martedì 19 Marzo 2024

Human Interface – Be a Better Human: torna il cyberpunk made in Poland

Dopo aver conosciuto una popolarità non indifferente diversi anni fa, il genere cyberpunk è caduto un po’ nel dimenticatoio, forse anche perché descriveva un futuro troppo vicino che alla fine è arrivato e non ha “mantenuto le promesse” (in realtà lo ha fatto in buona sostanza, ma magari non ci sono piaciute). Comunque, la polacca Postindustrial Games ltd aveva già provato la via dello skirmish con miniature ad ambientazione cyberpunk qualche anno fa, col titolo HINT (Human Interface: Nakamura Tower), fornito di miniature in metallo dal concept piuttosto interessante, che ha riscosso un buon successo internazionale nonostante qualche critica riguardo la qualità del libro delle regole. Ora i ragazzi dalla Polonia ci riprovano con il secondo capitolo di Human Interface, stavolta sottotitolato Be a Better Human (da ora in poi BABH), che hanno presentato su Kickstarter e dove è stato finanziato in meno di 4 ore. 

Mentre però il primo titolo era uno skirmish 1 contro 1 (eventualmente giocabile in 3 o 4 persone, ma rimanendo di fatto un pvp), questo BABH ha tre diverse modalità di gioco: oltre allo skirmish, governato da regole proprie, l'opera è principalmente un full coop in cui un team di incursori cyberpunk deve compiere tutta una serie di missioni contro nemici corporativi controllati dal gioco stesso. Infine è prevista anche una modalità in solitario. Insomma, una versione “da tavolo” dei classici gdr come Cyberpunk 2.0.2.0. o Shadowrun, dai quali naturalmente BABH attinge diverse idee.

A parte i notevoli sculpt delle miniature (naturalmente quella che ci ha subito colpito è Johnny the Silver, armato di chitarra elettrica-mitragliatore) e la quantità delle medesime, BABH si presenta interessante per un pubblico più vasto rispetto al precedente titolo per le diverse modalità di gioco e porta un’ambientazione relativamente nuova in un genere che negli ultimi anni sta andando davvero molto di moda, cioè il Dungeon Crawler (più o meno “spurio”), che ha addirittura avuto delle incarnazioni (valide o meno) in salsa “eurogame”. Vediamo quindi cosa ci offre di nuovo BABH rispetto ai tanti titoli che ci permettono di riunire degli amici attorno a un tavolo e partire per le più disparate missioni. Il regolamento a disposizione dei backer è quello di HINT, però gli autori del gioco hanno fornito anche un supplemento che sottolinea le principali aggiunte proposte rispetto al titolo originale.

Il setup del gioco nella modalità principale (cioè la campagna) ricorda lo standard del genere: ogni partita è una diversa missione nell’ambito di una campagna narrativa, con una mappa modulare che viene composta in base alla missione scelta. I giocatori controlleranno ciascuno un personaggio rappresentato da una scheda e una miniatura, mentre i pericoli e gli avversari saranno controllati dall’IA, cioè dal gioco stesso.

I personaggi sono ora divisi in classi (p.es., Hacker) e ognuno ha due attributi principali – Fisico e Mente – un valore di Velocità, che indica il massimo movimento consentito in un round; un quantitativo di Ferite, cioè quanti danni può subire prima di andare fuori combattimento; una serie di abilità speciali e degli “slot” in cui si possono piazzare equipaggiamenti e chip neurali. Come nei gdr classici del genere, anche in BABH c’è un valore di “umanità” del personaggio, chiamato Cybershock, che indica quanto il vostro eroe si sta allontanando dall’umanità per via di innesti e protesi cibernetiche. In alcuni momenti del gioco è richiesta una prova basata su questa caratteristica che ne aumenta il livello in caso di fallimento. Quando il Cybershock è troppo alto, il personaggio smette di essere umano e diventa un drone controllato dall’IA, mantenendo però equipaggiamenti e oggetti precedenti. La “scheda” del personaggio è in realtà una plancia modulare dotata di diversi spazi su cui piazzare la carta dell’eroe e gli oggetti, e due segnapunti a ruota per le Ferite e il Cybershock.

Un’altra meccanica basilare del gioco, è il modo per risolvere qualsiasi tipo di prova: dal combattimento ai test sugli attributi o sulle abilità: si pesca una carta CanDo e se ne aggiunge il valore agli eventuali modificatori coinvolti nella prova. In genere il valore più alto vince (se la prova è contestata), o si ottiene un successo se il risultato è uguale o superiore al risultato del bersaglio (se non c’è conflitto diretto). La carta usata in questo modo andrà poi rimescolata nel mazzo. Le carte CanDo riportano un numero da 1 a 10 con una distribuzione dei valori non uniforme; tuttavia, a differenza di quanto avveniva in HINT, in BABH queste carte hanno un doppio uso: si può scegliere di accettarne il valore base, oppure di eseguire l’azione descritta che in genere permette di pescarne un'altra pagando un determinato prezzo. Spesso questo prezzo è la pesca di un altro tipo di carte, le carte Adrenalina, che rappresentano appunto le scariche di adrenalina che l’organismo emette in situazioni di emergenza. Dunque, a seguito di alcune azioni il nostro personaggio dovrà pescare una carta Adrenalina, che potrà essere usata per “pagare” particolari effetti di gioco; tuttavia, se il valore delle carte di questo tipo in nostro possesso supera l’8, subiremo un’overdose di adrenalina e dovremo passare con successo una prova sul Fisico, o subire una ferita perché abbiamo appena fatto qualcosa di veramente stupido e dannoso.

Nel proprio round un personaggio ha due Punti Azione, che può usare per Spostarsi, Attaccare, usare Azioni Speciali, o attivare alcuni oggetti. Spostarsi significa muoversi sul tabellone di un numero di caselle pari al proprio valore Velocità; Attaccare richiede naturalmente un bersaglio e un’arma da usare durante l’attacco, e si risolve con una prova come illustrato sopra. Le Azioni Speciali possono essere varie e dipendere dai propri oggetti o abilità, o dall’interazione con elementi della mappa. Il combattimento può avvenire sia nel mondo reale, sia in quello virtuale – ma le conseguenze degli scontri nel cyberspazio spesso si ripercuoteranno anche fuori da esso. Man mano che la campagna prosegue, i giocatori scopriranno i segreti delle corporazioni e diventeranno sempre più scomodi per i loro nemici e contemporaneamente più potenti.

Come dicevamo, c’è anche una versione skirmish del gioco, in cui una volta scelta la missione, ogni giocatore può formare il suo team secondo regole definite e pescare una serie di carte obiettivo per la sua squadra. Il campo di gioco viene creato a caso e sarà il teatro di uno scontro che terminerà soltanto quando uno di essi non riuscirà a completare i suoi obiettivi.

Cosa possiamo trovare dunque di differente tra BABH ed altri skirmish cooperativi disponibili? L’ambientazione, innanzi tutto, che in questo genere di giochi è assolutamente fondamentale: in questo genere il cyberpunk è ancora poco sfruttato. Alcune meccaniche di gioco sembrano piuttosto interessanti: l’utilizzo delle carte per generare valori casuali invece di un dado viene resa valida dal fatto che le CanDo possono ora essere usate in due modi diversi (essenzialmente c’è la possibilità di un “reroll” che viene pagata in genere in adrenalina); le carte Adrenalina sono un’altra componente notevole che contribuisce a formare una valida parte di gestione delle risorse per i singoli giocatori: tra ferite, cybershock, adrenalina, ed equipaggiamenti, ogni giocatore potrà trovare il proprio stile di gioco ideale. La scelta di dividere i personaggi in classi può aiutare a costruire il proprio team in maniera più immediata, sia per il gioco skirmish che per quello base, cioè la campagna full coop/solitario. Come al solito, giudicare un gioco solo sulla base delle regole è complicato, e in questo caso la situazione è resa più difficile dal fatto che le regole presentate per ora sono quelle dell’originale HINT, quindi ancora basate più sullo skirmish 1 vs 1 piuttosto che sulla campagna cooperativa. Tuttavia ci sentiamo di dire che BABH sembra avere buone frecce al suo arco, che vanno dall’ambientazione alle nuove meccaniche introdotte, e potrebbe rappresentare un discreto concorrente nel mondo ormai in rapida espansione degli skirmish cooperativi e DC.

Al momento BABH sta andando discretamente nella sua campagna di finanziamento e sono stati sbloccati diversi stretch goal che aggiungono ulteriori nemici, personaggi ed elementi di gioco, come oggetti o abilità speciali. Con una data di consegna prevista fissata per marzo 2018, il gioco ha già raccolto quasi tre volte il main goal, con nuovi stretch goal vicini al raggiungimento. È anche possibile finanziare il gioco nella versione con le miniature in metallo invece che in plastica (in questo caso alcune di esse sono da assemblare). Aspettiamo pertanto una prova su strada di questo titolo, ma riteniamo che se il cyberpunk è il vostro genere preferito, le alternative nel mondo degli skirmish coop sono davvero poche al momento e BABH è assolutamente da seguire. Se d’altro canto l’ambientazione per voi è secondaria e cercate solo regolamenti originali, forse questo titolo non è esattamente ciò che fa per voi.

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