giovedì 28 Marzo 2024

[Anteprima] 51st State – l’ostica gestione di Neuroshima

L'ultima opera di Ignacy Trzewiczek segna una decisa deviazione dalla usuale produzione Portal, nonché un elemento decisamente nuovo nell'ambientazione di Neuroshima: il gioco ha infatti una netta propensione alla strategia gestionale, pagando il prezzo di una ridotta (ridottissima rispetto a Neuroshima) interattività…

L'innovazione di questo gioco di carte sta nel modo d'impiego delle stesse, o meglio nei tre possibili modi d'uso. Nell'ambientazione post apocalittica le fazioni che competono per il predominio della terra di nessuno che è il 51mo stato  americano, hanno, realisticamente, diversi modi di approcciare il territorio: razziarlo, collaborare con la popolazione locale o incorporarlo nei propri possedimenti; per questo ogni carta territorio è divisa in tre parti, ciascuna dedicata ai bonus ottenibili da ciascuno dei tre approcci appena trattati.
Ancora a scostarsi da Neuroshima Hex però c'è un elemento non trascurabile: 51st State infatti non gode di quella stessa immediatezza che rese popolare il capostipite della casa, in particolare per entrare nel meccanismo di sfruttamento delle risorse, dei punti, dei numerosissimi segnalini e dello scorrere dei turni ci vogliono un po' d'impegno ed una attenta rilettura del regolamento.

Il sistema di linguaggio per icone utilizzato tra carte e segnalini svincola sì il gioco da ogni legame dovuto alla lingua di produzione, ma risulta, come il regolamento, un po' indigesto, ma con un paio di schemini riassuntivi a mo' di citrosodina si riesce a mandarlo giù.
L'interazione, come abbiamo accennato, si riduce all'utilizzo di alcune locazioni (e solo in casi limitati e specifici) degli altri giocatori e ad un paio di carte atte a sottrarre poche risorse; "fortunatamente" lo stesso Ignacy ci ha confermato che un'espansione è già in lavorazione per l'uscita prevista il prossimo anno, espansione che sarà proprio votata all'"interazione diretta" (leggasi "sani sganassoni") o, come dice l'autore "Yes, it will be war […]".

Per ora lo giocheremo così, abituandoci al sistema leggermente inusuale, l'anno prossimo che guerra sia.
Piccolo particolare: in questa prima stampa il gioco manca di alcuni segnalini (sì altri) non fondamentali ma utili, i ragazzi della Portal si sono offerti di spedirli gratuitamente a casa agli acquirenti di questa prima edizione non appena saranno stampati.

Ulteriori dettagli li approfondiremo in fase di recensione.

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