Nel fine settimana del 20-22 Novembre si è tenuto, come di consueto a Milano presso i padiglioni di Fiera Milano City, il salone che Assogiocattoli propone ogni anno nel periodo pre natalizio. L’ottava edizione di G! Come Giocare si apre in una settimana difficile, a soli sette giorni dai terribili attentati di Parigi con manifestazioni di piazza che attraversano la città, il salone si dimostra invece essere una piccola oasi di tranquillità in cui i visitatori possono venire a passare una giornata con i figli divertendosi tra moltissime proposte pensate per tutta la famiglia, con particolare attenzione ai piccoli e piccolissimi. Durante il weekend abbiamo visitato il salone e ci siamo intrattenuti con gli editori di riferimento del gioco specializzato, raccogliendo le loro opinioni sull’evento e sull’offerta ludica orientata alle famiglie…

Tradizionali protagonisti del salone sono, infatti, i grandi nomi del Giocattolo e del Gioco, da Hasbro, a Giochi Preziosi, da Lego a Play Mobil ecc… ma non mancano anche gli editori del gioco da tavolo concentrati in un settore del padiglione, tutti abbastanza ravvicinati, in maniera da creare uno spazio dedicato a quei giochi che richiedono un po’ più di attenzione e capaci di catturare, magari, anche mamma e papà insieme ai bambini e ai ragazzini presenti.
Star Wars non può che farla da padrone quest’anno con una intera area tematica in cui sono presenti i prodotti di tutti gli editori che partecipano alla manifestazione: dalle spade laser giocattolo di Hasbro, ai modellini di Giochi Preziosi, dalle costruzioni a tema Lego, fino ad arrivare a titoli come X-Wing e Assalto Imperiale che riescono ad attirare anche giovanissimi ai tavoli per provarli, guidati da dimostratori esperti in grado di coinvolgere nel gioco anche i più piccoli.

Il numero degli espositori di questa edizione è cresciuto rispetto allo scorso anno, e questa è una tendenza ormai costante della manifestazione, partita 8 anni fa con una quarantina di espositori. Oggi ce ne sono più di 100, forse però l’affluenza non è cresciuta di pari passo, almeno a sentire il parere  proprio degli espositori. Per meglio comprendere questi risultati, è necessario soffermarsi sul percorso di questo particolare appuntamento.

In Italia c’è stato un moltiplicarsi di eventi fieristici ed espositivi negli ultimi anni, spesso molto, anzi, troppo simili tra loro nella proposta e nella formula base. Assogiocattoli con G! Come Giocare ha creato una manifestazione che si è saputa sicuramente affermare negli anni, facendola crescere con attenzione. Partendo dal settore del giocattolo, e quindi dal target più basso di età (commercialmente parlando), sta cercando di far crescere la proposta di questo salone da vari punti di vista. Partire nei primi anni con un ingresso gratuito e aperto a tutti ha permesso alla manifestazione di farsi conoscere,  apprezzare e di diventare un appuntamento “tradizionale” per le famiglie. Per contro, l’ingresso totalmente libero attirava all’interno della fiera anche un pubblico fin troppo “eterogeneo”, poco motivato, sebbene permettesse, ovviamente, di registrare grossi numeri in termini di affluenza. Solo di recente si è passati a introdurre un biglietto di ingresso per gli adulti e una quota simbolica di un euro per i bambini. Questo cambiamento ha molto condizionato la quantità di pubblico presente in fiera. Se prima gli espositori ci raccontavano di stand utilizzati quasi come “asili”, in cui i bambini venivano portati e “abbandonati” a giocare con i dimostratori, mentre i genitori si rilassavano e facevano altro, ora il pubblico, ridotto in numero è più focalizzato, ci presenta genitori che portano ancora i figli agli stand, ma è più comune vederli sedersi con loro a giocare, interessarsi attivamente al gioco, spesso anche perché stanno pensando di cogliere l’occasione per acquistare i primi regali per Natale.
Oltre a questo, da alcuni anni, Assogiocattoli sembra stia cercando di porre attenzione anche a fasce di età un po’ più alte del pubblico tradizionale della manifestazione, magari cercando di attrarre ragazzi più grandi. Da qui l’attenzione e il crescente coinvolgimento verso editori del settore del gioco specializzato, quest’anno presenti in 8 per la prima volta: Asmodée, Cranio Creation, dV Giochi, Ghenos Games, Giochi Uniti, Oliphante, Red Glove e Raven. Probabilmente il solo maggiore spazio allestito dal salone per questo tipo di proposta non basterà ad elevare l’età media del pubblico presente e saranno necessarie altre ed ulteriori iniziative, vedremo quali nei prossimi anni. Il pubblico delle famiglie con bambini giovani e giovanissimi in età anche prescolare si sta, in ogni caso, confermando sempre più interessante anche per gli editori del mondo dei giochi da tavolo moderni, che stanno sempre più spesso aprendo i loro cataloghi a titoli semplici e immediati (ma non per questo banali) adeguati a questo pubblico. Nelle interviste che abbiamo avuto modo di svolgere durante la manifestazione, è emersa chiaramente questa tendenza per tutti gli editori intervenuti, anche se, spesso, declinata in proposte molto varie ed eterogenee. Apprendiamo proprio dalle loro dichiarazioni come, anche per gli editori, l’obiettivo sia quello di avvicinare le famiglie al concetto di gioco da tavolo come un’attività da condividere tra genitori e figli, come momento formativo e ludico insieme, in grado di regalare del tempo di qualità che la famiglia può condividere.

G! Come Giocare, si conferma, dunque, un appuntamento interessante anche per gli editori del settore del gioco da tavolo, ma che ha ancora margini di crescita e che potrà aiutare ad avvicinare sempre di più la famiglia italiana ad un mondo a lei ancora, per certi versi, troppo distante. Vi lasciamo con la raccolta delle videointerviste registrate a G! Come Giocare, dove gli editori intervenuti raccontano ai nostri microfoni la loro esperienza in questa fiera e il loro approccio al pubblico delle famiglie.