venerdì 19 Aprile 2024

Quantum: giochiamoci ai dadi il destino della galassia

Ambientato in un futuro, probabilmente lontano, in cui la tecnologia è arrivata a svelare i più profondi misteri della realtà, a piegare le leggi fondamentali dell'universo al proprio volere, a trasformare la materia a piacere, e tutto questo grazie alla tecnologia quantica che da il nome al gioco. Parliamo di Quantum, il nuovo titolo di Eric Zimmerman che godrà presto di una localizzazione italiana a cura di Asterion Press e che abbiamo potuto provare in anteprima agli Asterion Gaming Days.
In Quantum i giocatori guidano una delle quattro fazioni in cui si sono divisi gli umani, in lotta per il possesso della galassia, e lo sfruttamento dell'incredibile energia messa a disposizione dai cubi quantici… meraviglie scientifiche che per funzionare hanno bisogno di un intero pianeta! E' ovvio che, a fronte di un potere quasi illimitato, la lotta per il territorio è ricominciata su scala non più planetaria, ma galattica. Come rappresentante di una fazione il nostro compito è quindi di assicurarci il possesso di abbastanza cubi quantici per governare tutti gli altri!

Il gioco si presenta con parecchie tessere pianeta, queste sono di cartoncino e quadrate. Ogni tessera riporta una griglia 3×3 con al centro un pianeta, i pianeti sono definiti da un numero che serve a conquistarli (di solito da 7 a 10). Dopo le tante tessere dei pianeti passiamo alla plancia dei giocatori, che riporta tutte le informazioni utili sulle navi, le azioni possibili e la sequenza di gioco, oltre agli spazi per dadi, astronavi e cubi quantici. I cubi quantici sono semplici cubi in plastica semitrasparente, che comunque svolgono egregiamente il loro compito. I dadi sono dei classici dadoni con colori pastello, anche qui nulla di eccezionale ma svolgono il loro lavoro senza problemi. Le astronavi… non ci sono! O meglio, le astronavi sono rappresentate dagli stessi dadi, ci torneremo poi.
Completano la componentistica due mazzi di carte, rappresentanti gli sconvolgenti progressi tecnologici della tecnologia quantica. Il primo mazzo, dal fondo scuro, consta di effetti istantanei usa e getta mentre il secondo, dal fondo chiaro, conferisce abilità speciali che durano per tutta la partita.

Prima di iniziare la partita ogni giocatore riceve tre "astronavi", in realtà dadi, del colore a lui assegnato e le lancia. Il numero che esce indica il tipo di astronave rappresentato dai dadi. Ogni nave potrà muoversi sulla plancia di tanti spazi quant'è il numero mostrato (quindi una nave di classe 3 potrà muoversi 3 spazi), inoltre il numero indica anche la potenza bellica della nave, dove un valore basso è migliore di uno alto. Ogni nave ha infine un potere speciale unico che può usare una volta per turno.

1: Stazione da battaglia: l'artiglieria pesante, lenta ma inesorabile, può fare un attacco addizionale a turno.

2: Trasporto: il trasporto è in grado, durante il movimento, di caricare una nave amica e di scaricarla al termine dello spostamento, facendo guadagnare preziosi spazi di manovra.

3: Distruttore: può utilizzare il movimento Warp e scambiarsi di posto con un'altra nave amica.

4: Fregata: la fregata è una nave versatile, può quindi cambiare il suo numero in un 3 o in un 5.

5: Intercettore: agile e veloce, può muovere in diagonale.

6: Ricognitore: il ricognitore può eseguire una riconfigurazione gratuita, ovvero può essere lanciato di nuovo per cambiarne il tipo.

Oltre alle navi il giocatore piazza, sul pianeta della sua plancia di partenza, un Cubo Quantico.I giocatori ricevono inoltre un dado per segnare il loro livello di ricerca, un dado per il livello di dominio e infine due dadi che rappresentano astronavi aggiuntive che potrebbero entrare in gioco. Una volta creata la galassia dei pianeti e posizionati i dadoni-astronavi, potremo ammirare una piacevole alternanza cromatica sul tavolo, simile alle fotografie dei documentari sullo spazio…ma con un sacco di dadi nel mezzo.

A questo punto siamo pronti per iniziare la sfida per la galassia. Il giocatore di turno ha diritto a compiere tre azioni tra queste:

–       Riconfigurazione: prende una nave e la lancia per cambiarne il numero.

–       Schieramento: se ha delle navi distrutte può rimetterle in gioco in un sistema in cui ha almeno un cubo quantico.

–       Movimento/Attacco: può muovere una nave di un numero di caselle pari al numero mostrato. Le navi muovono solo ortogonalmente, inoltre una nave non può passare su una casella occupata da un'altra nave o da un pianeta. Se una nave termina il movimento sopra una nave avversaria, si svolge un combattimento. Entrambi i giocatori coinvolti tirano un dado (non lo stesso che rappresenta le astronavi, ce ne sono altri in dotazione), e sommano il valore delle navi coinvolte. Il giocatore che ottiene il risultato più basso vince, in caso di pareggio vince l'attaccante. Se vince l'attaccante la nave avversaria è distrutta, viene subito lanciata per cambiarne il numero e messa sulla plancia del giocatore proprietario, potrà in seguito tornare in gioco con l'azione Schieramento. Inoltre il giocatore che attacca aggiunge un punto al suo valore di Dominio, mentre il giocatore sconfitto ne perde uno. Quando un dado Dominio arriva a 6 il giocatore guadagna il diritto di piazzare un proprio Cubo Quantico su un pianeta dove non ne possiede. Se il combattimento lo vince il difensore non succede nulla.

–       Costruzione: come detto i pianeti sono al centro di una griglia 3×3 e hanno un valore numerico (di solito da 7 a 10) che serve per la costruzione. Le caselle ortogonali al pianeta sono dette "spazi orbitali". Se un giocatore ha negli spazi orbitali delle astronavi, la cui somma dei valori è esattamente uguale al valore del pianeta, e non ha già Cubi Quantici su quella tessera, può piazzare uno dei Cubi quantici della propria riserva sul pianeta di quel settore. La Costruzione costa due punti azione.

–       Ricerca: per ogni azione di ricerca è possibile aggiungere 1 al dado di Ricerca. Quando il dado raggiunge il valore 6 è possibile, al termine del turno, prendere una carta Ricerca tra quelle disponibili. Ce ne sono infatti sempre sei, tre per tipo, scoperte a disposizione dei giocatori.

Al termine del proprio turno il giocatore ha diritto a prendere una carta ricerca sia se ha portato il dado ricerca a 6, sia se ha piazzato un Cubo Quantum sulla plancia. Dopo aver applicato eventuali effetti dei dadi Dominio e Ricerca questi tornano a 1.
La partita finisce quando un giocatore ha piazzato sulla plancia tutti i suoi Cubi Quantici.

Dalla descrizione delle azioni vi sarà chiaro che ogni giocatore dovrà applicare delle scelte per sfruttare al massimo le navi che ha a disposizione, cercando di attuare uno dei due modi per piazzare cubi quantici (la Costruzione o le botte galattiche) e tentando nel contempo di contrastare i piani degli avversari. Nella nostra partita di prova, giocare in quattro ha reso la galassia un campo da gioco molto stretto, bastavano poche mosse per rovinare i programmi dei vicini di pianeta e togliergli l’opportunità di finalizzare una Costruzione. Comunque, anche attaccandoci cosi spesso, la partita non è durata più di un’ora.

Tra i tanti titoli presenti agli Asterion Gaming Days Quantum era uno di quelli che ci incuriosiva di più, anche a causa del suo autore. Eric Zimmerman infatti è un teorico del game design, autore assieme a Katie Salen di “Rules of Play: Game Design Fundamentals”, uno dei testi di riferimento di questa disciplina, docente presso diversi corsi universitari sul game design,   creatore del "Manifesto per un Secolo Ludico", oltre che autore di opere rivolte non solo ai giocatori, ma a quanti vivono la cultura del gioco, a volte senza rendersene conto! Ad ogni modo Zimmerman, in quanto teorico, aveva spesso parlato nei suoi testi del "come andrebbe fatto", dando suggerimenti, consigli e perché no, anche precise indicazioni. Come si traduce questo nel suo lavoro? In Quantum possiamo dire di aver visto un piccolo gioiello. Il gioco si basa su poche regole semplici, eppure vanta una grande varietà di scelte, non è banale e anche la casualità implicita dal lancio di dadi viene gestita bene grazie al fatto che le navi sono tutte utili, a patto di saperne sfruttare i punti di forza.

Bisogna dire comunque che, per quanto il sistema di gioco sia decisamente elegante, rimane una perplessità: ci sono solo due modi per  piazzare i cubi che permetteranno di vincere, e sono palesi. Quanta longevità può avere questo tipo di esperienza di gioco? Questa è una domanda a cui solo il tempo e la pratica, quando lo avremo tra le nostre avide mani, saprà dare una risposta.
L'uscita di Quantum è fissata per il mese di luglio, la copia che abbiamo avuto modo di provare era interamente tradotta in italiano. Nell'attesa, godetevi qualche scatto dei componenti che abbiamo realizzato durante la presentazione agli Asterion Gaming Days.

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