Altro prodotto di casa e-Nigma, altro prodotto della linea investigativa già tracciata con Garibaldi La Trafila e Mister X.
Perché un titolo che segue un’impronta già segnata proprio dal gruppo che intende rinnovare il mercato stringendo la selezione ed alzando la qualità?
Beh pare che Funny Little game in Whitechapel vada a coprire una esigenza del pubblico… over 14 (limitato per la tematica violenta): avere un gioco investigativo (non distante da Fury of Dracula per complessità) privo di fattori aleatori, ossia completamente basato su strategia e bluff (che di per sé fornisce una casualità più che sufficiente).
Anche qui, come e più che in Garibaldi La Trafila, l’ambientazione s’impone, con un serial killer (niente di meno che Jack lo squartatore) impegnato a sgozzare prostitute in giro per i vicoli del Whitechapel del 1888 e una serie di poliziotti impegnati a trovarlo per fargli ingoiare le lettere in cui istigatore si autodenuncia ad ogni inevitabile delitto.
Ed anche in questo titolo (come in Prodigy) a farla da padrona è l’emozione, pare infatti che la sensazione di essere braccati da una parte e quella di essere vicinissimi alla soluzione dall’altra siano di quelle da “vera esperienza”. A tal proposito Santopietro e Chiarvesio, in veste di play testers, ci hanno rivelato un aneddoto: Santopietro non ha mai avuto il cuore di vivere l’ansiogeno brivido di giocare una partita nel ruolo di Jack, lasciando sempre l’incombenza a Chiarvesio che, ormai conquistato da quella morbosa parte, approfittava talvolta dello scarsissimo margine di vantaggio per irridere i bobbies (Nomignolo riservato ai poliziotti inglesi) londinesi con qualche mossa decisamente azzardata…
Per scoprire però se questo stile estremamente strategico ed emozionale possa conquistare i giocatori (da 2 a 6 per partita) bisognerà attendere almeno il secondo quadrimestre del 2010 quando uscirà ad opera di un ancora ignoto editore italiano.
Suspance.
