lunedì 29 Aprile 2024

[PLAY 2013] Bang! Dice Game: nel selvaggio west si gioca a dadi

La fortunata serie di Bang!, conosciutissimo gioco di carte della dV Giochi, si amplia con una nuova aggiunta.

In uscita molto probabilmente a giugno, ecco arrivare Bang! Il gioco di Dadi (BDG da qui in poi).

Si tratta di una rivisitazione di Bang!, ideata da Michael Palm e Lukas Zach ,che al posto delle carte usa i dadi. Era stato annunciato come novità a Norimberga e a PLAY è stato già presentato come prototipo giocabile, e Gioconomicon ha potuto provarlo per voi.

In BDG il sistema alla base di Bang! non è cambiato: ci sono ruoli e personaggi, e le pallottole tanto care agli accaniti fan del gioco di carte originale. Però il meccanismo di gioco è stato adattato all’uso di dadi, rendendo lo svolgimento della partita molto più semplice, e più letale.

I componenti del gioco, oltre alle carte personaggio e ruolo (e all’utile carta riepilogativa per ogni giocatore) includono i segnalini pallottola, dei segnalini freccia (vedremo dopo come si usano), e 5 dadi che sulle loro sei facce riportano icone tipiche di Bang!

Chiariamo subito che i segnalini freccia sono una sorta di “segnatempo” del gioco, e quando finiscono scatta l’attacco degli indiani, che infliggono danni a tutti i personaggi in partita in base a quante frecce ciascun personaggio ha dinanzi a sé. Le frecce vengono raccolte in seguito ad uno specifico risultato coi dadi.

All’inizio della partita ogni giocatore riceve un ruolo coperto (a seconda del numero di giocatori, come è noto, cambiano i ruoli disponibili tra i 7 totali), ed un personaggio, scoperto, che ha un suo numero di punti ferita ed una sua abilità speciale. Al proprio turno, il giocatore può tirare i dadi, e ritirare quelli che non lo soddisfano fino ad un massimo di altre due volte, rispettando alcune semplici regole. I risultati possibili dei dadi sono: un 1 ed un 2, che permettono di infliggere danni agli avversari a distanza di 1 e 2 (obbligatorio rispettare la distanza: se esce 2 devo per forza fare danni a chi si trova a distanza 2 dalla mia posizione); una birra, che permette di recuperare un punto ferita (o di farlo recuperare a un compagno); una freccia, che obbliga a raccogliere un segnalino freccia,  permettendo poi di rilanciare il dado; il gatling (se ne devono tirare tre perché si attivi, infliggendo un danno ad ogni avversario); e la tanto adorata dinamite, che essenzialmente impedisce di ritirare il dado su cui è uscita – ma attenzione: se otteniamo tre candelotti di dinamite, l’esplosivo si attiva, e noi subiamo un punto di danno.

Una volta tirati i dadi, il giocatore decide quali tenere e ne applica i risultati. Le abilità speciali dei personaggi diventano quindi, in questa versione del gioco, dei modi speciali per influenzare il lancio dei dadi. Ad esempio c’è un personaggio che può lanciare i dadi più di tre volte, un altro che riesce ad attivare il gatling anche solo con due risultati e un altro ancora che obbliga a prendere una freccia ogni volta che colpisce.
 Alla fine della partita, il team sopravvissuto tra i buoni (sceriffo e vicesceriffi) , i fuorilegge e i rinnegati è il vincitore, come nel classico Bang!.

Il prototipo che abbiamo provato include carte dalla grafica quasi definitiva, con bei disegni e con un colore seppia che ben si adatta all’atmosfera western, e la durata di una partita (in 4 giocatori dura circa 10 minuti) permette di annoverare BDG tra i filler: rapido, facile e divertente. Attendiamo quindi la pubblicazione a giugno di quello che si preannuncia come un altro futuro classico della serie Bang!.

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