martedì 19 Marzo 2024

Una Storia di Pirati

Che siano maledetti con la prima luna, alla ricerca dello One-Piece, che siano sanguinari o buffi, i Pirati sono i soggetti di molte avventure emozionanti su tutti i media, e non mancano certo giochi con protagonisti i corsari dei sette mari! Una Storia di Pirati è uno di questi e ci pone sulla coperta della nave pirata Ellen, in ciurma piccola ma agguerrita pronta a tutto per avere ricchezza, fama e libertà! Una Storia di Pirati si presenta come un titolo cooperativo in cui i giocatori, coadiuvati da un’App, dovranno gestire la nave e affrontare tutti i pericoli che vi possono venire in mente, per risolvere una serie di scenari. Abbiamo seguito lo sviluppo di questo titolo sin dal suo primo annuncio nel 2015, attendendo di sapere quale sarebbe stata la forma definitiva di questa originale miscela di elementi. Andiamo finalmente a scoprire come gli amici della Cranio Creations hanno affrontato la sfida di portare sui tavoli da gioco le scorrerie di questi pericolosi e romantici lupi di mare!

  • Titolo: Una Storia di Pirati
  • Autori: Asger Harding Granerud, Daniel Skjold Pedersen, Daniele Tascini
  • Editore: Cranio Creations
  • Genere: Collaborativo, a scenari, in tempo reale
  • Numero Giocatori: 2-4
  • Durata: 30 min
  • Dipendenza dalla lingua: Elevata (gioco completamente in italiano)
  • Illustratori: Ruslan Audia

"Non tutti i tesori sono d’oro e d’argento!" – Jack Sparrow (Materiali e confezione)
Aperta la scatola ci troviamo davanti Ellen, la nave che ci accompagnerà nella nostra avventura, realizzata con un bel modello di cartoncino in 3d molto curato in tutte le sue parti (ad esempio sul fondo sono stampati i cirripedi, molluschi che normalmente si attaccano sulla chiglia delle navi, e all’interno è possibile vedere le cuccette dei nostri protagonisti). Una volta montata, operazione che richiede pochi minuti, l’imbarcazione fa veramente una gran bella figura sul tavolo. Assieme a Ellen troviamo una dotazione piuttosto misera di segnalini e poco altro… possibile che sia finita così? No, assolutamente! Sollevando la plastica troviamo infatti un secondo set di componenti! Messa da parte (con un po’ di riluttanza) la splendida nave, passiamo alla plancia su cui si poserà un sestante in cartoncino bello largo al centro del quale sistemeremo Ellen in modo che punti sempre un punto cardinale. A questa si aggiungono quattro clessidre da trenta secondi, una per ogni pirata, tre “tappi” di legno e qualche altro segnalino… Ci sono però parecchi spazi vuoti nella scatola, come mai? La spiegazione è nelle dieci buste “scenario”, ognuna da aprire poco prima di giocarlo. Queste contengono infatti carte, segnalini, pezzi di nave e quant’altro possa venir utilizzato per lo scenario specifico e, spesso, anche nei successivi. Sul manuale viene fatta una precisa richiesta di non divulgare il contenuto delle buste per non rovinare il gusto della sorpresa a chi ci giocherà, di conseguenza non entrerò nel dettaglio, ma mi limiterò ad alcune considerazioni generali.

  

I materiali sono ottimi; i segnalini in cartoncino sono spessi, resistenti e molto leggibili, facili da defustellare (nelle nostre prove non se n’è rovinato nemmeno uno); le carte sono robuste, chiare e decisamente gradevoli. A dire il vero bisogna fare una lode a tutto il comparto grafico: i disegni infatti sono belli da vedere e sempre a tema. Completa la dotazione fisica un bel dado speciale  di legno, che utilizzeremo per risolvere le cannonate che spareremo o che, ahimé, vedremo arrivarci contro.
Per poter giocare è necessario infine scaricare un’apposita applicazione, che vi farà procedere per i diversi scenari, rivelando mano mano nuove componenti per la barca, ulteriori pericoli da affrontare o altre locazioni su cui andare. Il software condivide l’ottima grafica ed è quindi molto piacevole da guardare e molto chiara nello spiegare come preparare il tavolo. Durante il gioco, inoltre, svolge il ruolo di cronometro (nascosto) e avvisa quando ci sono eventi da applicare.

  

Quindici uomini sulla cassa del morto… e una bottiglia di rum per il conforto!(Descrizione del gioco)
Dopo aver assemblato la nostra fidata nave Ellen e averla posta sul sestante, possiamo aprire finalmente la busta con la prima missione e far partire l’applicazione!
Questa ci dice quali componenti del gioco ci servono, la condizione iniziale di Ellen (se danneggiata, posizione delle vele, etc etc) e la disposizione eventuale di carte, segnalini e quant’altro occorre per lo scenario. Normalmente verrà posta una carta scoperta davanti alla nave, mentre le altre saranno messe coperte tutto attorno. All’interno dell’applicazione ci sono inoltre tutte le regole per i diversi componenti da utilizzare, che ovviamente vanno letti a inizio scenario.
Una volta preparato il tutto e aver letto lo scopo della missione, si può iniziare!
Mentre l’App avvia il cronometro, i giocatori iniziano a piazzare le proprie clessidre negli spazi azione posti su Ellen. Quando la clessidra termina la sabbia, cioè dopo trenta secondi circa, è possibile eseguire l’azione scelta e spostare la clessidra su un altro spazio, diverso da quello precedentemente occupato. Vediamo brevemente le azioni possibili, presenti nelle diverse zone della nave.
Sulla Coffa il pirata si mette di vedetta e può scoprire una carta coperta. Alcune di queste, come gli Scogli, se vengono girate in questo modo si scartano senza effetto.
Alzare o abbassare le Vele permette di modificare la velocità della nave e la sua manovrabilità.Questo perché alcuni effetti possono essere applicati solo a determinate velocità.
Il Timone permette invece di ruotare la barca di uno o due spazi a seconda della posizione delle vele. Occorre notare che alcune posizioni delle vele non permettono di ruotare la nave, perché questa viaggia troppo veloce o eccessivamente lenta, per cui è importante coordinarsi prima di andare al timone. Se la nave dopo la rotazione punta in una sezione dove sono presenti carte coperte, queste si rivelano e, se è il caso, se ne applicano gli effetti.
Visto che siamo pirati, non turisti, la nostra nave è ovviamente fornita di Cannoni! Con spazi sia sul lato destro che su quello sinistro, Ellen può affrontare molte minacce assieme se i giocatori collaborano bene… Quando si tira una cannonata bisogna, nell’ordine, rimuovere una munizione e tirare il dado speciale. E’ possibile infliggere uno o due danni o, se va male, perdere il cannone.
Con l’azione di ricarica, inoltre, si ripristinano le munizioni su due dei quattro cannoni a bordo di Ellen.
Che sia per le condizioni imposte dallo scenario, o per le inopportune attenzioni di altre navi, Ellen potrebbe subire dei danni. Essi si applicano ponendo dei tappi di legno sulle locazioni danneggiate, che quindi non possono più essere scelte. Tuttavia, l’azione Riparazione permette di rimuovere uno dei suddetti tappi riportando il corrispondente spazio in piena efficienza.

Mano mano che si scoprono i diversi scenari e si avanza nella storia, avremo a disposizione nuove azioni, affronteremo altri pericoli e avremo più opzioni da esplorare.

Gli scenari sono divisi in round, da 1 a 3, normalmente con una durata fissata dall’applicazione. Al termine di ognuno di essi si eseguono le azioni richieste dall’applicazione, che di solito permettono ai giocatori di terminare la loro ultima mossa e quindi di applicare gli effetti in gioco. Alla fine dell’ultimo round, se si è riusciti a ottenere quanto richiesto dallo scenario, si può proseguire col successivo, altrimenti lo si deve ripetere.
Quando si vince uno scenario, l’app chiede alcune informazioni, tipo lo stato della Nave, e in base a queste giudica la performance dei giocatori assegnando un voto che va da una a 3 stelle. Se si aggiunge che ogni scenario può essere giocato da 2 a 4 giocatori e che ha tre livelli di difficoltà, si può capire come dinanzi si ha un titolo estremamente rigiocabile.

  

"Meglio essere un pirata che arruolarsi in marina" – Steve Jobs (Esperienza di gioco)
Una volta salpati verso i sette mari, l’avventura va subito a gonfie vele! Le azioni a disposizione dei giocatori non sono molte, per cui un gruppo di 3/4 giocatori può iniziare il turno coprendo quelle principali e, a quel punto, ha ben trenta secondi di discussione per decidere cosa fare. Lo scenario, con le sue caratteristiche specifiche, impone ovviamente uno stile di gioco piuttosto che un altro, ma è facile intuirlo già dalle prime battute della missione. Con il mio gruppo, sin da subito, ci siamo trovati affiatati e non abbiamo trovato particolari difficoltà… almeno per i primi scenari! Andando avanti, la situazione si fa più articolata, per cui ci siamo trovati a dover ripetere un paio di volte gli scenari più ardui… Ovviamente con la pratica si migliora, per cui con un po’ di esperienza sulle spalle siamo riusciti a calcolare meglio i rischi e, soprattutto, le tempistiche con cui eseguire le azioni. Non sono mancate ovviamente le difficoltà, qualche incomprensione qui e lì, ma nulla che non abbia generato, in ultima analisi, più risate che altro. In linea generale però abbiamo trovato gli scenari troppo facili se impostati a livello di difficoltà medio,  tanto che, con una sola eccezione, siamo riusciti a risolverli tutti al primo tentativo. Anche diminuendo il numero di giocatori la difficoltà non cambia molto visto che l’App gestisce la cosa allungando i tempi degli scenari, lasciando quindi grossomodo lo stesso numero di “mosse” per completare gli scenari.

  

"Non è la destinazione, è il viaggio che conta!" – Jack Sparrow (Considerazioni Finali)
Personalmente sono sempre un poco scettico verso i cooperativi e generalmente trovo che i giochi “a tempo” generino troppa ansia per i miei gusti… Una Storia di Pirati tuttavia, pur annoverando entrambe queste caratteristiche, le gestisce bene. Il fattore ansia, derivato dall’avere un tempo predefinito, viene mitigato dal fatto che tra un’azione e l’altra i giocatori hanno la possibilità di parlare e mettersi d’accordo. I trenta secondi tra un’azione e l’altra permettono infatti di decidere con calma e assieme cosa fare, limitando anche la possibilità che un giocatore prenda il controllo delle azioni di tutti. Anche l’avere il cronometro  nascosto aiuta a non pensare all’inesorabile scorrere del tempo.
Una Storia di Pirati è inoltre completamente rigiocabile: gli scenari possono essere impostati a una difficoltà maggiore (o minore) e, per chi vuole, c’è la sfida a completare tutte le missioni con tre stelle di risultato. Anche variare il numero di partecipanti cambia leggermente alcune caratteristiche dello scenario, a volte per la durata, a volte per la frequenza degli eventi.

In definitiva, Una Storia di Pirati mi ha pienamente soddisfatto. Dato che il livello di sfida è configurabile a piacere, il gioco è perfettamente approcciabile anche da un pubblico occasionale, anzi, probabilmente è più indirizzato a questi ultimi che non agli hard core gamer.  Gli scenari rappresentano quindi una sfida leggera, ma che può essere resa più impegnativa a piacere, i materiali sono di ottima fattura, il gioco è divertente e, sinceramente, il rapporto qualità/prezzo è uno dei migliori sul mercato.
A voler trovare un difetto a tutti i costi, l’applicazione consuma parecchia batteria, per cui è necessario iniziare a giocare con il cellulare o il tablet carico oppure vicini a una fonte di corrente.

Pro
– Materiali ottimi
– Facile da spiegare e veloce da apprendere
– Ottima gestione del “fattore ansia” pur essendo un gioco in tempo reale

Contro
– L’Applicazione consuma molta batteria
– Il livello di sfida per alcuni potrebbe essere un po’ troppo basso

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