giovedì 28 Marzo 2024

Star Wars: Armada – L’Impero della FFG colpisce ancora

La notizia è stata data poco prima della GenCon: la Fantasy Flight Games, detentrice della licenza Star Wars, produrrà un nuovo gioco di miniature ambientato nella galassia lontana lontana più famosa dell'universo, intitolato Star Wars: Armada (SWA). Se la FFG continua a scavare nella miniera Star Wars, un motivo ci sarà, o forse più d'uno: non solo X-Wing è a tutt'oggi il gioco più venduto della FFG, ma se ben ricordate la casa statunitense è riuscita a guadagnare persino dal playtest di un gioco di ruolo con licenza Star Wars. 

In ogni caso, l'uscita a prezzi non proprio contenuti delle "grandi navi" per X-Wing ha mostrato due cose: uno, che gli appassionati vogliono le capital ship della saga più bella della storia del cinema; e due, che un tavolo di X-wing è troppo piccolo per gli Star Destroyer. E così, ecco a voi Star Wars: Armada, un gioco di combattimento tattico tra navi da guerra nell'universo di Star Wars.

Rispetto a quanto rivelato fino ad ora, sappiamo che il gioco è ambientato durante la guerra che oppone l'Alleanza Ribelle all'Impero Galattico di Darth Sidius, ed infatti le navi annunciate per la scatola base vengono direttamente dagli albori di quella guerra: uno Star Destroyer imperiale classe Victory I (già "antiquato" all'inizio del film "Una nuova speranza"), una fregata Nebulon-B (usata da entrambe le parti in guerra, ma nel gioco appartiene ai ribelli), ed una molto più piccola corvetta corelliana ribelle (la Tantive IV su cui si trovava la Principessa Leia all'inizio di Star Wars IV appartiene a questa classe di navi). Oltre a queste tre navi, la scatola conterrà anche 9 miniature di squadriglie di caccia (3 squadriglie di X-Wing e 6 di caccia TIE). Le navi grandi saranno predipinte, mentre i caccia no.

Cerchiamo ora di capire brevemente come funzionerà SWA, basandoci sui video appena rilasciati dalla GenCon e dalle notizie che affollano i forum di appassionati.

SWA non sarà un clone di X-Wing, tanto per cominciare (e questo mette a tacere le paure degli appassionati che la linea dei caccia venga abbandonata – difficile chiudere una miniera d'oro ancora ricca…).
Essendo incentrato sulle navi da guerra, saranno queste ultime ad avere un buon dettaglio di regole, anche se non complesso come in giochi recenti dedicati a simili argomenti, come lo sfortunato Leviathans della Catalyst.
Ogni nave avrà una base speciale, con indicatori rotanti – eh si, ormai la FFG adora le ruote – su ogni lato della base. Questi indicatori terranno aggiornato il valore degli scudi della nave su ogni lato di essa. Oltre agli scudi su ognuno dei quattro archi di fuoco (prua, poppa, babordo e tribordo), le navi hanno naturalmente uno scafo corazzato, ed anche una serie di carte Difesa, che possono essere "spesi" per effettuare manovre speciali (tipo "Angola i deflettori!", o "manovre evasive!" per dirla col capitano Solo).

Siccome le navi da guerra sono dotate di ben più che semplici cannoni laser – gli Star Destroyer hanno 40 torri turbolaser, più torri a ioni, più tubi lanciasiluri, per fare un esempio – le miniature del gioco avranno diversi valori di attacco a seconda dell'arco di fuoco che punta verso il bersaglio (un po' come accadeva in Battlefleet Gothic). Ogni valore di fuoco indica non solo la quantità, ma anche il tipo di dadi da usare: infatti il gioco include tre tipi di dadi ad otto facce (neri, blu e rossi), ciascuno con diversi raggi e capacità di attacco.

Una partita a SWA dura sei round, ed ogni round è suddiviso in quattro fasi:

1 – Fase degli Ordini: i giocatori assegnano ordini alle proprie navi, segnandoli sulle ruote di comando (ruote ovunque!), che poi vengono messe coperte accanto alle relative navi, impilate in modo da eseguire un ordine alla volta; gli ordini più in basso nella pila sono quelli che verranno eseguiti in seguito. Gli ordini possibili sono:

Navigazione: aumenta la manovrabilità e la velocità della propria nave.
Squadriglia: serve a dare ordine alle squadriglie di caccia.
Riparazione: permette di recuperare scudi e riparare i danni allo scafo.
Concentrare il fuoco: aumenta la potenza di un singolo attacco.

Ogni nave ha un valore massimo di ordini, che indica per l’appunto quanti ordini saranno presenti nella sua pila in ogni round; questo significa che già all'inizio della partita le navi devono partire con più ordini già impilati. Inoltre, più una nave è potente, più è lenta a rispondere agli ordini: per esempio, lo Star Destroyer classe Victory ci mette due o più round ad eseguire un ordine, e quindi dovremo pianificare le sue azioni molto in anticipo.

2 – Fase della Nave: questa è la fase in cui si attivano le navi, una alla volta, a turno (quindi per esempio prima una nave imperiale, poi una ribelle, poi una imperiale, etc.). Una volta attiva, una nave esegue il primo ordine (quello più in alto) della sua pila, oppure lo mette da parte per eseguirlo in un momento successivo. In quest'ultimo caso, la nave riceve un segnalino apposito per indicare tale condizione.
Dopo aver risolto l'ordine del turno, una nave può effettuare fino a due attacchi, ma ogni attacco deve avere origine da un diverso arco di fuoco; ogni attacco può colpire una o più navi o squadriglie avversarie che si trovino in raggio. Quantità e tipi di dadi da usare in un dato attacco sono dati riportati sul settore della nave da cui origina il fuoco, mentre se il nostro bersaglio è una squadriglia di caccia, i dati di attacco sono riportati sulla scheda della nostra nave, alla voce "Anti-squadriglie".

Dopo aver sparato, una nave deve muoversi, sempre in questa fase. La velocità di una nave viene stabilita durante la preparazione del gioco, e resta costante finché quella nave non riceve un ordine di Navigazione. La velocità di una nave determina non solo quanta distanza essa può percorrere, ma anche quante volte potrà fare "click" con lo speciale dispositivo di manovra (in pratica, quante volte lo si può orientare). Questo dispositivo viene usato solo dalle navi da guerra, e non dai caccia, che sono enormemente più manovrabili.
Per esempio, se una nave ha velocità 3, può angolare il dispositivo fino a tre volte.

3 – Fase delle Squadriglie: a questo punto agiranno le squadriglie di caccia, immancabili in uno scontro tra navi (per chi non lo avesse mai notato, infatti, gli scontri tra navi da guerra in Star Wars risentono molto dell'influenza della guerra aeronavale nel Pacifico, 1941-1945).
Le squadriglie di caccia hanno dei "punti ferita" (indicati sulla loro base rotante, in stile Heroclix) ed un arco di fuoco di 360°, oltre ad una notevole mobilità; quindi i caccia possono facilmente mettere in difficoltà anche la più grande nave da guerra. Dopotutto, ricordiamo con tristezza, l'Executor, la più grande nave della galassia (uno Star Destroyer classe Super, per intenderci) è stato annientato da un singolo caccia A-Wing che si è schiantato sul suo ponte di comando. E non parliamo della Death Star. Povero Impero.

4 – Fase di Status: in questa fase, i giocatori riattivano le carte difesa usate e controllano l'iniziativa. Se è la fine del sesto round, la battaglia finisce ed il vincitore è il giocatore con più punti. I punti si ottengono distruggendo navi nemiche, ma anche completando gli obiettivi dello scenario.

Come dicevamo, SWA si gioca con degli scenari (il gioco base fornisce diverse carte scenario, e presumibilmente le espansioni ne forniranno altri), e ciascuno scenario ha diversi obiettivi da conseguire per l'Alleanza e per l'Impero.
Il gioco, naturalmente, è espandibile e personalizzabile, nel senso che ogni giocatore potrà costruirsi la propria flotta usando le espansioni che saranno sicuramente numerose e probabilmente alquanto necessarie, nel tipico stile FFG; in effetti l'universo di Star Wars trabocca di navi a disposizione degli scultori di miniature del colosso statunitense.

SWA è un'ulteriore evoluzione di un gioco di battaglie spaziali, ma certamente verrà sviluppato in parallelo a X-Wing che, dalle ultime informazioni rilasciate a Gen Con, ha ancora parecchie ondate di miniature da schierare per i prossimi anni.Pur essendo programmato per il 2015, il costo dello starter set di SWA è stato già comunicato (circa 100$) e ci sembra davvero elevato, anche considerando il materiale fornito (basta fare un confronto con costi e materiali di giochi della stessa classe, come Star Trek Fleet Captains).
Tuttavia, è abbastanza probabile che SWA sarà il prossimo blockbuster della FFG, soprattutto se si tiene da conto il prossimo inizio della "nuova era" di Star Wars con nuovi cartoni animati,videogiochi, film e possibilità!
Mentre attendiamo maggiori dettagli sul gioco e una data di pubblicazione definitiva, rimaniamo anche in attesa dell’annuncio di un’edizione italiana (che onestamente ci sembra scontata, ma meglio aspettare l’ufficializzazione da parte dell’editore nostrano).

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