persone.

Non ho parlato di difetti del gioco: il punto è che personalmente non riesco a riscontrare sostanziali difetti nell’ambito in cui Brick Party si trova a competere. Nonostante indubbiamente molto del fascino lo debba alla presenza dei mattoncini (sì, ancora loro), è un party game che riesce a divertire, a essere interessante, a essere breve a sufficienza e, soprattutto, a “creare ricordi”, che secondo me è una qualità un po’ sottovalutata in questo tipo di giochi. È bello finire la serata con  un amico che all’improvviso fa menzione di un momento particolare della partita, suscitando l’ilarità generale ancora una volta. Il particolare mix di regole e componenti di Brick Party, sebbene un po’ meno frizzante nella versione Sprint, riesce a fare precisamente questo, pertanto non posso che promuoverlo a pieni voti, e non vedo l’ora di giocarlo di nuovo.

  

PRO
Ci sono i mattoncini…
Regole facili da spiegare
Coinvolge tutti

CONTRO
Modalità Sprint manchevole dell’aspetto più divertente del gioco completo

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