giovedì 28 Marzo 2024

Elfenland Deluxe

Da un po’ di tempo a questa parte, uno dei trend percepibili del mercato ludico italiano, è quello della riproposizione “vecchie glorie” in scatola di qualche anno fa. In molti casi infatti, la solidità dei titoli in questione, affiancata a comparti grafici rinnovati e più vicini ai gusti attuali della potenziale clientela, generano già sufficiente appetibilità sul mercato. Se a questo sommiamo poi l’inclusione di espansioni e altro materiale inedito (o quasi), diventa difficile pensare che il fascino del prodotto non possa ancora migliorare.
Elfenland Deluxe è uno degli esponenti più recenti della categoria precedentemente descritta…

  • Titolo: Elfenland Deluxe
  • Autori: Alan R. Moon
  • Editore: Giochi Uniti
  • Genere: Pianificazione percorsi
  • Numero Giocatori: 2-6
  • Durata: 60-120 min
  • Dipendenza dalla lingua: nulla
  • Illustratori: Alayna Lemmer

Elfenland è uno dei primi lavori di Alan “Ticket to Ride” Moon, venuto alla luce per la prima volta all’inizio degli anni ’90 e vincitore dello Spiel des Jahres nel 1998. Il gioco è passato attraverso un articolato percorso di espansioni e riedizioni (nel 2008 la prima a possedere il manuale in italiano, ad opera della Amigo Spiele), fino a giungere – come annunciato –  nel 2015 a questa pregevole edizione limitata Deluxe, edita in Italia da Giochi Uniti, dotata di una nuova grafica  e comprendente alcune varianti, tutte le espansioni uscite finora, ovvero Elfengold, Elfenland: Back to the Roads ed Elfenland: Der Elfen-Zauberer (il mago elfo n.d.r.), più una variante nuova, dal titolo di Elfensea.
Dopo avervene presentato i contenuti e la struttura e avervene dato una prima impressione in quel di Lucca Games 2015, siamo riusciti a giocarlo sufficientemente per presentarvi la nostra recensione.

Anche un viaggio di mille miglia inizia con un passo (Lao Tzu)
La scatola di Elfenland Deluxe è di sicuro impatto, sia per la dimensione “imponente”, sia per la cura della grafica, opera dell’esperta del settore Alayna Lemmer.
Sollevando il coperchio, veniamo subito in contatto con il manuale non piccolo (27 pagine), ma estremamente chiaro, ricco di esempi e dotato di comodissime sintesi ai lati del testo principale. Appena al di sotto sono presenti poi il tabellone (grande, resistente e utilizzabile con le varianti in entrambe le facciate) e diverse fustelle di cartone spesso che contengono 60 segnalini trasporto, 6 ostacoli, 65 monete (da 10, da 5 e da 1), 20 tasselli valore città, 8 tessere speciali (incantesimi, mostri acquatici e pepite) e 60 tasselli bonus. Sempre in cartone, a rappresentare il primo giocatore, è presente anche uno stand-up di cartone raffigurante un elfo.
Ben all’interno della scatola, alloggiati dentro dei divisori in plastica, troviamo poi 192 cubetti città di legno (32 per ogni colore) e 6 stivali elfici dei colori corrispondenti (saranno questi a rappresentare il movimento dei giocatori sulla mappa).
Negli altri spazi a loro dedicati, risiedono infine vari mazzi di carte suddivisi in 84 carte viaggio (unicorno, carro del troll, elfocicletta, nuvola magica, maiale gigante, drago, zattera e balena), 6 carte round, 12 carte città, 5 carte tabella dei trasporti (più una sesta curiosamente realizzata in cartone e alloggiata in una delle fustelle precedentemente descritte), 7 carte oro e 6 carte strega.
Anche le carte, retate e resistenti, sono di ottima qualità così come il resto dei componenti e danno una piacevolissima sensazione tattile, rendendo non necessario l’imbustamento, nonostante alcune di esse vadano mischiate.
Come accennato, infine, il comparto grafico è curato fin nei minimi dettagli: le illustrazioni, tenui e ricche di sfumature, sono decisamente di qualità pittorica e rapiscono letteralmente lo sguardo. Tuttavia, purtroppo, queste stesse caratteristiche comportano alcuni problemi di visibilità, specie nella distinzione delle tessere trasporto disposte sul tabellone.

  

Non dirmi quanti anni hai, o quanto sei educato e colto, dimmi dove hai viaggiato e che cosa sai (Maometto)
In Elfenland, da 2 a 6 giocatori impersoneranno giovani elfi alle prese con un intrigante rito di passaggio. Infatti per essere accettati all’interno della comunità degli adulti, gli intrepidi elfi adolescenti, dovranno partire per un viaggio in lungo e in largo allo scopo di visitare il maggior numero di città presenti nel regno. A questo scopo, dovranno pianificare per bene il loro cammino e percorrere il maggior numero di tratte stando attenti che qualche rivale non sfrutti esageratamente i propri oculati preparativi.
All’inizio della partita, a ogni giocatore viene affidato uno stivale da disporre sulla capitale e 20 cubetti da distribuire su tutte le città presenti sul tabellone. Inoltre, a ognuno viene dato anche un tassello ostacolo.
Al centro del tavolo sono infine preparati il mazzo delle carte viaggio e l’insieme dei segnalini trasporto, dal quale ne vengono scoperti casualmente 5. Al giocatore più anziano viene affidato l’indicatore del primo giocatore e tutto è pronto per iniziare.
La partita è composta da 3 (o 4 in caso si volesse allungare un po’ la partita) round all’interno dei quali i partecipanti dovranno innanzitutto pescare (uno per volta a giro di tavolo) 8 carte viaggio, 1 segnalino trasporto coperto e 3 scoperti. Successivamente dovranno procedere a pianificare il viaggio, muovere i propri stivali e chiudere il turno. Vediamo queste tre fasi più in dettaglio.
Per pianificare il viaggio, sempre a turno, ognuno porrà un segnalino trasporto su uno dei percorsi che uniscono due città. Queste strade sono di vario tipo (pianura, montagna, deserto, foresta e acqua) e ciascuna può ospitare solo alcuni di questi segnalini. La tabella dei trasporti sintetizza tutti gli abbinamenti leciti (ad esempio non è possibile piazzare un maiale gigante su un deserto). In luogo dei segnalini trasporto, a discrezione del giocatore, sarà possibile anche utilizzare il proprio ostacolo per rendere una tratta (non acquatica) più ardua (lo vedremo parlando del movimento). In questa fase, inoltre, si potrà passare un turno e tornare a disporre segnalini a quello successivo ma, se tutti i giocatori passeranno consecutivamente, la fase si concluderà.
Una volta conclusa la pianificazione, è il momento di iniziare il viaggio muovendo i propri stivali e prendendo i cubetti del proprio colore al raggiungimento delle città. In questa fase, dunque, ogni giocatore si potrà spostare per tutte le tratte che desidera giocando l’appropriato numero di carte viaggio corrispondente al mezzo di trasporto precedentemente disposto sulla via. Infatti, non tutti i mezzi sono ugualmente efficienti su ogni tipologia di tratta, ad esempio, per viaggiare in montagna basterà una nuvola magica, mentre per farlo in pianura ne occorreranno due. In ogni caso, le carte indicano la loro efficienza su tutti i percorsi. Qualora fosse stato piazzato un ostacolo, spostarsi su quella tratta costerà al giocatore una carta aggiuntiva del tipo scelto.
Notiamo che, pur non esistendo segnalini trasporto acquatico, è possibile muoversi su fiumi e laghi usando le carte zattera: in particolare ne servirà una per percorrere tratte di fiume a favore di corrente, due andando controcorrente oppure per spostarsi lungo un lago. Infine, se lo desiderano, i giocatori potranno scegliere di scartare 3 carte qualsiasi (in gioco corrisponde a usare il caravan), per muoversi su una qualunque tratta terrestre.
Quando tutti i giocatori avranno completato i loro spostamenti, il turno potrà dirsi concluso, pertanto il tabellone verrà ripulito dei segnalini piazzati (i quali verranno mescolati nuovamente nel mucchio, tranne gli ostacoli che saranno rimossi dal gioco) e tutti i giocatori restituiranno tutti i loro segnalini avanzati eccetto uno. Passato a sinistra l’indicatore del primo giocatore, infine, è possibile ripartire con un nuovo round con una ulteriore distribuzione di carte.
Alla fine della partita, colui che avrà collezionato il maggior numero di cubetti, sarà il vincitore.

  

Il resto del regolamento di Elfenland Deluxe descrive molte varianti ed espansioni. Non mi dilungherò nei dettagli su ognuna di esse, ma mi limiterò a sintetizzare quelle che ho reputato più interessanti.
In Elfengold vengono aggiunte regole e meccaniche per introdurre l’oro che approfondisce di molto l’esperienza di gioco. Le carte oro sono incluse all’interno del mazzo di viaggio e possono far guadagnare monete ai giocatori, esattamente come i tasselli valore città – distribuiti sulle metropoli a inizio partita – una volta raggiunti dagli stivali dei viaggiatori. L’oro diventa indispensabile perché la maggioranza dei segnalini trasporto verrà messa all’asta invece di essere pescata, inoltre permetterà di “comprare” nuove carte viaggio, di sfruttare i vantaggi delle carte strega (che sono inserite nel mazzo di carte viaggio e se giocate permettono di ignorare un ostacolo al prezzo di una moneta, oppure di spostare il proprio stivale dovunque si desideri al costo di tre monete) e di rompere eventuali spareggi in caso di parità di più giocatori in termini di cubetti raccolti.
In Elfensea, invece, il tabellone cambia (si usa l’altra facciata dello stesso) e le città crescono in numero, così come i percorsi. Tuttavia, dato che diminuiscono le carte viaggio, vengono introdotti i tasselli bonus – ottenibili raggiungendo le città – che consentiranno di sostituire i segnalini trasporto, ottenere ulteriori carte viaggio e rompere le parità di fine partita (come visto per l’oro).
In tutte e tre le modalità, infine, può essere adoperata anche la variante delle carte città. Queste vengono distribuite segretamente ai giocatori (una ciascuno) all’inizio della partita e loro dovranno concludere la sfida con il proprio stivale il più vicino possibile alla città indicata. Infatti, il numero di città di distanza tra lo stivale e la città raffigurata sulla carta in loro possesso (calcolate sul percorso minore), corrisponderà all’entità del malus che gli sfidanti dovranno subire nel conteggio  finale dei punti.

  

L’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso. (Anne Carson)
Ma quanto piace ad Alan Moon il tema del viaggio? Direi decisamente molto, visto che ogni volta che lo affronta, riesce a realizzare creature così ben congegnate!
Elfenland è infatti un titolo con poche regole ma che, nelle partite fatte, mi ha restituito sempre belle sensazioni di gioco e alta soddisfazione alla fine. Questo perché la strategia di pianificazione è tutt’altro che banale e va pensata bene, onde evitare di perdere tempo passando nelle città già visitate.
Inizialmente si potrebbe pensare – così hanno fatto i giocatori a cui l’ho proposto – che partire subito in quarta per la propria strada sia la migliore soluzione, ma poi col tempo, abbiamo capito che mantenersi nei paraggi dei rivali, avrebbe rappresentato un’opportunità di sfruttare le loro pianificazioni e, di conseguenza, di ottimizzare la spesa delle proprie carte viaggio. Questo titolo infatti, offre diversi livelli di interazione (diretta con gli ostacoli e indiretta con lo sfruttamento dei segnalini trasporto), ma non ci ha mai dato sensazioni “asfissianti”, piuttosto col tempo ce ne ha mostrato il lato positivo. In questo modo, anche in partite da 2-3 giocatori, si è sempre incentivati a “tallonarsi” vicendevolmente.
Giocato “liscio” può essere, a mio avviso, tranquillamente adoperato per introdurre qualche neofita al nostro hobby preferito e, aggiungendo le varianti, è possibile modularne la difficoltà e lo spessore strategico.
In Elfensea, infatti, il maggior numero di città ha acuito nei miei gruppi di gioco il senso di “coperta corta” (che a me personalmente non dispiace affatto), mentre in Elfengold, l’asta e le attenzioni necessarie per tener conto dell’introduzione delle monete, ha reso l’esperienza decisamente più complessa, più riflessiva e anche sensibilmente più lunga nei casi di aste tirate (si passa dall’ora circa di Elfenland, fino alle 2 ore, spiegazione inclusa).
Per quanto l’organizzazione del manuale “settorializzi” le regole secondo i 3 titoli (Elfenland, Elfensea ed Elfengold), trovo però che alcune modifiche possano essere semplicemente estratte dalle varianti e inserite nel gioco base senza per questo stravolgerlo o sbilanciarlo (come ad esempio la modalità di pesca delle carte viaggio di Elfengold). In questo senso, a livello di regolamento, avrei gradito che si fosse adoperato un approccio un po’ più “modulare” alle aggiunte e/o varianti, per andare un po’ oltre la semplice (pur notevole) “raccolta”.
In definitiva Elfenland Deluxe, offre un ventaglio di esperienze per tutti (o quasi) i palati, spaziando da una modalità di gioco introduttiva, fino a dare sensazioni simili a titoli di “peso” medio-alto. In ogni caso rimane però perfettamente godibile, piacevolmente interattivo e abbondantemente soddisfacente. Infine (aspetto non da trascurare in titoli di questo genere), sia le meccaniche che la grafica – nonostante i difetti di visibilità – contribuiscono a rendere discretamente anche l’ambientazione.

  

Pro
Confezione ricchissima
Regole semplici, che con le varianti offrono esperienze per tutti i gusti
Discreta resa dell’ambientazione

Contro
Qualche problema di visibilità nella grafica
Manuale troppo “settoriale”

Related Articles

I NOSTRI SOCIAL

9,160FansMi piace
1,866FollowerSegui
315FollowerSegui
947IscrittiIscriviti

Ultimi articoli