venerdì 29 Marzo 2024

Haus der Sonne – L’isola vulcanica di Feuerland Spiele

Se dici Feuerland Spiele, i primi titoli che ti vengono in mente sono dei tedesconi come Terra Mystica o Glass Road. Assolutamente fedele alla sua linea, l’editore (nella simpatica persona di Frank Heeren) ci ha parlato del loro prossimo gioco in arrivo sugli scaffali, una sfida per due persone ideata dalla coppia di autori Mark Klerner e Florian Racky, intitolata Haus der Sonne.

Lo scopo dei due contendenti di Haus der Sonne (che potremmo tradurre come “La Casa del Sole”) è raggiungere il predominio tribale su di un’isola vulcanica. Da segnalare che questo gioco si è classificato bene tra i finalisti dell’Hyppodice del 2014, non stupisce quindi il catalogo in cui è finito.

Il tabellone di gioco rappresenta la sopracitata isola, un atollo circolare con alle estremità delle spiaggette, una folta giungla nell’entroterra, e un temibile vulcano al centro. Una serie di sentieri naturali collegano il cratere centrale con alcune delle spiaggette periferiche. Il tutto è poi suddiviso in sezioni.
Ogni giocatore è rappresentato sul tabellone da un segnalino personale, che ad ogni turno può muoversi di una o due sezioni lateralmente o verso l’esterno dell’isola, oppure di un solo passo verso il vulcano centrale.
Il setup del gioco prevede anche la presenza di tre diversi mazzetti di carte (A, B e C) da usare progressivamente uno dopo l’altro. La fine di ogni mazzo scandisce anche la fine della corrente fase di gioco, con un momento di eruzione vulcanica e conteggio parziale dei punti vittoria sia dopo la fase B che dopo la fase C, quella finale. Queste carte offrono conchiglie (denaro) oppure pesce (punti vittoria) oppure una serie di speciali effetti e azioni che influenzano il corso della partita. Ma soprattutto, alcune di esse,attivano il vulcano. All’inizio del gioco si piazzano due carte per ogni spicchio di isola. Un token-nave viene infine piazzato a navigare attorno all’isola.

A inizio partita ogni Giocatore ha a disposizione 5 gettoni numerati che possono essere spesi, turno dopo turno, per due scopi. Il gettone è la puntata di un giocatore per aggiudicarsi una delle carte sulla sezione di isola dove lo ha posizionato, ma è anche il valore con cui si muoverà la nave attorno all’isola in senso orario. Là dove essa si ferma, avviene il confronto tra i gettoni precedentemente posizionati, chi avrà il valore più alto avrà diritto di prendersi la carta che vuole tra quelle scoperte su quel pezzo di spiaggia. Un giocatore può anche piazzare più gettoni (i loro valori saranno sommati) ma è importante che nel farlo il valore raggiunto sia sempre differente da quello dell’avversario: non sono ammessi pareggi su quest’isola!
Terminato il confronto e l’assegnazione delle carte, i giocatori si riprendono i gettoni che avevano posizionato su quello spicchio di spiaggia, per poterli utilizzare nelle successive puntate.

Collezionando le risorse sulle carte e muovendosi a zonzo per l’isola i Giocatori avranno eventualmente la possibilità di edificare delle statue tribali nelle zone disboscate dell’isola… ovvero i sentieri che portano al vulcano. Queste statue offrono ulteriori punti vittoria, e più sono edificate vicino alla bocca del vulcano più hanno valore. Ma ciò rappresenta anche crescenti rischi, dato che alcune carte potrebbero causare un’eruzione!
Quando ciò accade si vanno a posizionare dei segnalini rossi sulla mappa che rappresentano la lava che cola dal vulcano lungo il percorso di un qualche sentiero, distruggendo tutto ciò che vi incontra (ovvero le eventuali statue). Con l’occasione ci viene spiegato che, dato che l’eruzione è attivabile con delle carte e che la loro estrazione imprevedibile dal mazzo potrebbe non essere gradita da tutti i giocatori, probabilmente sarà sviluppata anche una variante in cui i giocatori hanno dei tasselli con cui attivare a comando l’eruzione
Alla fine della fase C, dopo l’ultima eruzione e l’ultimo riconteggio dei punti, chi ha ottenuto il maggior numero di punti vittoria (sia attraverso la conquista delle carte che edificando statue) sarà il dominatore assoluto dell’instabile atollo.

Come ci ha precisato Frannk al termine della spiegazione: le regole di Haus der Sonne sono semplici, ma per nulla facili da padroneggiare. La vera sfida sta nel fatto che tutte le informazioni sono sempre presenti sul tavolo, le possibili mosse dei giocatori (definite da i gettoni non ancora usati e le carte scoperte) sono visibili per entrambi, quindi bisogna cercare di giocare puntando al miglior risultato possibile per se stessi e al peggiore per l’avversario. Lui, che il gioco ovviamente lo conosce bene, ci ha dimostrato come con una puntata è riuscito contemporaneamente ad aggiudicarsi la maggioranza su una spiaggia, spostare la nave su un’altra (da lui desiderata) e compromettere le nostre possibilità (avevamo solo un 1 e un 5, entrambi scomodi rispetto a dove si trovava la nave in quel momento).
Se a tutto questo aggiungiamo le possibilità di combinazione delle carte risorse, i diversi percorsi su cui edificare le statue e il meccanismo di instradamento della lava, è chiara la profondità di questo gioco anche se ha un regolamento che si spiega in pochi minuti. A proposito di tempo: una partita dura al massimo 40 minuti, forse è il gioco più veloce tra quelli pubblicati fino ad oggi da Feuerland Spiele.

Haus der Sonne dovrebbe essere pubblicato entro l’estate, non abbiamo notizie di una localizzazione italiana, ma terremo d’occhio la nostrana casa editirce del teschio pensante per raccogliere segnali in proposito. Questo comunque non è l’unico gioco in arrivo quest’anno da Feuerland, c’è in programma un secondo segretissimo progetto: possiamo dire che è coinvolto un famoso autore, e che questo autore è noto fra le altre cose per un gioco a tema “bucolico”, e che il suo nuovo titolo sarà altrettanto bucolico ma ambientato molto, molto più a nord (ma non troppo), e che una delle meccaniche principali è di fatto ispirata a un famosissimo e tutt’oggi intramontato classico dei videogiochi. Ah, e ci saranno un gazillione di diversi token, puzzilli, segnalini, gettoni, tasselli e plancette. E del pesce affumicato.

Ma per saperne di più dovrete attendere ancora qualche tempo, nel frattempo  continuate a seguire le nostre news… Stay Gioconomicon!

Le immagini di questo articolo fanno chiaramente riferimento al prototipo che ci è stato mostrato a inizio anno, la grafica della versione definitiva è stata già ritoccata in più parti e verrà presto mostrata dall'editore.

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