giovedì 25 Aprile 2024

Mood X: cosa provereste se…

Come asseriva il caro Leo Longanesi: “I buoni sentimenti promuovono sempre ottimi affari” e chissà che questo non sia di buon auspicio anche per Daniele Pompetti, che di sentimenti forti non sembra certo esserne a corto.
Per chi non lo conoscesse, Daniele è il riferimento di Planplay per l’Italia, una casa editrice e distributrice operante in Cina, che finora si è occupata principalmente della localizzazione di alcuni noti titoli italiani nel paese asiatico (solo per fare un paio di nomi, Inkognito e Letters from Whitechapel), e che adesso tenta per la prima volta di uscire al di fuori dell’estremo oriente.
L’opportunità è nata durante IdeaG 2014, quando il talent scout teramano ha incontrato gli esordienti (ma tutt’altro che neofiti dell’ambiente ludico) Benedetto degli Innocenti e Martino Chiacchiera ed è rimasto colpito dalla loro idea. Grazie poi all’ottimo apporto grafico prestato da Xin Mao, è riuscito a confezionare Mood X, un interessante titolo di narrazione per 4-8 giocatori della durata massima dichiarata di 30’.
Volete sapere di che si tratta? Seguiteci in questa anteprima.

In Mood X i giocatori dovranno a turno impersonare i protagonisti di una storia, inventata al momento, che trae ispirazione da una delle carte del mazzo in dotazione. La sfida consiste nell’indovinare lo stato d’animo del protagonista rispetto alla situazione e al suo ruolo. Purtroppo il gioco non sarà pubblicato in italiano, ma come leggerete a breve, non vi sono componenti che richiedono una localizzazione e il manuale è già disponibile in formato digitale.

A inizio partita vengono distribuiti a ogni giocatore una coppia di segnalini a forma di cappello a cilindro, uno dei quali fungerà da segnapunti, mentre l’altro verrà usato in seguito; inoltre vengono mischiate le carte situazione e disposte in un mazzo a centro tavola. Il più giovane al tavolo comincerà la partita con il ruolo del protagonista e gli verrà data la ruota del protagonista, mentre gli altri impersoneranno i lettori e adopereranno le relative ruote dei lettori.
Cosa sono le ruote? Ovviamente sono strumenti per viaggiare, ma…..solo con la fantasia. Più prosaicamente consistono in plance ottagonali sulle quali sono raffigurati 8 stati d’animo: quella del protagonista possiede una rondella numerata secondo uno schema 1-3-5-3-1, mentre quelle del lettore hanno un indicatore singolo a lancetta. Tali oggetti permettono al protagonista di scegliere il proprio sentimento e ai lettori di tentare di indovinarlo. Vediamo in che modo andando a descrivere il turno di gioco.
Per cominciare, il protagonista pesca una carta dal mazzo delle carte situazione e la pone scoperta davanti a tutti. Questa rappresenterà generalmente una scena con un paio di persone. Procedendo in senso orario, il primo lettore piazza il cilindro del protagonista sulla carta, in corrispondenza del personaggio che gli vuole far incarnare; il secondo giocatore decide invece chi vestirà i panni dell’altro individuo raffigurato (chiamato personaggio speciale), scegliendo tra amici, conoscenti (al tavolo o no) o persone immaginarie; il terzo di turno, infine, prende il ruolo di narratore e pronuncerà una breve frase ispirata alle decisioni appena prese, usando una formula del tipo: ”Come ti sentiresti se….”. Ad esempio: “Come ti sentiresti se tua moglie ti regalasse la sua collana in cambio di un drink?
A questo punto, il protagonista sceglie segretamente la risposta alla domanda appena postagli, posizionando il valore di punteggio 5 della rondella numerata sullo stato d’animo corrispondente della propria ruota (andando così automaticamente a definire anche lo schema di punteggio per questo turno). Contemporaneamente, i lettori tentano di indovinare la sua preferenza, puntando l’indicatore sulla plancia in loro possesso. Una volta che tutti hanno fatto, si rivelano le scelte e si calcolano i punteggi avanzando corrispondentemente tutti i segnalini sul percorso segnapunti.
Nel dettaglio, ogni lettore ottiene tanti punti quanti indicati dalla rondella, corrispondentemente allo stato d’animo da lui selezionato, mentre il protagonista totalizza il punteggio più alto tra quelli conseguiti dagli altri giocatori. E’ importante sottolineare che, nel caso in cui tutti i lettori scommettano sullo stesso stato d’animo, essi otterranno normalmente i punti, mentre al narratore non ne verrà assegnato alcuno (questo sistema di assegnazione dei punti è una rivisitazione di un metodo abbastanza comune in giochi di questo genere e che potremmo sintetizzare in: fai in modo che almeno uno capisca quel che pensi ma non renderlo troppo evidente).
Alla fine del turno, prima dell’inizio del successivo, il protagonista scambia la sua ruota (e il suo ruolo) con il primo lettore. Il primo giocatore (o i primi) che totalizza 24 punti è dichiarato immediatamente vincitore.

Dalla lettura del gradevolissimo manuale, possiamo già asserire di aver davanti un prodotto che ha parecchie potenzialità per divenire un successo. I disegni dal tratto semplice ma evocativo insieme all’immediatezza delle regole, danno l’impressione di poter permettere a tutti un bel viaggio nella fantasia. Per contro però, la scelta di usare le ruote per gli stati d’animo (e quindi un implicito concetto di graduatoria), ci restituisce una lieve sensazione di arbitrarietà che potrebbe essere foriera di leggere incongruenze.
In ogni caso, è facile accostare questo gioco a titoli eminenti come Dixit e, a dirla tutta, c’è già chi si chiede se Mood X possa ricalcarne il successo e divenirne il degno erede. Per rispondere a questa domanda però c’è necessità di una vera recensione, oltre che di osservare il gioco alla prova del mercato; in fondo non bisognerà aspettare tanto: la première è fissata per Essen Spiel 2014 ed è già possibile effettuare il preordine sul sito dell’editore. Noi sicuramente ci saremo per provarlo!

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