venerdì 19 Aprile 2024

Posthuman Saga – l’evoluzione dell’evoluzione

La Fortezza si erge fiera nelle terre devastate, baluardo dell’umanità in un mondo in cui la genetica è andata fuori controllo producendo risultati decisamente contrari a quelli sperati. Il mondo di Posthuman è stato introdotto ed esplorato grazie all’omonimo gioco della Mighty Board; ora la casa editrice maltese si ripresenta su Kickstarter con un nuovo titolo basato sullo stesso mondo, ma con una differente formula: Posthuman Saga.

Nato dalla mente di Gordon Calleja, Posthuman Saga ci mette nei panni di uno degli esploratori che la Fortezza invia nelle terre desolate alla ricerca di risorse, ma anche di sopravvissuti, mentre i mutanti cingono d’assedio i pochi umani rimasti. La scoperta del mondo post-umano è decisamente abbondante di pericoli, tra attacchi di disperati e mutanti inferociti; le armi possono rompersi, le ferite infettarsi, mentre cibo e munizioni sono merci rare e bottino ricercato. Ma la vita non è solo piena di pericoli e compiti da svolgere: durante l’esplorazione incontreremo personaggi memorabili e le nostre scelte cambieranno la storia della partita, mentre cercheremo di compiere la nostra missione prima che lo facciano gli altri, in modo da diventare famosi nella Fortezza.

Le modalità di gioco in Posthuman Saga sono tre: di base il gioco è un competitivo, in cui si cerca appunto di completare le proprie missioni prima degli altri giocatori; ma troviamo anche un regolamento per il solitario ideato da Jonathan Gilmour e una sfida a squadre. La dotazione della scatola, a giudicare da quanto mostrato sulla pagina Kickstarter del progetto, è molto ricca. Troviamo 4 miniature, una per ciascun personaggio (più alcune altre sbloccate durante la campagna, naturalmente); le tessere che andranno a formare la mappa durante l’esplorazione, decine di segnalini per risorse e book-keeping, che nella versione deluxe saranno realizzati in plastica; quattro plance dei giocatori, corredate di pioli da inserire nei fori per indicare i cambiamenti nel proprio personaggio; diversi mazzi di carte, che vanno dalle azioni alle ricompense per le missioni, a oggetti, mutazioni, ed eventi vari; ci sono anche carte incontro che hanno collegamenti con la storia, e le maxi-carte dei boss mutanti. Cubetti e prismi esagonali in legno, dadi personalizzati e una plancia di gioco su cui piazzare le tessere della mappa completano i componenti. Il manuale d’istruzioni, scaricabile qui,  è a colori e ricco di esempi e troviamo anche un libro delle storie, di cui è possibile scaricare un esempio, che narra gli eventi speciali in genere collegati a personaggi particolari che incontreremo lungo il nostro cammino, e su cui apprenderemo le conseguenze delle nostre scelte (e delle nostre prove di abilità, naturalmente). Il materiale è ben illustrato e, con uno stile fumettistico moderno, ci aiuta a entrare ancora di più nell’atmosfera post-apocalittica del gioco.

Durante la preparazione di una partita a Posthuman Saga, ogni giocatore sceglie il proprio alter ego in gioco, ne raccoglie la miniatura, la plancia e ogni altro componente relativo, inclusi i propri segnalini e carte (sviluppo, azione, equipaggiamento iniziale), e pesca una carta Missione, che verrà tenuta nascosta dagli altri giocatori. La statuina viene piazzata sull’apposito spazio della plancia, che confina con una casella; la mappa verrà invece costruita pian piano dai giocatori durante le loro esplorazioni. Come vedremo, infatti, una delle azioni possibili in un turno sarà Mappare (Map), cosa che ci permetterà di aggiungere una nuova tessera mappa sulla plancia.

L’obiettivo in Posthuman Saga è quello di guadagnare punti reputazione completando missioni per conto della Fortezza, in modo che quando la partita finisce chi ha più punti reputazione sarà il vincitore (e potrà restare nella Fortezza). Il termine del gioco è segnalato dalla sconfitta di un boss mutante, oppure quando si attiva un evento “end-game”; guadagnare punti reputazione è possibile risolvendo missioni e portando a termine ricognizioni, ma alla fine della partita eventuali punti esperienza avanzati possono essere convertiti in ulteriori punti reputazione.

Ogni turno di gioco è scandito da una precisa sequenza di fasi. Si inizia con la fase Eventi, durante la quale viene risolto qualsiasi evento si trovi indicato nel corrente turno di gioco. Segue la fase di Dichiarazione Azioni, in cui ciascun giocatore sceglie una delle sue carte azione e la piazza coperta di fronte a sé, per poi rivelarla simultaneamente agli altri. Le azioni disponibili sono quattro, di cui due hanno effetto su tutti e altre due solo su chi le sceglie. Mappare (Map) permette a chiunque di prendere una tessera e i relativi segnalini Scavenge (indicanti eventuali siti in cui si può cercare) e, successivamente, di piazzare quante tessere vogliono in caselle vuote ortogonali alla loro attuale posizione sulla plancia; Esplorare (Explore) fa sì che i giocatori effettuino uno spostamento in una tessera terreno scoperta non ancora esplorata, pescando e risolvendo un incontro e poi ponendo su di essa un segnalino in base alle caratteristiche del terreno; Foraggiare (Forage) permette a chi la sceglie di raccogliere risorse (cibo, armi, munizioni, e simili) in base al terreno in cui ci si trova; Accamparsi (Camp) offre infine al giocatore che la utilizza di guadagnare segnalini Recupero (Recover), che si possono usare per guarire i diversi tipi di danni subiti (morale, punti ferita, etc.).
La fase Risoluzione Azioni serve appunto a risolvere le azioni scelte, per poi passare alla fase Notte, in cui chi non si trova in una Zona Sicura deve decidere se mangiare spendendo un segnalino cibo o affaticarsi, dopodiché i giocatori possono spendere eventuali punti esperienza guadagnati per acquistare carte Sviluppo tra quelle in loro possesso, per migliorare le proprie abilità e statistiche.

Gli incontri nel gioco possono essere narrativi o di combattimento. I primi si risolvono scegliendo un opzione tra quelle proposte dal Libro delle Storie nella sezione relativa all’incontro fatto; il risultato, in genere, è un test su un’abilità che può dare vantaggi o svantaggi e spesso ha conseguenze sul resto della partita. La risoluzione di questo si effettua pescando segnalini da un sacchetto e sperando di ottenere abbastanza successi evitando contestualmente complicazioni o fallimenti. Il combattimento si effettua invece in maniera differente: il giocatore usa il suo mazzo di carte combattimento e gli avversari tirano i dadi speciali; lo scontro è diviso in due fasi, la prima delle quali è quella di combattimento a distanza, a cui segue quello in mischia. Attenzione però, perché le armi dei giocatori tendono a usurarsi (ogni round di mischia fa perdere un punto di resistenza) o a scaricarsi (in termini di munizioni), quindi lo scontro riserva anche rischi secondari oltre alla possibilità di essere feriti – il che spesso può innescare mutazioni, che possono essere benefiche o letali. Come sempre, nessuno ha mai detto che sarebbe stato facile. Per fortuna, dopo una lotta terminata vittoriosamente si possono saccheggiare i resti dei nemici (tramite un appropriato dado Bottino) per recuperare munizioni, cibo o altro.

Le carte Missione hanno due livelli di obbiettivi. Il primo è scritto in grigio e richiede di essere completato prima del secondo, che è in giallo. Quando viene raggiunto il secondo, il giocatore legge l’apposito paragrafo sul Libro delle Storie e affronta quindi uno dei Boss finali, in base a quanto scritto nel paragrafo. Siccome questi mutanti potenti sono avversari difficili, è possibile che lo scontro si tramuti in una sconfitta per il giocatore, e quindi che il Boss possa essere affrontato e sconfitto da un giocatore diverso da quello che l’ha “evocato”; in ogni caso, la sconfitta di un Boss segnala la fine della partita e, come dicevamo, la vittoria del giocatore con più punti reputazione.

Posthuman Saga utilizza in parte meccaniche già viste nel suo predecessore insieme ad altre che comunque non risultano del tutto nuove (p.es., il Libro delle Storie), ma che certamente rendono il gioco più interessante e coinvolgente, trasformandolo in un ibrido tra gioco d’avventura e narrativo. Con soli quattro personaggi (non consideriamo quelli sbloccati nella campagna o quelli acquistabili a parte) e con altrettanti boss, oltre che con eventi legati in maniera “fissa” al libro delle storie, si potrebbe temere un po’ per la longevità, ma l’impressione è che il gioco stesso cambi talmente tanto che sarà difficile, se non impossibile, avere due partite uguali. Il fattore caso esiste, come è giusto che sia in un mondo preda delle mutazioni e della violenza, ma le regole riescono a mitigarlo, ponendo Posthuman Saga a metà strada tra un titolo di gestione strategica di stampo Euro e un'opera che accoglie l'imprevedibilità a guisa dei suoi "cugini" a stelle e strisce. La qualità dei componenti sembra buona, e gli sculpt delle miniature sono davvero notevoli, mentre l’artwork, come dicevamo, aiuta tantissimo ad immedesimarsi nella missione. Avevamo già provato Posthuman appena uscito, e adesso siamo molto curiosi di testare su strada questo suo “seguito”, che a onor del vero si preannuncia molto più ricco e coinvolgente, ma dovremo aspettare la spedizione del gioco dopo la campagna di crowdfunding, che è prevista per maggio 2019. Fino ad allora non possiamo far altro che goderci l’ospitalità della Fortezza, prima che i suoi governanti ci mandino là fuori ad affrontare di nuovo il mondo dei mutanti.

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