venerdì 26 Aprile 2024

Space Empires 4X: lo Spazio secondo GMT

GMT Games, la feconda casa di Hanford votata alla produzione di wargame di simulazione storica, stavolta lascia la Terra e la storia e se ne va nello spazio profondo con la trasposizione su tavolo di un computer game tratto dalla serie Space Empires, di cui potete farvi un’idea con un click.  

Un gioco che si inserisce nella migliore tradizione dei giochi spaziali 4X (eXplore, eXpand, eXploit, e eXterminate), che noi in Italia diremmo 4S: eSplora, eSpandi, Sfrutta e Stermina. Come è intuibile dal significato delle quattro X, Space Empires 4X, così si chiama il gioco che porta la firma di Jim Krohn, è l’esatto opposto di un collaborativo: qui i giocatori, per spuntarla, dovranno darsele di santa ragione. Niente diplomazia, alleanze o accordi, solo azioni volte a recare il massimo danno all’avversario, colpendolo in modo che gli riesca molto difficile replicare, cercando al contempo di non dilapidare le proprie risorse con una condotta sconsideratamente offensiva, e di proteggerle dalle minacce nemiche. Chi riuscirà a gestire al meglio questo difficile equilibrio, ne uscirà vincitore; ma basta poco per rovinarsi tutto in una mossa azzardata e trovarsi alla fine a rivestire il ruolo dello sconfitto. Questo è un gioco dove l’intento di costruire il proprio impero non potrà realizzarsi a meno di distruggere i propri nemici e bruciar loro le colonie.
Alla GMT hanno dedicato quasi vent’anni per sviluppare e provare soluzioni con l’intento di comporre un regolamento sì elegante e ricco di opportunità strategiche, ma anche e soprattutto codificato in poche righe intuitive e di facile apprendimento, senza cadere nel semplicistico. Così ci troviamo di fronte a un gioco che prevede quindici classi di navi: dalle porta intercettori agli stessi caccia, dai piccoli ricognitori alle gigantesche corazzate e i mercantili. Un ampio ventaglio di tecnologie disponibili: dai dissimulatori per infiltrarsi dietro le linee nemiche, agli impianti di terraformazione e colonizzazione. E ancora miniere, cantieri navali, buchi neri, punti warp e alieni (non-giocanti). Il tutto gestito e contenuto in 6 pagine di regolamento base, che diventano 10 includendo il regolamento avanzato, quello opzionale e gli scenari.

Space Empires 4X è un gioco da 2 a 4 giocatori dove ognuno, nel proprio turno, muove, risolve le sue battaglie e completa le sue esplorazioni, semplici e divertenti da svolgere (ovviamente semplici per i giocatori, ma assai rischiose per le loro navi). Ci si potrà imbattere in campi d’asteroidi o nelle nebulose, ciascuno con le sue caratteristiche che si ripercuotono sui movimenti e sui combattimenti.
Poi, ogni tre turni, si gioca una fase economica, durante la quale si raccolgono i propri proventi, si pagano i costi di mantenimento delle proprie strutture e quelli delle operazioni da sostenere, si punta per l’ordine dei turni successivi, si acquistano navi, si costruiscono nuovi cantieri e si espandono le proprie colonie. Inevitabilmente ogni espansione va a discapito delle colonie avversarie, per finire a doversi combattere per il controllo delle risorse, decisamente insufficienti per la sopravvivenza di tutte. Come anticipato, le partite si giocano sul delicato equilibrio fra la necessità di sostenere azioni offensive e l’attenta gestione delle risorse. Costruire nuove navi o sviluppare tecnologia? Attaccare ora o consolidarsi e rischiare un avversario più potente poi? Sono solo alcuni dei più ricorrenti dilemmi per chi si avventura nel periglioso mondo di Space Empires 4X.
La tecnologia, al pari dello sviluppo delle colonie e dei cantieri navali, gioca un ruolo fondamentale per cercare di stare un passo avanti agli avversari. Ad esempio navi dotate di tecnologie avanzate possono riservare pessime sorprese per chi si attesta sulla tecnologia base.

Durante le partite le navi non vengono rivelate sino a quando non si affrontano in combattimento. Solo allora sapremo con chi ci si misura. Una porta intercettori con dei caccia pronti al volo può essere un problema. E ancora potremmo inviare navi dissimulate al di là delle linee nemiche, parimenti trovarci navi avversarie al di qua delle nostre, a minacciare le tratte commerciali, oppure possono esaurirsi le miniere, ponendo fuori gioco le nostre navi più grandi, o anche la scelta di attestarci con un avanzamento tattico potrebbe significare cedere l’iniziativa di fuoco all’avversario. In breve alla GMT non hanno lesinato elementi per tenere alta la tensione in un gioco dove sono moltissimi i fattori che possono far virare la lancetta della vittoria. Una mossa ardita ci mette davvero poco a diventare azzardata e compromettere il buon esito della partita, ma una condotta pavida condurrà a sconfitta certa. I deboli di cuore sono avvisati.
Come tutto il gioco anche i combattimenti sono all’insegna della semplicità e rapidità di esecuzione, e si combatte finché una delle due fazioni non si ritira o viene eliminata.
I combattimenti sono risolti senza tabelle, nonostante gli esiti dipendano da dove si svolge la battaglia – nebulose, campi d’asteroidi o spazio aperto – dalle differenti tecnologie, dal tipo e dal confronto numerico delle unità coinvolte. Pertanto anche la composizione delle flotte è fondamentale ai fini della loro efficacia in combattimento. È poco astuto averne una tutta composta da navi della classe più elevata.
Persino il setup è agevolato grazie alla mappa stampata su entrambi i lati, uno per le partite a due e l’altra per quelle a tre o a quattro giocatori. In tre o quattro esiste anche l’opportunità di giocare a squadre o tutti contro tutti.
La durata delle partite dipende dal numero di giocatori e dallo scenario scelto, ma al massimo in quattro ore si porta a termine anche la partita più lunga. Se si gioca in due, con una o due ore, a seconda dell’estensione della galassia usata, si arriva alla fine.
Space Empires 4X è in P500, disponibile qui in preorder, al costo di 44,00$ anziché 65,00$. 

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