giovedì 18 Aprile 2024

Let’stick

Stikers che passione!
Let’stick è un gioco della durata di circa 15 minuti che permette a 2-9 giocatori dai 7 anni in su di sfidarsi in più manche in una gara di abilità e strategia allo scopo di accaparrarsi quante più lettere possibili dagli oggetti realmente presenti nello spazio di gioco.

Edito dalla Captain Macaque, casa editrice di giochi che opera sul mercato da circa un anno (in Italia grazie alla distribuzione Oliphante) e che ha come obiettivo esplorare nuovi modi di giocare utilizzando tecnologie e materiali innovativi. Questa ricercatezza in Let’stick, ma anche in tutti gli altri prodotti attualmente in catalogo, si concretizza nel “magical Green stickers”, un sistema di adesivi senza colla che sfruttano la coesione elettrostatica per far aderire le lettere del gioco agli oggetti della casa. Dato il target di Let’stick, abbiamo organizzato gli spazi in casa, radunato dei piccoli tester, coinvolto anche dinamici adulti e provato a fondo questo gioco…

  • Titolo: Let's Stick
  • Autori: Olivier Mercier
  • Editore: Captain Macaque
  • Genere: Gioco di parole e destrezza
  • Numero Giocatori: 2-9
  • Durata: 15 minuti
  • Dipendenza dalla lingua: no (manuale in italiano)
  • Illustratori: n.d.

Tante lettere colorate
Let’sticksi compone di 9 fogli di stickers contenenti ciascuno 15 lettere diverse da foglio a foglio e una testa di macaco da utilizzare come jolly, un blocco segnapunti ed il regolamento. Come accennato, gli stickers sono degli stacca&attacca plastificati che grazie alla tecnologia  “magical Green stickers” non utilizzano colla e possono essere riutilizzati moltissime volte senza perdere “adesività”. E anche quando questa dovesse venir meno, a causa della polvere, basta lavarli con acqua per renderli di nuovo funzionali. Unico neo riscontrato è il fatto che gli sticker aderiscono solo su superfici lisce e non polverose, inoltre data l'alta manipolazione e le dimensioni ridotte (2 cm di diametro) se non si usa la giusta accortezza le lettere tendono a deteriorarsi velocemente, stropicciandosi o rompendosi.

  

Quanti oggetti intorno a me
Le regole sono molto semplici e abbastanza immediate. Per prima cosa si deve definire uno spazio di gioco (una o più stanze, in modo da avere molti oggetti da poter sfruttare); dopodiché si dispongono i 9 fogli su un tavolo e si da il via al gioco. In Let’stick i giocatori agiscono contemporaneamente, quindi ognuno sceglie rapidamente una delle 9 schede in base agli oggetti presenti nella stanza (e alla sua strategia) ed inizia ad attaccare le lettere sugli oggetti urlandone il nome. La prima lettere attaccata deve sempre essere la prima lettera del nome dell'oggetto scelto. Gli atri giocatori possono aggiungere altre lettere in sequenza fino a formare la parola urlata. Le uniche regole da rispettare sono:
– un giocatore non può attaccare due lettere consecutive  sullo stesso oggetto;
– si può comporre una sola parola per ogni oggetto;
– se una letterina non si attacca, l'oggetto non può essere utilizzato.

La partita è composto da 3 manche, ognuna, della durata di 5 minuti, termina dopo che un giocatore ha attaccato 10 lettere o è scaduto il tempo. Al termine della manche ogni giocatore recupera le lettere delle parole a cui ha aggiunto l'ultima lettera (anche se la parola non è completa), il numero delle lettere raccolte corrisponde ai punti ottenuti da ciascuno. Al termine delle tre manche chi ha ottenuto il punteggio più alto vince la partita.

  

Corri di qua corri di la
L'esperienza di gioco offerta da Let’stick è risultata gradevole e decisamente coinvolgente, la voglia di cercare oggetti nuovi su cui comporre il nome ha stimolato la creatività sia dei più grandi che dei più piccoli, ecco quindi che su una sedia si compone la parola “sedia” oppure “seduta” ma anche “seggiola”. La vivacità scaturita dal muoversi nella stanza per iniziare per o aggiungere lettere ad un oggetto urlandone il nome, crea quella confusione coinvolgente che spesso i party game si prefiggono. Non manca poi una certa varietà nelle strategie adottabili (sempre nei limiti di un party game semplice come questo), infatti l'impossibilità di inserire due lettere consecutive e il sistema di punteggio, fanno in modo che i giocatori più smaliziati posizionino una determinata lettera solo in prossimità dello scadere del tempo o solo se hanno la possibilità di aggiungere le lettere successive. Avevo timore che questo generasse uno stallo nel gioco ma durante le nostre partite non è mai avvenuto.

Let’stick è risultato quindi un buon party game, capace di coinvolgere sia piccoli che adulti rendendo il breve lasso di tempo di una partita molto coinvolgente e lasciando la voglia di giocarne subito un'altra. Inoltre ho notato che i bambini in età scolare imparano a comporre le parole divertendosi, il che  aggiunge un utile elemento istruttivo all’esperienza di gioco. Il sistema “magical Green stickers” è risultato funzionale e effettivamente duraturo nel tempo. Gli unici difetti riscontrati sono dovuti alle dimensioni delle lettere, un poco piccole in relazione al grado di manipolazione, il che ne limita purtroppo la durata. Inoltre, pur essendo un titolo ad elevata rigiocabilità, se si utilizza sempre lo stesso ambiente di gioco Let’stick potrebbe risultare un poco monotono, anche se dopo non poche partite.

PRO
Dinamico, allegro e coinvolgente anche con i più grandi
Istruttivo per i bambini in età scolare

CONTRO
Lettere troppo piccole
Se giocato spesso nello stesso ambiente potrebbe risultare monotono

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