lunedì 29 Aprile 2024

[Norimberga 2013] dV Giochi – Sparatorie coi dadi e eventi bizzarri

Continuiamo a scoprire  quali sono i programmi per questo 2013 e come si è chiuso il 2012 dei principali operatori del settore, questa volta è il turno di dV Giochi, che come di consueto ci riserva grandi rivelazioni nelle nostre visite a Norimberga. Tra giochi nuovi e importazioni importanti si prospetta un 2013 veramente ambizioso per dV Giochi

Anche dV Giochi si unisce al coro dei soddisfatti dell’anno appena passato: fantastici risultati per quei titoli della fascia di prezzo medio bassa (le scatole più piccole per intenderci), qualche difficoltà in più invece per le scatole più grandi…in un certo sento questo andamento è facilmente comprensibile pensando alla situazione finanziaria attuale. Anzi, considerando la crisi che c’è al livello globale il fatto che il settore si mantenga in crescita è un’ottima notizia. In questo scenario in cui le scelte di quali giochi acquistare sono per lo più motivate da ragioni di natura economica, comunque dV Giochi sta svolgendo delle analisi molto dettagliate per identificare non solo i titoli più graditi dagli acquirenti ma anche quelli meglio trattabili dai venditori, uno degli obiettivi del 2013 è proprio riuscire a coniugare le richieste del mercato con i processi produttivi per i nuovi giochi.
Sempre parlando dell’anno appena passato, Samurai Sword è stato sicuramente un titolo che non ha tradito le aspettative, sia in Italia che all’estero (le prima tiratura di 3000 copie si è esaurita in meno di tre mesi).  Anche Las Vegas Party è andato meglio di quanto previsto, il gioco ha tutte le caratteristiche per essere apprezzato anche dal grande pubblico (ricordiamo che è l’edizione italiana del popolarissimo party game americano Wits and Wagers), ma il percorso verso la grande distribuzione è ancora lungo e si procede per piccoli passi.

Passiamo al 2013: ovviamente cominciamo dal titolo principale,BANG!. La linea continua ad essere supportata ma il prodotto che abbiamo potuto visionare (in forma prototipale) non è come di consueto un nuovo set di carte ma un gioco tutto nuovo: il gioco di dadi di BANG!. In un certo senso possiamo dire che ce lo aspettavamo, la versione dice-game sta diventando una sorta di rituale, una consacrazione per tutti i best-seller anche degli altri editori. Lo sviluppo del gioco è a cura di Emiliano Sciarra, ma l’idea originale è da imputare a Michael Palm e Lukas Zach, meglio noti come gli autori de Il Castello del Diavolo.
Nella scatolina troveremo i consueti 7 ruoli, una manciata di personaggi, 5 dadi uguali fra loro e un bel po’ di segnalini per gestire i punti vita e gli attacchi degli indiani. Quando lo abbiamo provato il regolamento era a uno stato praticamente definitivo, proviamo a riassumervelo: vengono distribuiti i soliti ruoli segreti da non poter rivelare (sceriffo, vicesceriffo, fuorilegge e rinnegato) e la carta personaggio (stavolta con molti più punti vita visto l’elevato numero di pallottole che schizzeranno). Come in tutti i giochi di dadi più recenti, il giocatore al suo turno tira i dadi fino a tre volte con il meccanismo dello Yahtzee, ovvero mantenendo di lancio in lancio i risultati che si ritengono più utili per la propria strategia. I dadi a sei facce non riportano numeri, ma icone ben note dell’universo di BANG!. Se nel corso dei nostri tentativi escono una o più frecce degli indiani vuol dire che i pellerossa ci attaccano e ci becchiamo gli appositi segnalini danno. Se esce il simbolo della dinamite quel dado non potrà essere ritirato, se al termine dei nostri tre tiri abbiamo ottenuto almeno tre “dinamite” ci becchiamo il relativo danno da esplosione. Il resto dei simboli sono: i numeri 1 e 2 (ovvero sparare a un giocatore a distanza uno o due), la birra (che ci permette di recuperare un punto o darla a un altro giocatore) e la gatling (quando si ottengono tre gatling si fa perdere un punto vita a tutti gli altri giocatori a tavola).
Tutto qui: un gioco veloce che mantiene lo spirito del duello alla spaghetti western ma che dura solo dieci minuti circa, sicuramente con questa velocità di esecuzione sarà molto più difficile mantenere segreto a lungo il proprio ruolo. Anche se ancora è in corso di definizione sia la grafica che il packaging, BANG! Dice Game sarà pronto prima dell’estate.

Per quanto riguarda Samurai Word, è scontato dire che le espansioni sono già in programma. Ma per quanto riguarda la data di uscita c’è ancora da ragionare su quando metterle in produzione, sicuramente i risultati del lancio del gioco in Giappone (avvenuto nelle ultime settimane) potrebbero essere un buon indicatore per decidere quanta spinta dare a questo titolo.

Passiamo poi a un titolo nuovo in scatola grande: arriverà sui tavoli questo autunno un gioco di piazzamento con il titolo provvisorio di “Vacanze in Italia”.
Il gioco è da 2 a 5 giocatori, la durata va dai 30 a 60 minuti e l’autore è Andrés J. Voicu (il suo ultimo titolo è stato La Vendetta della Lupa Mannara sempre per dV Giochi).
Su un tabellone medio grande che rappresenta una mappa (nel prototipo che abbiamo visionato era l’Italia, ma non è detto che la versione definitiva non possa essere l’Europa) si muoveranno delle macchinine di plastica, 30 per ogni giocatore. Le varie località rappresentate sulla mappa sono contrassegnate a gruppi da 4, alcune di queste hanno speciali gettoni e tasselli sopra di esse. Vi saranno due mazzi di carte, uno serve per definire gli obiettivi (in pratica le località da raggiungere), l’altro serve per posizionare le macchinine sul tabellone. Scopo del gioco è fare punti occupando gli spazi indicati sulle nostra carte obiettivo. Senza entrare nel dettaglio delle regole di piazzamento, chiariamo subito qual è il meccanismo originale che caratterizza questo titolo: quando nel nostro turno terminiamo di piazzare le nostre macchinine (fino a tre) diamo l’opportunità anche ai nostri avversari di piazzarne una delle loro (sottostando comunque a vincoli specifici). Il che vuol dire che dovremo prestare parecchia attenzione sulle mosse di tutti i giocatori, sarà fondamentale cercare di capire quali sono gli obiettivi che stanno perseguendo per evitare di aiutarli con i nostri piazzamenti.

Andando più sull’immediato, parliamo della nuova scatola di Anno Domini: Avvenimenti Bizzarri.  Questa è la quinta uscita di questa fortunata linea editoriale, l’argomento è stato scelto da un sondaggio live svolto durante Lucca Comics & Games  tra 6 temi proposti (ricordiamo che nella sua edizione originale Anno Domini vanta più di 30 scatole). La scatola sarà disponibile dalla prossima edizione di PLAY a un prezzo che dovrebbe essere di 12.99 euro.
Anche per Avvenimenti Bizzarri è stato applicata la consueta attenzione alla calibrazione delle carte, analizzandolo potremmo idealmente dividere il mazzo con una distribuzione gaussiana: parecchie carte di difficoltà media, una parte minore di carte semplici e altrettante carte complesse. A loro volta poi, le distribuzioni vengono applicate anche rispetto alle ere coperte da tutto l’arco temporale. In questo modo anche mescolando i mazzi di più scatole differenti, la distribuzione rimane omogenea.
Difficile dire con quale frequenza la linea verrà espansa, ma considerando la coda di produzione già avviata sugli altri titoli è probabile pensare che una sesta scatola sarà in cantiere per il 2014.

L’ultima notizia riguarda un nuovo partner che, a quanto pare (la trattativa era in corso proprio nei giorni in cui parlavamo con loro), affiderà all’editore umbro il compito di portare in Italia i loro titoli. Stiamo parlando della Queen Games, editore che negli ultimi anni sta sfornando parecchi campioni d’incassi, tra cui il vincitore dello Spiel Des Jahres: Kingdom Builder. E’veramente difficile ora definire quali saranno i primi titoli che saranno localizzati e distribuiti, il rapporto è veramente agli esordi, anzi potremo considerarlo veramente partito quando vedremo la prima scatola sui nostri scaffali.

Insomma, almeno due giochi nuovi in arrivo, il proseguo delle linee già avviate e un importante nuovo partner con parecchi titoli da localizzare…e in realtà non finisce qui, di carne al fuoco c’è n’è ancora parecchia ma è troppo presto per parlarne. Magari qualche dettaglio in più lo scopriremo chiacchierando con l’editore alla prossima edizione di PLAY, dove la dv Giochi sarà ovviamente presente.

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