giovedì 18 Aprile 2024

Lucca Games 2015: Impressioni di gioco – Parte 6

Chiusa la piacevole esperienza con il Mondiale di Blood Bowl (che ci ha tenuti incollati ai tavoli da venerdì a domenica, partita dopo partita, fino alla gloriosa vittoria degli italiani Masters of Tilea!) riprendiamo i nostri report da Lucca Games 2015 e concludiamo la nostra raccolta di impressioni di gioco con quest’ultima selezione di “prove su strada” delle novità lucchesi.
Sappiamo che ormai suona superfluo, ma per sicurezza ribadiamo che queste sono e rimangono solo delle “impressioni a caldo”! Per molti di questi giochi seguiranno delle anteprime e delle recensioni approfondite dove esprimeremo il nostro ben più motivato giudizio.

Andiamo quindi a parlare dei nostri primi incontri con :

–          BANG! The Walking Dead
–          Bellz
–          Fightin' Fungi
–          Shinobi Waa-tah!

Bang! the Walking Dead (editore: Dv Giochi)
Impressioni di gioco di: Lorenzo Calvi

Aspettative iniziali: 2 di 5 (Non amo Bang! e gli zombie mi hanno stufato)
Magnetismo del tavolo: 4 di 5 (Belle componenti, menzione per le plance dei giocatori)
Rapidità di comprensione: 5 di 5 (Se conosci Bang! è, letteralmente, un attimo. Se non lo conosci è comunque molto veloce da imparare)
All'atto pratico: 3 di 5 (Funziona bene, perché è Bang!, bestseller mondiale da parecchi anni. Ma è privo di qualsiasi innovazione)
Retrogusto: 1 di 5 (A me non serve perché ho già Bang!)

Avvicinandomi allo stand di Dv Giochi sono rimasto molto colpito dall’allestimento a tema per questa versione Zombie di Bang! l’area era transennata con gli ormai classici cartelli “attenzione agli zombie”, e la ragazza che lo spiegava aveva il make up da zombie. Ottima presentazione, davvero. Poi ci ha spiegato il gioco, e la magia è velocemente morta, quindi si è rialzata e se n’è andata via, per non tornare mai più. Bang! The Walking Dead è identico a Bang!, con la grafica presa dal fumetto di Walking Dead. Ora, quando un utente di Boardgame Geek fa questa operazione, detta in gergo re-theme, io apprezzo lo sforzo. Quando lo fa un editore e mi propone lo stesso gioco senza nessuna modifica… beh no, non mi sembra apprezzabile, se non da chi non conosce ancora questo gioco. L’operazione è comprensibile (allarga il pubblico raggiungendo gli appassionati del telefilm o del fumetto con un buon gioco), ma avrei preferito ci fosse qualche variante per chi, come me, ha già giocato parecchio a Bang!
Ad ogni modo, bisogna riconoscere che come prodotto è molto bello, la scelta di prendere le immagini dal fumetto mi piace, le plance dei giocatori sono comode e i segnalini sono molto robusti. Piccola nota: i “Walking Dead” del titolo sono solo uno sfondo, relegati al ruolo che era degli indiani nel Bang! originale. I giocatori avranno il ruolo di sopravvissuti buoni (Sceriffo e vice), cattivi (banditi) e misantropi (il rinnegato). Beh questo è sicuramente in tema con la serie!

Bellz (editore: DV Giochi)
Impressioni di gioco di: Lorenzo Calvi

Aspettative iniziali: 1 di 5 (Mai visto, sembrava un giochino innocuo…)
Magnetismo del tavolo: 3 di 5 (è un sacchetto con dei campanelli colorati dentro, nulla che attiri troppo l’attenzione)
Rapidità di comprensione: 5 di 5 (Difficile pensare a qualcosa di più semplice)
All'atto pratico: 4 di 5 (Quando si comincia a giocare è difficile smettere)
Retrogusto: 4 di 5 (da prendere in considerazione per rilassarsi un poco)

Posto sulla sua colonnina, Bellz non attira particolarmente l’attenzione. Il cerchio di persone che lanciano urletti e ridono sguaiatamente, d’altro canto, svolge egregiamente il ruolo di richiamo per curiosi. Arrivato sul posto vedo questo sacchetto con dentro i campanelli colorati, di diverse forme e colori. Uno strumento, che scopro con meraviglia essere un magnete, diviene, in breve tempo, croce e delizia. Scopo del gioco raccogliere, tramite il magnete, tutte le campanelle del proprio colore, senza caricarsi quelle degli altri. Dopo aver agganciato una campanella il giocatore è posto davanti a una difficile scelta. Accontentarsi e passare lo strumento al prossimo giocatore, oppure sfidare la sorte e provare ad agganciarne un’altra? Se si riesce si potrà continuare, ma se per errore si aggancia una campanella avversaria si perde tutta la presa! Dopo qualche tentativo maldestro ci si prende la mano, qualcuno comincia a utilizzare un agile gioco di polso (ribattezzato “La mossa del serpente”) per agganciare una campanella e ritrarsi prima che il magnete faccia il suo lavoro sulle altre; qualcun’altro preferisce un approccio più metodico, allontanando dal centro le proprie campanelle per poi prenderle una per volta… Quasi tutti, a un certo punto, provano a raccogliere le campanelle tutte assieme, in uno sfoggio di abilità magnetica che, nell’improbabile caso che riesca, sarà ricordato negli anni a venire. Aggiungete che, a partita finita, la sacca che ospita le campanelle si chiude con la lampo ed è tutto sistemato in un attimo, e avrete un vincitore. Bellz è un giochino d’abilità che mi ha colpito molto, adatto per passare venti minuti divertenti tra amici o far provare qualcosa di diverso a figli e nipoti, promosso a pieni voti!

Fightin' Fungi (editore: Ganesha Games)
Impressioni di gioco di: Marco Signore

Aspettative iniziali: 3 di 5 (non sapevoche fosse possibile provarlo qui a Lucca)
Magnetismo del tavolo: 4di 5 (funghi umanoidi armati in un villaggio fatto di funghi…)
Rapidità di comprensione: 4di 5 (regole dettagliate, ma ben spiegate e chiare)
All'atto pratico: 5di 5 (un gioco di miniature che funziona benissimo anche con poco spazio e pochi pezzi)
Retrogusto: 4di 5 (è finito dritto nella mia wishlist)

Avevo avuto il piacere di scrivere un'anteprima di questo Fightin’Fungi in occasione del lancio su Kickstarter, e rimasi colpito dall'idea di usare miniature di funghi antropomorfi con diverse tipologie per un gioco di battaglie tridimensionali altrimenti “generico fantasy”, ma non avevo idea che fosse giocabile qui a Lucca; pertanto mi sono avvicinato al tavolo anche attirato dal campo di gioco di ridotte dimensioni, ma con bellissimi pezzi di scenario (tra cui un cottage ricavato da funghi giganti con tanto di steccato). Il gioco è basato sul regolamento di Song of Blades and Heroes ma con alcune aggiunte e miglioramenti, ed è molto divertente da giocare. Una squadra di 5-7 pezzi per parte davita ad una partita interessantissima su un campo di battaglia molto ridotto e dalla durata contenuta;insomma uno skirmish quasi perfetto, con diversi colpi di scena innescatidal sistema di regole davvero interessante. Lo scontro è durato poco, circa 30 minuti, ma mi sono divertito davvero, e la possibilità di giocare su un campo di battaglia ridotto senza perdere il gusto del wargame mi ha colpito davvero in maniera molto positiva. Nell'attesa dell'uscita del nuovo Song of Blades and Heroes a gennaio, questo Fightin’Fungi è entrato nella mia top ten lucchese senza difficoltà.

Shinobi Waa-tah! (editore: Uplay)
Impressioni di gioco di: Marco Signore

Aspettative iniziali: 4 di 5 (mi era piaciuto a Norimberga 2014)
Magnetismo del tavolo: di 5 (carte e una plancia, non molto appariscente)
Rapidità di comprensione: di 5 (regole di facile comprensione)
All'atto pratico: di 5 (Un gioco simpatico con varie meccaniche ben amalgamate)
Retrogusto: di 5 (Nella mia wishlist)

Avevo già sentito parlare di questo gioco a Norimberga nel 2014, ed avevo un'idea del suo funzionamento, ma qui a Lucca 2015 ho potuto provarlo nella versione italiana localizzata daUplay. In Shinobi Waa-tah! lo scopo del gioco è quello di ottenere più punti nello scontro con il boss finale, ma per arrivarci occorre giocare prima tre round ad  un gioco di carte in cui occorre mettere a terra carte di almeno 4 clan (colori) diversi. Dopo tre round di questo gioco, si passa ad una scommessa per sconfiggere il boss finale;ma questa scommessa è rischiosa perché in genere vince chi punta di più ma spesso chi punta troppo prende penalità. Il gioco è ben illustrato e decisamente semplice da imparare; le carte sono belle, anche se quelle principali sono piuttosto grandi, e il gioco include anche tanti shuriken in legno e una plancia su cui si svolge l'endgame. A me il gioco è piaciuto già dalla descrizione dello scorso anno, e giocarlo ha confermato le mie impressioni; persino in due il gioco gira bene, e mi pare adatto ad un target decisamente ampio.

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