martedì 23 Aprile 2024

[PLAY 2014] Istanbul – La frenetica vita di un mercante nel bazaar

Dopo l’esotica Goa ai tempi delle esplorazioni portoghesi, Rudiger Dorn ci porta nei bazaar della città di Istanbul con l’omonimo gioco per 2-5 giocatori edito dalla Matagot nella linea Family Collection  e localizzato in Italia dalla Asterion Press. Come l’anno scorso per River Dragons di Roberto Fraga, i ragazzi della Stella hanno scelto la PLAY di Modena come palcoscenico per fare conoscere al pubblico questo titolo light dalla grafica accattivante e dagli ottimi materiali.

Lo abbiamo provato in fiera e, in seguito, abbiamo avuto l’occasione di testarlo ancora alcune volte. Ecco quindi le nostre impressioni.

A Istanbul siamo chiamati a vestire il ruolo di intraprendenti mercanti turchi che, armati di carretti per trasportare le nostre mercanzie e aiutati da una squadra di aiutanti dalla forma di dischetti colorati, scorrazzano in lungo e in largo per i quartieri cittadini con lo scopo finale di ottenere (in vari modi) un certo numero di preziosi rubini. Collezionati 5 rubini o 6, se si gioca in due, la partita ha termine e viene dichiarato il vincitore.

A inizio partita, su un tabellone componibile composto da 16 tessere rettangolari di robusto cartone splendidamente illustrate, andremo a costruire la nostra città di Istanbul. Ogni locazione, dai mercati di spezie, frutta e stoffe, alla fontana cittadina passando per il laboratorio dell’orafo, i bazaar e il palazzo del sultano, consente ai giocatori di svolgere azioni e di interagire con gli altri mercanti e personaggi che si muovono per la città.

I giocatori iniziano la partita con un carretto, una piccola dotazione di Lire turche (la moneta del gioco), un famiglio che inizia dietro le sbarre nella stazione di polizia (si tratta di una specie di camorrista di legno che fa il lavoro sporco per noi), una Carta Bonus, estratta casualmente da un mazzo di pesca, e un gruppo di volenterosi aiutanti che rappresenta il cuore del sistema di gioco, consentendo le azioni sulla plancia. Gli aiutanti vengono impilati sotto al disco del mercante, distinguibile per il suo maggiore spessore e per un adesivo da applicare sulla sua superficie con l’immagine di un barbuto turcomanno sorridente di turbante dotato.
Su alcune specifiche locazioni si posizionano i rubini (in plastica trasparente rossa), che saremo chiamati a raccogliere per la vittoria finale. Si possono ottenere le pietre preziose in diversi punti della città. Il laboratorio dell’orafo e il palazzo del sultano sono i posti dove si trova abbondanza di gemme, ma i rubini sono ottenibili anche dal carrettiere e nei bazaar. In questi ultimi luoghi è ammissibile prendere dei rubini a patto di raggiungere determinati obiettivi (fondamentalmente collezionando tessere bonus ed espansioni per il proprio carretto).
Infine, si determina casualmente la posizione sulla mappa di Istanbul di due personaggi speciali: il Contrabbandiere (rappresentato da un cilindretto nero) e il Governatore (rappresentato da un cilindretto viola).

La partita si svolge in turni composto da 4 fasi: il movimento, l’eventuale interazione con i mercanti degli altri giocatori, lo svolgimento delle azioni specifiche della locazione e, infine, l’eventuale interazione con il Contrabbandiere e con il Governatore. Mentre è obbligatorio svolgere le azioni nell'ordine indicato, non lo è, invece, eseguirle. In quest'ultimo caso, il turno del giocatore termina immediatamente. La fase 2 (interazione con gli altri giocatori) e la fase 4 (interazione con i personaggi) avvengono solo nel caso in cui il movimento del mercante di turno termina su una tessera dove sono presenti le pedine mercante degli avversari e/o i cilindretti dei personaggi.

Dicevamo che il motore del gioco è rappresentato dagli aiutanti del mercante. Infatti, al termine di ogni movimento sulla plancia, il giocatore deve togliere dalla pila uno dei dischetti per posizionarlo sulla locazione, oppure, se già presente per una precedente visita, rimetterlo sotto la sua pila. Solo in questi due casi è poi possibile eseguire l’azione associata al luogo di destinazione scelto come meta del proprio movimento. In pratica, se il mercante si trova senza aiutanti sotto di sé e arriva su una locazione in cui non sono presenti dischetti del suo colore … è nei guai! È infatti impossibilitato ad eseguire azioni. Risulta pertanto fondamentale pianificare attentamente le proprie mosse, in modo da avere sempre aiutanti a disposizione per eseguire le azioni. La locazione della Fontana, inoltre, consente ai giocatori di ricostituire la propria riserva di aiutanti sotto il mercante.

Le interazioni con gli altri giocatori si verificano nel momento in cui il movimento di un mercante lo porta su una locazione dove è presente un altro giocatore. In tal caso, per poter eseguire l’azione associata alla locazione, il giocatore di turno deve pagare il pizzo di 2 lire a ogni avversario che ha il proprio mercante su quella tessera. Il Contrabbandiere e il Governatore, invece, offrono i propri servigi al giocatore che termina il proprio movimento su una tessera in cui tali personaggi si trovano: il primo fornisce una merce a piacere in cambio di denaro o di un'altra merce, il secondo garantisce la pesca di una Carta Bonus in cambio di denaro. Una volta che ha svolto il proprio compito, il personaggio viene trasferito su un’altra tessera determinata casualmente dal tiro di due dadi.

Come accennato all’inizio di questa anteprima, i giocatori sono chiamati a raccogliere un certo numero di rubini per vincere il gioco. Esistono due modi per ottenerli: da un lato occorre pagare in lire o in merci (nelle locazioni dell’orafo e del sultano), dall’altro, sempre pagando un corrispettivo in lire o in merci, si ottengono delle tessere che, collezionate in un certo numero o in una determinata combinazione, consentono di raccogliere un rubino.

Le tessere, a loro volta, forniscono dei vantaggi ai giocatori che le possiedono. Per esempio, si possono acquistare dal Carrettiere utilissime espansioni per il proprio carretto, in modo da trasportare più merci: una volta che un giocatore acquista la sua terza “espansione”, il proprio carretto diventa una specie di emporio ambulante e si viene ricompensati con un rubino. Le altre tessere, invece, si collezionano visitando le Moschee e consentono di disporre di aiutanti addizionali, di richiamare aiutanti senza dover recarsi alla Fontana, ecc.

Oltre alle lire, l’altra “moneta” di Istanbul sono le merci, che vengono raccolte nei vari mercati della città e della cui quantità si tiene traccia sul proprio carretto. Esistono quattro tipi di merci: la frutta (giallo), le spezie (verde), i tessuti (rosso) e i gioielli (blu). Quest’ultimo tipo di merci è l’unico che non può essere ottenuto nei mercati tradizionali, ma solo attraverso specifiche Carte Bonus, con l’aiuto del Contrabbandiere o nella tessera del Mercato Nero.

Una parola sulle Carte Bonus, che forniscono ai giocatori delle interessanti opzioni strategiche per la propria partita. Queste carte possono essere giocate in qualsiasi momento durante il proprio turno e offrono svariati vantaggi: dai più semplici, come intascare lire senza fatica a prendere merci a scelta (tra cui i rari gioielli), ai più tattici, come muoversi più lontano durante il proprio turno o eseguire più volte la stessa azione su una locazione. Le carte utilizzate vengono posizionate a faccia scoperta nella locazione del Caravanserraglio, dove i mercanti possono recarsi per poterle pescare nuovamente, anche prima che il mazzo di pesca si esaurisca.

Istanbul è un gioco veloce. La poche partite che abbiamo effettuato presso lo stand di Asterion, anche con il massimo numero dei giocatori, sono state completate sotto l’ora di tempo o poco più. In effetti i tempi di attesa tra un turno e l’altro sono piuttosto rapidi e la cosa ci è piaciuta. L’interazione tra i giocatori non sembra altissima, ma la minaccia del pizzo consente di fare scelte tattiche interessanti per mettere in difficoltà gli avversari nel perseguimento dei propri obiettivi. Sui materiali abbiamo già detto: lo spettacolo della città di Istanbul apparecchiata sul tavolo con lo sfolgorio dei rubini, le illustrazioni e le tessere colorate appaga l’occhio del giocatore esteta.

Ovviamente si tratta di prime impressioni, ma possiamo dire che la longevità del titolo sembra essere garantita dalla possibilità di posizionare le tessere secondo due schemi prestabiliti (“introduttivo” e “per esperti”), ma pure disponendo le locazioni casualmente con un numero elevatissimo di combinazioni possibili.

La nostra prima impressione, dunque, è stata positiva. Per ulteriori approfondimenti e considerazioni sul titolo, però, attendiamo di fare ulteriori partite per cui … Stay Gioconomicon!

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