giovedì 28 Marzo 2024

Tales of Glory – Giochiamo a chi vuol diventare eroe

Negli antichi regni fantasy, il lavoro più interessante non è quello di Re o di Mago di Corte (i quali, in genere, fanno sempre una brutta fine), ma quello di eroe in carriera. Così, nel vostro angolino di mondo, un giorno vi svegliate e decidete di intraprendere la carriera di eroe famoso. Niente code allo sportello del collocamento, nessuna domanda su carta intestata, o lettere motivazionali: vi basta una spada o un bastone magico (e qualche superpotere, che aiuta sempre). Ciò che invece resta costante, anche nel fantasy, è però il curriculum. Infatti, in Tales of Glory, uno dei nuovi titoli ideato da Romain Chastan, che Ankama presenterà allo Spiel 2018 di Essen, da 2 a 5 giocatori competeranno per costruire un curriculum vitae di tutto rispetto per i propri eroi.

Tales of Glory si gioca in 10 turni, ciascuno dei quali rappresenta un anno di carriera del proprio eroe, alla fine dei quali chi ha accumulato più gloria (non chiamiamoli banalmente “punti vittoria”, si perde la poesia) sarà acclamato vincitore! I componenti del gioco sono illustrati da Miguel Coimbra con un tratto decisamente fumettistico (e tendente al chibi) dotato di colori molto vividi; essi rappresentano i vari cliché delle saghe fantasy: eroi, mostri, tesori, avventure e posti straordinari. La partita si svolge attorno a una plancia centrale, che riporta otto spazi su cui andranno piazzate altrettante tessere Avventura da pescare casualmente dalla riserva – Tales of Glory ne include 74, divise in tre epoche, più alcune Quest (che non si usano nelle prime partite) e 5 Eroi.

Una volta mescolate e divise le tessere Avventura per tipo, le si mette coperte accanto alla plancia e ciascun giocatore pesca a caso un Eroe, prendendone anche le relative Carte Scelta (sono 8 per uno) e preparandone la sua area personale (il suo CV, insomma) con un segnalino Bandiera e le ricompense, in oro e pozioni, indicate sulla tessera Eroe pescata. I personaggi eventualmente non scelti, se si gioca con meno di 5 giocatori, vanno rimessi nella scatola. Si piazzano poi le prime otto tessere Avventura scoperte sulla plancia – saranno quelle relative all’Era 1 – e si può iniziare a giocare.

Il primo giocatore (chi ha il nome più altisonante, cioè più lungo, dicono le regole) inizia, seguito dagli altri. La prima fase è quella di scelta: ciascuno simultaneamente seleziona una carta Scelta – numerata da 1 a 8 – che indicherà quale tessera vuol prendere dalla plancia. Una volta che tutti lo hanno fatto, le carte si scoprono e, a partire dal primo giocatore, ognuno si appropria della tessera indicata; naturalmente può accadere che due o più giocatori optino per la stessa: in quel caso, il primo di turno se la aggiudica, mentre gli altri possono fruire di un “turno extra”, chiamato catch-up, in cui hanno diritto di fare un’altra presa a scelta, sempre in ordine di turno. Quando tutti hanno una tessera, il segnalino Primo Giocatore viene passato a chi ha scelto la tessera col valore inferiore (se costui era già primo giocatore, il segnalino va alla seconda tessera col valore inferiore) e la prima fase del turno ha termine.

Inizia così la fase di gioco tessere nella quale, a partire dal primo, ogni giocatore può pagare per metterne in campo una pescata in base al costo indicato nell’angolo in alto a sinistra di essa. Quest'ultimo può essere in oro, pozioni, o altro; alcune tessere invece sono gratuite. Va notato che le tessere piazzate nelle caselle 1-4 sono considerate “terre selvagge” e il loro costo aumenta di 1 oro o 1 pozione. In generale ci sono quattro tipi di tessere: Mostri, Personaggi, Luoghi, e Tesori e, una volta pagate, vengono poste davanti al proprietario e devono essere connesse tra di loro in base a semplicissime regole di piazzamento (in genere, i simboli sui lati devono collimare). Ogni volta che se ne dispone una, il giocatore ne raccoglie le ricompense indicate, tuttavia alcune le forniscono solo alla fine della partita, mentre altre possono attivare tessere precedenti nello schieramento.

Finita questa seconda fase, si ripristina la plancia, ovvero si scartano alcune tessere e poi si riempiono i vuoti con delle nuove pescate dalla riserva.  Alla fine del decimo turno, si contano i punti: chi ha più segnalini oro, pozioni, magia, e combattimento riceve 4 punti gloria per ciascuna maggioranza; a questi vanno sommati i punti indicati sulle tessere per la fine del gioco. Il vincitore sarà, come detto, il giocatore con più gloria.

Dopo le prime partite, le regole consigliano di aggiungere le tessere Quest, che forniscono ulteriori opzioni di piazzamento.

Tales of Glory è quindi un semplicissimo gioco di piazzamento tessere, con una grafica che farà storcere il naso a chi non ama il super-deformed, tuttavia grazie alla bella resa cromatica piacerà sicuramente a tutti gli altri, e che probabilmente si può giocare in tempi relativamente brevi. Naturalmente le scelte tattiche non mancano, principalmente nel quando e dove piazzare le tessere acquisite; il meccanismo di “asta” permette di aggiungere un certo controllo all’altrimenti parzialmente casuale scelta delle tessere. Nessun meccanismo innovativo, dunque, ma una miscela di meccaniche che pur essendo abbondantemente utilizzate sembrano risultare ben innestate tra loro per dar vita a un gioco sempre differente che verrà apprezzato certamente da chi ama titoli alla Carcassonne, e comunque anche da tutti i tipi di giocatori più occasionali.

Un giudizio più approfondito sul gameplay e anche sui materiali dovrà ovviamente aspettare poco più di un mese, quando proveremo Tales of Glory a Essen, ma nel frattempo continuiamo a pensare che fare carriera come Eroe resta la cosa più divertente da fare in un mondo fantasy, e quindi prepariamo il nostro zaino e andiamo a comprare quella pozioncina… non si sa mai quando tornerà utile!

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