venerdì 19 Aprile 2024

Pingo Pingo: Alla ricerca dell’ananas d’oro

La fortuna finalmente arride alla ciurma di pirati. Dopo un lungo ed estenuante viaggio, gli stivali alfine toccano la tanto agognata sabbia. Le indicazioni sulla mappa sembrano quelle giuste, l’isola dovrebbe essere quella di cui tutti parlavano al porto, ma che forse nessuno era mai riuscito a raggiungere. Che siano finite qui le pene? Tamburi in lontananza…evidentemente la storia non finisce qui…ci sarà ancora da faticare…ma bando alle ciance, è tempo di cominciare a dare la caccia ai tesori.
Roberto Fraga ci stupisce ancora per la sua capacità di condensare esperienze uniche di gioco in semplici strumenti. Questa volta parliamo di Pingo Pingo, gioco di azione e destrezza dove da 2 a 5 giocatori saranno altrettante ciurme di pirati, sbarcati sull’isola di Pingo Pingo per arraffare quanti più tesori possibili.
Durante l’ultima edizione degli Asterion Gaming Days siamo riusciti a provare (e riprovare, e riprovare….) il titolo localizzato da Asterion, edito da Iello nella sua prima tiratura, e siamo dunque qui a parlarvene…

In Pingo Pingo dovremo avere un ottimo colpo d’occhio e capire la sfida che ogni carta ci porterà a dover fronteggiare. A inizio partita, ogni giocatore viene dotato di 7 carte vita (girate dal lato che raffigura il cuore) e di un mazzetto di carte avventura coperte. Intorno al tavolo di gioco (almeno a una distanza di 1,5 – 2 m) sono poi sistemati 5 bersagli, due dei quali rappresentano gli estremi di un ponte sospeso, uno ritrae un orso, uno un pinguino spaziale e l’ultimo ha sopra di se raffigurata la nave pirata. In dotazione a tutti c’è anche una pistola con dei proiettili ventosa gommosi, che dovrà essere eventualmente usata dal giocatore di turno.

L’inizio e il termine della partita, così come l’alternarsi delle sue fasi di giorno e notte, viene scandito da un audio CD (è disponibile anche il fil MP3) che viene messo in riproduzione una volta che tutti sono pronti.
A turno, ogni giocatore dovrà rapidamente scoprire una delle sue carte avventura a centro tavola ed essere rapido a effettuare la più consona delle azioni. Le carte avventura sono di vario tipo e possono rappresentare i tesori, gli accampamenti, oppure alcuni piacevoli o spiacevoli incontri. Vediamole un po’ più da vicino. I tesori sono le carte che vanno accumulate dai giocatori, sono di tre tipi diversi (scrigni, statue o l’ananas d’oro) e sono presenti nelle versioni diurne e notturne. Una volta scoperta una di queste carte, il giocatore più veloce a metterci (più realisticamente: sbatterci violentemente) il palmo della mano, riuscirà a farla sua, appartandola in un proprio mazzo a lato.
Ma attenzione! Alcuni di questi tesori sono infestati da esseri velenosi che si annidano nei suoi anfratti e che faranno invece perdere un punto vita al giocatore (girando una delle carte vita dal lato del teschio) che, nella foga, cercherà di appropriarsi di queste carte. Gli accampamenti consentono al giocatore che li tocca per primo di rubare agli altri giocatori fino a due tesori accumulati, ma anche qui occorre avere occhio: non sempre le imboscate passano inosservate. Alcuni di questi, infatti, sono sorvegliati e il malcapitato che non se ne accorgerà, dovrà subire una ferita. Le carte incontro invece, una volta scoperte, obbligheranno il giocatore di turno a effettuare rapidamente una determinata azione. In particolare, se viene rivelato l’orso, occorrerà sparare al relativo bersaglio; se compare il pinguino spaziale, bisognerà correre a toccare la nave pirata (così da recuperare le munizioni speciali) e sparare al target con la statua corrispondente; se viene scoperto il ponte, ci si dovrà sbrigare a toccare entrambi i bersagli relativi; se infine appaiono i pinguini inferociti, il giocatore di turno dovrà velocemente redistribuire le carte finora giocate a tutti quanti per rimpinguare i loro mazzi.
Ma perché tutta questa fretta? Beh, si da il caso che ogni tanto dal CD proverranno dei terribili ruggiti tribali e, se al suono di “pingo pingo!” le summenzionate azioni non dovessero essere completate, il malcapitato dovrà subire una ferita. Va menzionato infine l’ultimo tipo di incontro, ovvero lo sciamano che, a differenza degli altri, va conquistato come le altre carte e permette al più veloce di curare una delle sue ferite (o infliggerla qualora lo si tocchi senza avere ferite!). In conclusione, è doveroso chiarire che si subiscono ferite anche se si confondono le carte diurne con quelle notturne (ad esempio si cerca di conquistare un tesoro notturno durante una fase giorno).
Il giocatore che subisce la settima ferita rimane ucciso e viene escluso dal resto della partita che, comunque, al quindicesimo minuto arriva a conclusione.

Una volta finita la sfida, il giocatore che avrà conquistato più tesori sarà il vincitore, ma è bene notare che il massimo di tesori valevoli per il conteggio è limitato a 3 per ogni carta vita ancora non girata e gli altri in eccesso, anche se accumulati, non contribuiranno al punteggio finale.
Dalle ripetute prove effettuate in quel degli AGD, pensiamo di poter affermare di essere davanti a un titolo veramente sorprendente: semplice, immediato ma non per questo banale. Il coinvolgimento è altissimo, l’ambientazione è curata ai massimi livelli e la frenesia che viene ispirata, assieme alla brevità della partita rendono arduo lasciare dopo una sola sfida. Noi stessi lo abbiamo giocato più volte in breve tempo e non ci siamo per nulla stancati.
Ovviamente la rapidità, la destrezza e il colpo d’occhio la fanno da padrone e la cosa potrebbe frustrare alcuni, ma crediamo che una possibilità gli vada comunque data. Apprezzabilissima è infine la meccanica di conteggio dei punti che ci ha spinto stare attenti alla “pellaccia”.  L’aspetto che ci ha dato da pensare è chiaramente l’esclusione dalla partita in caso di morte prematura, ci siamo ripromessi di pensare a qualche soluzione alternativa in attesa di poterlo provare a casa nostra (si, il soggiorno di chi vi scrive è ufficialmente a rischio).

L’edizione italiana di Pingo Pingo è in dirittura di arrivo nei negozi, dunque non ci resta altro da fare che spiegare le vele. I tesori di Pingo Pingo ci aspettano!
Potete dare un'occhiata alle foto della nostra partita in questa galleria.

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