venerdì 29 Marzo 2024

Imperial Settlers – Incontri anacronistici tra civiltà in conflitto!

Alcuni di voi ricorderanno 51st State, il gioco di carte della polacca Portal Games ambientato in un Nord America postnucleare, in cui diverse "civiltà" cercavano di costituire il 51° Stato tra gli U.S.A. ormai devastati dalla catastrofe. Il gioco ha avuto un discreto successo, ed è stato anche commercializzato in diverse lingue (purtroppo non in italiano). Ora la Portal Games utilizza lo stesso sistema per proporre uno scenario un po' meno apocalittico, in cui quattro civiltà diverse cercano di ritagliarsi un pezzo di un nuovo continente appena scoperto. Queste quattro civiltà, per improbabile che possa sembrare, sono i Romani, gli Egizi, i Giapponesi ed i Barbari (generici…), ed il gioco si intitola Imperial Settlers, in uscita ad Essen 2014, e giocabile da 1 a 4 persone. L'autore, Ignacy Trzewiczek, è molto ben noto al pubblico (anche a quello italiano) per i suoi giochi (ricordiamo Stronghold, Neuroshima Hex Tactics, e Robinson Crusoe), e quest'anno sarà anche ospite a Lucca Comics and Games per presentare l'altra sua ultima fatica, l'attesissimo The Witcher Adventure Games.

La dotazione di Imperial Settlers consiste essenzialmente in una gran quantità di segnalini in cartoncino riccamente illustrati, diversi mazzi di carte (4 mazzi per le 4 fazioni, un mazzo di carte comuni, ed uno di carte combattimento), una plancia segnapunti, e 4 plance delle civiltà (con le rispettive abilità speciali).
Le illustrazioni, opera di Tomasz Jedruszek, hanno uno stile molto fumettoso che tuttavia non sconfina eccessivamente nel caricaturistico, e rende il gioco piacevole anche da guardare.

Il motore del gioco, naturalmente, è costituito dalle carte che, come in 51st State, possono essere giocate in due o tre modi diversi, a seconda che siano carte fazione o carte comuni, per costituire locazioni o permettere azioni o dare bonus particolari. I mazzi di ogni fazione sono diversi tra loro, in qualche modo rispecchiano i punti di forza della civiltà che rappresentano e portano quindi il giocatore a seguire approcci differenti a seconda della fazione che stanno giocando.
Una partita di Imperial Settlers è giocata su 5 round, e ciascun round ha la sua struttura fissa, quadripartita. Le fasi di ogni round sono:
·                    Lookout Phase, in cui i giocatori ottengono nuove carte;
·                    Production Phase, in cui avviene la raccolta delle produzioni della propria fazione (p.es., lavoratori, segnalini saccheggio, risorse, etc.);
·                    Action Phase, in cui i giocatori usano carte e produzione per ottenere vari effetti e soprattutto per i punti vittoria;
·                    Cleanup Phase, in cui i giocatori scartano le risorse non utilizzate.

Lo scopo del gioco è chiaramente fare più punti dei propri avversari, e i punti si fanno principalmente edificando locazioni e utilizzando apposite carte che forniscono bonus proprio nel conteggio dei punti. Le locazioni infatti valgono  punti alla fine della partita, in base al tipo ed ovviamente alla quantità.
I dettagli di ogni fase sono descritti approfonditamente nel manuale (che è scaricabile online), mentre qui descriveremo solo gli elementi principali per rendere l’idea di come procede la partita.
Se le carte sono il motore del gioco, le risorse raccolte dalla produzione sono il carburante del motore. La produzione viene raccolta da tre diverse fonti: la plancia della propria fazione, le locazioni, e gli accordi. La produzione permette di avere nuove carte (oltre a quelle ottenute nella fase Lookout), ma soprattutto di ottenere lavoratori ed altre risorse che permettono di giocare carte nella Action Phase. Le carte, come dicevamo, possono essere giocate in modi diversi, e possono quindi essere usate per siglare un accordo, per costruire una nuova locazione, attivare una locazione esistente, o saccheggiare (un'attività comune dall'alba dei tempi).

Un po' più in dettaglio, un turno di gioco funziona in questo modo: nella fase Lookout, il giocatore pesca nuove carte che aggiunge alla sua mano. Nella fase Production, il giocatore può raccogliere i prodotti di tutto quello che ha sul tavolo; questo significa che per esempio raccoglierà cibo dalle locazioni che lo producono, risorse da locazioni o accordi stretti con altre fazioni, e così via. La raccolta di questi prodotti, come abbiamo accennato prima, è essenziale, perché i prodotti servono essenzialmente per giocare le carte che abbiamo in mano, e soprattutto nel modo in cui vogliamo giocarle. Giocare carte è un'azione che si può compiere nella terza fase, quella Action; in essa, utilizzando le necessarie risorse, sarà possibile mettere a terra le carte usandole come pensiamo sia più vantaggioso: ricordiamo che la stessa carta può essere giocata in maniere diverse, quindi possiamo pensare di “costruire” una locazione, o di usare la stessa carta per fare una razzia contro una locazione avversaria. Infine, le risorse non utilizzate vengono scartate nella fase Cleanup, l'ultima fase del turno. Alla fine del quinto round di gioco si calcolano i punti, che vanno aggiunti a quelli eventualmente ottenuti durante i round, ed il giocatore con più punti è dichiarato vincitore.

Per quanto le regole sembrino semplici, il gioco non appare affatto banale. Il punto principale sta nel capire come e quando usare le proprie carte, soprattutto "come". Se infatti giocheremo una carta come locazione, non la potremo usare, per esempio, per siglare un accordo; e d'altro canto un accordo ci permetterà di avere benefici immediati ma ci impedirà di giocare magari una locazione che potrebbe servirci in futuro. Inoltre, le locazioni forniscono punti vittoria, ma sono anche il bersaglio dei saccheggi da parte dei nemici. L'equilibrio nella gestione delle proprie carte e delle abilità specifiche di fazione è la vera sfida di questo Imperial Settlers.

Il regolamento include tre diverse varianti, tra cui una versione "pacifica" del gioco in cui non c'è saccheggio; ed inoltre Imperial Settlers può essere giocato in solitario, con regole un po' diverse dal gioco base e con la presenza di un "giocatore virtuale". Il punteggio ottenuto in caso di vittoria può essere poi la base per migliorarsi nelle partite successive.
Dalla lettura delle regole, Imperial Settlers sembra un bel gioco, concepito per tenere il fattore fortuna controllabile, ma che può suscitare anche l'interesse di un giocatore che ami invece fronteggiare il caso. Ma per scoprire se le impressioni positive troveranno conferma dovremo attendere il debutto del gioco alla prossima fiera di Essen.

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