giovedì 28 Marzo 2024

All The Stars Above … giochi, morte e terapia.

All The Stars Above è un gioco da tavolo mooolto particolare, nato ad opera di Daisy Luiten in certi circoli del Belgio e dei Paesi Bassi … in realtà non si tratta di un gioco nel senso ludico del termine, ma di uno strumento psico-terapeutico professionale mirato ad uno specifico scopo: superare la morte di un caro.

La notizia che riportiano riguarda la pubblicazione in inglese di questo peculiare gioco, prima disponibile solo in Olandese.
Ma approfondiamo…

Il gioco è sostanzialmente una sorta di Trivial Pursuit.
I partecipanti tirano un dado che gli fa spostare il proprio pedone sulla plancia di gioco.
Ogni casella corrisponde ad un diverso tipo di domanda, pescando a caso da appositi mazzi tematici si deve leggere ad alta voce la domanda e poi rispondere.

Il gioco è ricco di elementi simbolici.
La plancia è un cielo stellato, i materiali di gioco si riferiscono alla persona defunta col termine “Stella” che però in gioco i partecipanti dovranno sostituire col nome del loro caro estinto.
Il centro del tabellone è occupato da un sole di legno, al centro del quale risiede una candela (elettrica) che ad inizio partita qualcuno dovrà accendere, per rappresentare il ricordo/presenza del defunto.
E poi perline colorate, una clessidra ed un “Bastone della Parola” indiano (propriamente piumato).

Lo scopo delle domande è vario.
Alcune puntano ad evocare ricordi riguardanti la persona morta, altre esplorano le emozioni dei partecipanti, altre affrontano tematiche come le sensazioni provade al funerale, etc.
Le tematiche toccano l’intero spettro dell’esperienza della perdita, comprese circostanze specifiche molto attuali (guerra, catastrofe naturale, terrorismo).

L’autrice ha reso disponibile un video in cui mostra i momenti salienti di una partita con una famiglia americana alle prese con la morte del “nonno”.



Posso immaginare che questo gioco sfrutti l’elemento ludico per mascherare (nemmeno tanto) il suo reale intento, cercando così di cogliere i partecipanti con le difese un pò abbassate e magari farli sentire più a loro agio e protetti proprio grazie all’idea di poter contare su chiare “regole del gioco” e su domande brevi e mirate … piuttosto che affrontare l’ignoto interrogatorio che ci si può aspettare in una normale seduta terapica.

Di fatto il gioco tenta di portare le persone a parlare, a comunicare fra loro, a conoscersi meglio affrontando argomenti difficili con i propri cari.
E’ in sostanza una terapia di gruppo che, grazie al chiaro e semplice regolamento da gioco da tavolo, si può svolgere anche senza un vero terapista presente.

E sarà forse per questo che il prezzo del gioco è così astronomico: ben 250$ (più la spedizione) per portarsi a casa quello che in materiali è un Trivial Pursuit.
L’autrice parla di tirature basse che quindi si traducono in prezzi elevati.
Molti commentatori online sono scettici su tale giustificazione.

Forse la ragion d’essere del prezzo è legata al fatto che in sostanza si sta acquistando l’equivalente (almeno nelle intenzioni dell’autrice) di un “Terapista Fai-Da-Te” .

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