giovedì 28 Marzo 2024

Asterion Gaming Days 2014: l’evento della stella continua a brillare

Dopo la prima, sperimentale edizione dello scorso anno che ha raccolto un successo quasi inaspettato, gli Asterion Gaming Days 2014 si sono svolti a metà giugno tra conferme e nuove proposte organizzative, segno che l’editore emiliano non solo ha deciso di continuare a investire in questa particolare formula di contatto col proprio pubblico, ma sta lavorando per migliorarla costantemente, anche alla luce dei feedback ricevuti. E come l’altr’anno, noi c’eravamo e vi raccontiamo tutto… compresa un’intervista esclusiva raccolta a fine evento dai due stanchi ma felici titolari!

La massiccia partecipazione di quest’anno da parte della redazione di Gioconomicon è, per quanto ci riguarda, la migliore testimonianza di come la precedente edizione ci avesse favorevolmente impressionato. È stato quindi naturale che molti nostri redattori si siano organizzati per “convergere” in quel di Zola Predosa, complice l’accoglienza garantita dalla location scelta (un confortevole hotel specializzato in convegni), e la nuova collocazione di calendario (che da settembre è stata spostata a giugno, mese in cui si sente il bisogno di assaporare un po’ di feeling di ferie!).
Ma la crescita è stato un dato che ha riguardato la partecipazione dell’intero pubblico. Infatti quest’anno, abbandonata la precedente politica del numero chiuso (anche grazie all’ampliamento degli spazi dedicati all’evento) c’è stato un incremento degli iscritti presenti, che hanno raggiunto quota 500. Un numero ragguardevole di giocatori che comunque hanno trovato (quasi) sempre spazi disponibili presso i vari tavoli allestiti su un’area di gioco decisamente più ampia dello scorso anno, e supportati da un esercito di dimostratori Asterion e di volontari della Tana dei Goblin, che si sono occupati di spiegare giochi ma anche di accogliere e organizzare i gruppi. Non sono mancate comunque le file, circoscritte per lo più a quei casi in cui il titolo, presente su un singolo tavolo, coincideva con una delle anteprime in esclusiva nazionale… ma di questo parleremo più avanti.

L’evento continua ad avere per Asterion una funzione esclusivamente promozionale; per questo la partecipazione è gratuita, l‘iscrizione non è vincolante (ma agevola parecchio il lavoro degli organizzatori) e la presenza di un punto vendita all’interno dell’albergo risponde più a un’esigenza esplicitata dagli utenti che a una volontà commerciale degli organizzatori stessi. In questa ottica promozionale, in maniera naturale si inseriscono le finali dei tornei nazionali! E cosi come l’anno scorso abbiamo assistito alla sfida tra superpotenze all’alba della guerra fredda nell’emozionante finale di Twilight Struggle, quest’anno i migliori capostazione d’Italia si sono dati appuntamento per la finale di Ticket To Ride. Il successo di questa competizione è stato davvero impressionante, e lo è ancor di più se si pensa che il blockbuster della Days of Wonder è presente nel catalogo Asterion da meno di un anno: 52 finalisti hanno rappresentato la crème degli appassionati, selezionati nel corso di circa 80 tappe che si sono svolte in tutta la penisola e che hanno coinvolto più di 900 partecipanti!
Il vincitore delle quattro manche (la finale si è svolta durante l’intera giornata di sabato) è stato Marco Pellini, che insieme al titolo di campione vince un viaggio a Parigi con cui avrà l’opportunità di rappresentare l’Italia ai campionati mondiali che si terranno a settembre.

“Evento nell’evento” è stata la consueta asta dei giochi usati, che quest’anno ha visto come banditore d’eccezione Marco “Alkyla” Oliva, che in una no-stop di quattro ore ha “battuto” centoquarantasei lotti, ottenendo un “margine” per l’organizzazione di 311 euro che saranno devoluti in beneficenza a una casa famiglia. I nostri complimenti al banditore che ha saputo tener alto il ritmo e viva l’attenzione per gran parte della serata, con un fisiologico e inevitabile calo allo scoccare della mezzanotte… e non perché il pubblico fosse composto da cenerentole! L’orario coincideva con il calcio d’inizio della prima partita della nazionale ai mondiali di calcio e tutti sappiamo quanto il luogo comune che vuole i gamer lontani anni luce dagli stadi si infranga contro la forza del contrasto cromatico tra il colore azzurro delle maglie e il verde prato! Per questo, previdentemente, Asterion aveva allestito un megaschermo su cui proiettare la partita, di modo che il tifo si facesse sentire anche da Zola Predosa!

Ma torniamo al genere di gioco che ci è più familiare, e che rappresenta il principale ingrediente di questa ricetta di successo. Quasi tutto il catalogo Asterion ha trovato la sua collocazione negli spazi di gioco organizzati per aree, o per usare il termine dell’organizzazione, in “stazioni” tematiche dove trovavano posto anche i tavoli che permettevano di giocare le novità prossimamente in arrivo in edizione italiana. Ci riferiamo a Ka-Woom, La Lepre e la Tartaruga, Lords of Xidit, Mage Wars, I Costruttori del Medioevo, Splendor, Desperados of Dice Town e Quantum. Su uno spazio elevato, troneggiava Hyperborea, ormai presentato nella sua lussuosa componentistica definitiva da uno dei suoi autori, Andrea Chiarvesio. Grandi assenti, il pluri-rimandato Labyrinth e l’ultima incarnazione di Cosmic Encounter.
Tutte le novità, pur essendo sicuramente i titoli più attesi, potevano contare solamente su uno o due tavoli dimostrativi, cosa che ha costretto lo staff a organizzare sessioni di prova programmate. Una situazione dettata principalmente dalla disponibilità limitata di queste scatole (alcune delle quali in forma ancora prototipale), ma che si è rivelata uno dei più importanti punti di miglioramento per la prossima edizione.
Perché una prossima edizione ci sarà senz’altro, come ci è stato confermato da Luca Cattini e Massimo Bianchini che, tanto stremati quanto soddisfatti, hanno condiviso con noi le consuete riflessioni di fine evento.

E siamo quindi partiti con i risultati di questa seconda edizione, giudicati più che soddisfacenti e in linea con le aspettative, anche grazie agli adeguamenti richiesti all’albergo e all’aggiunta di tavoli che è stata commisurata all’affluenza prevista. La scelta di confermare la stessa location si è quindi rivelata corretta. Come forse ricorderete, lo scorso anno c’era stata dichiarata l’intenzione di rendere l’evento itinerante, ma tra la massiccia partecipazione ai campionati di Ticket to Ride e la necessità di organizzare la finale entro giugno, non c’è stato il tempo per pensare un cambiamento di sede per gli Asterion Days di quest’anno. “L’incredibile successo di Ticket to Ride in Italia ha colto di sorpresa tanto noi quanto Days of Wonder, ma i dati più sconvolgenti sono quelli di vendita: i primi 2000 Ticket To Ride Europa sono andati esauriti in 3 mesi e appena il titolo è tornato disponibile ne sono terminati subito altri 1000”. Tutto ciò ha reso ad Asterion impossibile sottrarsi ai doveri di publisher italiano di un titolo cosi diffuso e seguito nei circuiti torneistici di tutto il mondo: il finalista italiano doveva essere proclamato entro giugno, e per questo si è dovuto pagare lo scotto della eccessiva vicinanza con un’altra finale importante (quella di 7 Wonders organizzata dalla Boardgame League a Caorle durante il ponte del 2 giugno) e una sovrapposizione con un altro evento  competitivo italiano assai seguito, le finali di A Game of Thrones LCG a Vignola. “Ci siamo accavallati senza saperlo” chiarisce Luca “ e ci dispiace. Praticamente questo finesettimana in Emilia Romagna c’è stata una concentrazione pazzesca di giocatori”.
E così, durante gli Asterion Days, un minor numero di tornei ha consentito un ulteriore aumento dello spazio destinato ai tavoli dimostrativi. A fronte di tanta disponibilità di spazi, viene naturale chiedersi come mai alle attese anteprime non siano stati dedicati più tavoli:”Tenete da conto che i prototipi son prototipi, e per quanti ne possiamo chiedere è difficile che ce ne mandino più di uno, lo stesso vale per le copie pre-stampa che arrivano dalla Cina… Comunque l’osservazione che fate è giusta “ precisa Massimo “ avevamo dedicato dei tavoli alle novità anche lo scorso anno, ma un cosi alto interesse per le nuove produzioni lo abbiamo riscontrato principalmente quest’anno, ed effettivamente Dixit in questa sede inizia ad essere una presenza sospetta” . “Dobbiamo considerare” aggiunge Luca “che c’è stata una crescita anche del nostro pubblico. L’anno scorso aveva senso strutturarsi per presentare tutto il nostro catalogo, quest’anno probabilmente c’è stato un ritorno di buona parte dello stesso pubblico che il catalogo lo conosce bene e che vuole provare le novità. Quindi sfondate una porta aperta, bisogna organizzarsi meglio e probabilmente queste considerazioni dovremo farle anche in vista delle prossime fiere. Ma vi assicuro che non è facile, a monte c’è il problema delle forniture ma se anche riesci a organizzarti con tutta la programmazione necessaria devi comunque mantenerti flessibile. Le persone che impegni devono saper presentare bene sia i titoli che erano in programma che gli eventuali sostituti (cosa difficilissima con le novità che arrivano pochi giorni prima dell’evento), in modo da poter cambiare l’allestimento dei tavoli in funzione del pubblico che si avvicenda”.

Passiamo quindi a parlare del futuro di Asterion: per l’editore il trend si conferma positivo, il mercato italiano rimane una piazza importante su cui c’è ancora molto da lavorare per far crescere la cultura del gioco, ma questo non va inteso come un ostacolo, al contrario.
Luca e Massimo si definiscono entusiasti delle opportunità che ancora sono da cogliere in Italia, addirittura si dichiarano contenti quando incontrano qualcuno che non conosce i loro bestseller, come Dobble o Dixit. “Vuol dire che questo è un mercato ancora vergine! Secondo le analisi NPD il mercato dei giochi da tavolo è valutato 60 milioni di euro. Queste sono analisi condotte sul mass market ma io penso che, senza nulla togliere a Monopoly o Risiko, i nostri giochi hanno le stesse possibilità di espandersi. L’anno scorso sono stati venduti 78 000 Monopoly in Italia, datemi un motivo per cui noi non possiamo vendere 50 000 Dixit all’anno”.
Luca su questo tema è un fiume in piena, il lavoro che stanno portando avanti con il passaparola, con le fiere e soprattutto con i negozianti è impegnativo ma fondamentale. Bisogna che tutti si rendano conto di quali siano le potenzialità di questo mercato “In Francia vengono venduti 750000 Dobble all’anno. Perché questo non dovrebbe accadere anche in Italia? C’è forse un’enorme differenza demografica tra Italia e Francia? C’è un potere d’acquisto cosi differente? Ovviamente no, ma questa è una cosa che tutti gli operatori dovrebbero comprendere. Perché la crescita del mercato non la farà Asterion da sola… sono tutti i player del settore che la devono determinare. Gli operatori coinvolti a qualsiasi livello, devono rendersi conto che bisogna andare tutti nella stessa direzione. Vanno creati e perseguiti piani industriali, lavorando al meglio e creando nuovi giocatori. Ma questo atteggiamento non serve solo a noi, serve a tutti. Mi fa piacere che l’Emilia sia stata un polo di gioco questo finesettimana e questo a prescindere da chi abbiamo organizzato i vari eventi, perché più si fa e più ne guadagniamo tutti”.
Ok, ma i negozianti chi li forma sull’importanza e le opportunità del prodotto? “Abbiamo avviato una politica di dimostrazioni in negozio, e anziché accentrare tutto in un unico incontro B2B come facemmo lo scorso anno, abbiamo deciso che i nostri agenti e i nostri dimostratori si recheranno nei negozi, con il duplice obiettivo di spiegare come si dimostra il gioco e promuovere i nuovi prodotti. E ci mandiamo dei professionisti: i nostri dimostratori sono sempre stati selezionati, formati e remunerati sin dagli inizi di Asterion Press”.

Asterion, oltre a godere di un rapporto privilegiato con Asmodee, ha stretto collaborazioni con molti altri partner ottenendo anche alcune forme  di esclusiva, come Kosmos, Funforge, Iello, GMT,Ludonaute…e poi ci sono i rapporti ottimamente avviati con attori come la Fantasy Flight e la Hutter. E ovviamente l’ottimo inizio di lavori con Days of Wonder, che a fronte del successo di TTR dovrebbe garantire un ritorno italiano in pompa magna di diversi titoli storici.
Parliamo quindi delle prossime novità che si andranno ad aggiungere al catalogo Asterion nei mesi a venire. Oltre ai già noti Concept, Arcadia Quest e Zombie Kids, ci sono diversi titoli che abbiamo intravisto in occasione di una recente visita nella nuova sede dell’editore e partiamo proprio da quelli. Di Corto Maltese, il boardgame realizzato l’anno scorso da Matagot e tratto dal famoso fumetto di Hugo Pratt, Massimo ci conferma che stanno aspettando solo l’avvio della prossima stampa, confidandoci però che si sta studiando l’eventualità di una distribuzione diversa dal solito, dato che il gioco si rivolge principalmente agli appassionati del fumetto.
Molto probabilmente vedremo presto in italiano anche Shinobi WAT-AAH! (complice anche l’ottimo rapporto con la Purple Brain), il gioco di ninja zoomorfi di cui vi abbiamo parlato in quel di Norimberga. E sicuramente anche Black Fleet, l’ultima creazione degli Space Cowboys, avrà un’edizione italiana targata Asterion.
Loony Quest, un nuovo party game di Asmodee, sarà sicuramente localizzato da Asterion entro l’anno: si tratta di un titolo in tempo reale in cui tutti i giocatori armati di un pennarello dovranno tracciare su una plancia comune il percorso che ritengono più adeguato al proprio eroe, dopodiché verificheranno con la propria tessera (trasparente) se il tracciato disegnato si è rivelato corretto o meno.
Mentre c’è ancora parecchio da riflettere su Mythotopia, anche a fronte del successo e apprezzamento di Pochi Acri di Neve (gioco a cui questo Mythotopia si rifà dichiaratamente); il nuovo gioco di Wallace non è sembrato cosi innovativo da convincere i vari publisher internazionali e c’è quindi il rischio che l’unica edizione che vedrà luce sarà quella Treefrog.
Concludiamo parlando delle produzioni interamente realizzate da Asterion. Hyperborea sta per raggiungere gli scaffali di tutto il mondo, e sebbene l’impegno che ha richiesto sia stato altissimo, ha rappresentato un ottima scuola per Asterion che si è confrontata per la prima volta con una produzione dalla componentistica di qualità molto elevata. E una volta concluso il lancio, si riprenderanno i lavori su Gnominia,il gioco di Stefano Castelli per il quali si prospettano tempi di realizzazione assai più brevi.

Salutiamo quindi e ci complimentiamo ancora una volta con tutto lo staff Asterion per la fantastica due giorni di gioco e relax che ha regalato ai giocatori italiani. Non sappiamo dove si svolgerà la prossima edizione degli Asterion Gaming Days ma siamo certi che noi non mancheremo a questo appuntamento, la cui formula ci appare interessante al punto da farci sperare che venga adottata presto anche da altri publisher nostrani.

Nei prossimi giorni pubblicheremo le nostre prove su strada delle novità provate agli Asterion Gaming Days, nell’attesa potete dare un’occhiata alle fotografie che abbiamo scattato e raccolto in questa nostra galleria dedicata all'evento. Inoltre, condividiamo con voi le immagini della nostra visita nella "fucina di creatività" dove tutto ha inizio, la sede di Correggio: una collezione di scatti dove si può cogliere il clima sereno di casa Asterion oltre che alcuni tra i nuovi progetti su cui sta lavorando l’editore.

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